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Investitori esteri: governi a confronto Italia vs Canarie.
Come si predispongono i governi rispetto al flusso di investimenti provenienti da paesi esteri?

Il caso delle Canarie…

Investitori Esteri, Italia vs Canarie: una comparazione strategica

Nel contesto globale attuale, gli investimenti esteri rappresentano una leva fondamentale per la crescita economica dei territori. L’Italia e le Isole Canarie, pur appartenendo a realtà geografiche e dimensioni economiche differenti, mostrano approcci discordanti nella gestione degli investimenti esteri.

Italia: un Rinascimento degli Investimenti

L’Italia ha visto un ‘incremento significativo’ degli investimenti diretti esteri (IDE), con un balzo del 17% rispetto agli anni precedenti. Questo è stato possibile grazie a una strategia che punta sull’innovazione dei processi produttivi e sulla modernizzazione del paese. Il governo italiano ha adottato politiche di attrazione degli IDE basate su incentivi all’innovazione tecnologica e sulla formazione del capitale umano. Inoltre, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sta offrendo ulteriori opportunità di investimento in settori chiave come l’energia verde e la digitalizzazione.

Canarie: un Oceano di Opportunità

Le Isole Canarie, con il loro status speciale di ‘regione ultraperiferica’ dell’Unione Europea, offrono un regime fiscale vantaggioso per gli investitori esteri. Il Régimen Económico y Fiscal (REF) delle Canarie è uno degli strumenti che mirano a compensare i costi aggiuntivi derivanti dalla lontananza e dall’insularità. Questo include una serie di agevolazioni fiscali, come una ridotta imposizione sui profitti aziendali nonché incentivi per la creazione di posti di lavoro. La RIC è inoltre un regime fiscale speciale ed infine l’IGIC (paragonabile all’IVA italiana) è attualmente al 7%.

Differenze Strategiche

Mentre l’Italia si concentra su un approccio olistico che include la promozione del Made in Italy e la valorizzazione delle eccellenze nazionali, le Canarie puntano su misure specifiche per attrarre investimenti in settori come il turismo, l’energia rinnovabile e la tecnologia.

La differenza principale risiede nella scala e nella natura degli incentivi: l’Italia propone un quadro complessivo di modernizzazione, le Canarie offrono condizioni fiscali particolarmente favorevoli.

In conclusione, sia l’Italia che le Canarie hanno adottato strategie efficaci per attrarre investimenti esteri, sebbene con approcci diversi.

L’Italia si avvale di un piano di ampio respiro che mira a rafforzare l’intero sistema economico, mentre le Canarie sfruttano la loro posizione unica per offrire vantaggi specifici agli investitori.

Entrambe le strategie sono complementari e dimostrano come diversi livelli di governo possano adattarsi per migliorare l’attrattività dei propri territori nel panorama internazionale.

Ecco una comparazione strategica tra l’Italia e le Canarie per gli investitori esteri:

Italia

  1. Attrattività Economica: L’Italia è posizionata all’11° posto nel Foreign Direct Investment Confidence Index 2024. Questo riflette un miglioramento significativo nella percezione degli investitori globali.
  2. Settori Chiave: I settori più attraenti includono la manifattura, l’automotive, la moda e il design, e l’agroalimentare.
  3. Incentivi e Politiche: L’Italia offre vari incentivi fiscali e finanziari per attrarre investimenti, come il credito d’imposta per la ricerca e sviluppo e agevolazioni per le start-up innovative.
  4. Sfide: La burocrazia complessa e la lentezza del sistema giudiziario possono rappresentare ostacoli per gli investitori.

Canarie

  1. Vantaggi Fiscali: Le Canarie offrono un regime fiscale molto vantaggioso, con un’aliquota d’imposta sulle società del 4% per le imprese registrate nella Zona Especial Canaria (ZEC).
  2. Posizione Strategica: La posizione geografica delle Canarie le rende un hub ideale per il commercio tra Europa, Africa e America Latina.
  3. Settori Chiave: Turismo, energie rinnovabili, logistica e tecnologie dell’informazione sono i settori principali che attraggono investimenti.
  4. Qualità della Vita: Le Canarie offrono un’alta qualità della vita, con un clima favorevole tutto l’anno, che può essere un fattore attrattivo per gli investitori e i loro dipendenti.

Concludendo…

Entrambe le destinazioni offrono vantaggi unici per gli investitori esteri. La scelta tra Italia e Canarie dipenderà dalle specifiche esigenze aziendali, come il settore di interesse, le preferenze fiscali e la strategia di mercato.

Ma siamo sicuri che i cittadini condividano le scelte politiche dei loro governanti?

In base alle recenti manifestazioni svoltesi nell’Arcipelago Canario sembrerebbe il contrario… In tema di ‘benvenuto’ agli investitori esteri, il popolo canario sta facendo un ‘dietro front’ che influenzerà di certo le future decisioni governative ad iniziare dal settore turistico, per poi proseguire con immigrazione, lavoro ed investimenti immobiliari.

Ultime novità eclatanti…

Sumar chiede un’IVA del 21% sugli affitti turistici e che siano tassati gli appartamenti anche quando sono vuoti…

Il partito guidato da Yolanda Diaz, ha presentato un pacchetto di aumenti delle imposte sugli appartamenti turistici per ridurre la loro redditività ed incentivare i proprietari a passare agli affitti a lungo termine.

Hanno inoltre presentato in questi giorni una serie di proposte di aumenti delle imposte sugli affitti turistici, con l’obiettivo di ridurre la redditività attualmente ottenuta dai proprietari e quindi incoraggiarli a passare all’affitto a “larga temporada”.

Hanno dichiarato che alcune isole canarie risultano ‘stressate’ eccessivamente.

Propongono pertanto di inasprire la fiscalità sui proprietari attraverso l’IRPEF per dette zone “tensionate”.

Considerano zone tensionate i due arcipelaghi (Canarie e Baleari), i comuni con più di 200.000 abitanti e quelli in cui il numero di turisti è dieci volte superiore a quello degli abitanti (10 turisti per ogni residente).

Propongono di estendere la soppressione della deducibilità anche nell’imposta sulle società, affinché le imprese dedicate agli affitti turistici subiscano un inasprimento del carico fiscale.

Questo pacchetto di misure ‘proponibili’ potrà essere realmente efficace per trasferire case dal mercato degli affitti turistici a quello degli affitti stabili? Ovvero, riuscirà ad abbassare il prezzo degli affitti attuali?

Se consideriamo che imponendo un’IVA del 21% sugli affitti turistici, è probabile che i proprietari aumentino i prezzi per compensare il costo aggiuntivo, rendendo gli affitti turistici più costosi per i turisti e/o residenti.

Riducendo la ‘concorrenza’ degli affitti turistici, i costi dei soggiorni in hotel aumenteranno?
Pianificare e programmare piani di edilizia a prezzi accessibili non è semplice per la politica di oggi, e di ieri…

Invece aumentare le tasse? In questa circostanza, il confronto tra i Governi Italia vs Canarie sta risultando 1:1, un desolante pareggio!

Le responsabilità dei preposti e l’utilizzo erroneo delle risorse statali? Alla fine si ripercuotono sempre sul cittadino limitandone la libertá personale e/o economica.