Adamo Costella, una new entry nella nostra famiglia di redazione che ci permetterà di allargare i nostri contributi giornalistici a 360 gradi!
Adamo, insieme a Giuseppe Buccinnà già complici in varie trasmissioni radiofoniche e televisive di Fuerteventura, denominati ‘Attenti a quei due!‘, con noi di www.arcipelagocanarie.eu si occuperanno della Rubrica ‘Fuerteventura&dintorni’.
Abbiamo chiesto ad Adamo di presentarsi ai lettori:
Di madre friulana e di padre veneto, sono cresciuto in un ambiente commerciale nel lontano Belgio fino all’adolescenza. In seguito, con il ritorno in Italia, data la mia implacabile curiosità ed iperattività mi sono guadagnato vari premi… da letterari a tecnologici fino all’età del militare.
In quel periodo ho avuto il piacere di trasferirmi nelle montagne toscane come carabiniere sciatore per terminare più tardi gli studi universitari a Venezia e partire poi alla conquista del mondo.
Cosa apprezza la gente di te?
Mi hanno apprezzato in molte occasioni per il mio temperamento e la mia eleganza nel vestire, sempre in giacca e cravatta anche nel deserto!!
Quali località ricordi con affetto?
Pioniere nell’apertura dei mercati con l’Asia e altri paesi sudamericani continuai la ricerca di me stesso girando di continente in continente. Affezionato al judo dall’eta di 5 anni continuai a praticarlo ovunque incontravo un tatami a disposizione.
Orgoglioso e tenace ma anche amante del rischio mi tuffai agli albori del fotovoltaico in quel mercato che andava creandosi un pò ovunque nel mondo, riuscendo a togliermi grandi soddisfazioni e lasciare alcune impronte con i mega impianti realizzati.
Arrivo solo piu’ tardi in Spagna, a Marbella per un progetto che sarà, purtroppo, il mio Waterloo e l’inizio delle preoccupazioni con la perdita di quell’energia che fino ad allora mi aveva accompagnato in tutte le mie avventure.
Adamo, un tuo fallimento?
Dopo aver investito e perso una fortuna in un progetto che per cause aliene non vide mai la luce, i nervi e le ossa del collo che per tanti anni mi avevano sorretto cominciarono a perdere di solidità: usurati e lisci con danni al midollo… mi ritrovai a non poter più rincorrere altri obiettivi.
Non mi restava che scegliere se rimanere paralizzato a vita o operarmi anche con alto rischio.
Mi armai di coraggio e andai da solo alla clinica privata di Benalmadena dove una settimana più tardi già camminavo con le mie gambe.
Quando sei approdato alle Canarie?
Le Canarie furono una scelta obbligata per la mia salute, e così venni a Fuerteventura.
Provai mille attività e data la mia ottima conoscenza delle lingue straniere, fu molto più facile iniziare come guida turistica e consulente immobiliare.
In seguito ho ampliato la mia professionalità con le assicurazioni ed i finanziamenti. Insomma un servizio a 360 gradi grazie alla mia compagna ed alla famiglia che sempre mi hanno supportato, anche nelle mie follie!
Più tardi iniziai un programma televisivo ed un altro radiofonico per la divulgazione della cultura delle isole canarie. Una passione repressa e mai portata alla luce… fino ad arrivare ad oggi includendo, con la vs testata giornalistica ‘Arcipelago Canarie’, anche la stampa.
Adamo, cosa cambieresti di te?
Se dovessi rinunciare a qualcosa sarebbe la mia testardaggine, ma non potrei mai fare a meno dell’amore nel senso proprio della parola: perché chi ama e agisce con amore troverà sempre le porte aperte ovunque sia e potrà sognare sempre in grande!