giorno di tempesta

Oggi è stato un giorno di vento e tempesta. Il vento ha urlato con una forza inarrestabile, spezzando rami e sogni. Non solo quelli secchi, ma anche i più giovani, pieni di vita e di gemme. Ne ho raccolto uno, delicato e fragile, che si erge con orgoglio nel mio piccolo vaso, un simbolo di resilienza e bellezza. Mentre scrivo, mi fa compagnia, ricordandomi che anche nei giorni più tempestosi, ci sono sempre gemme di speranza. Oggi, però, il grigio del cielo pesa su di me come un macigno e mi costringe a cercare la luce dentro casa, ma ciò che mi opprime è un peso interiore, un desiderio di libertà e di pace.

Il richiamo dell’Oceano.

Mi manca l’Oceano, quel vasto abbraccio blu che mi faceva sentire viva. Qui, nel grigiore Padano, sento che il muschio cresce nell’anima, come un manto che mi avvolge e mi trattiene. Ma in questa sensazione di oppressione, c’è un paradosso: il muschio mi solletica le mani e risveglia i miei sensi. Adoro accarezzare gli alberi ricoperti da quel morbido tappeto verde, un gesto semplice che riaccende in me il respiro. E così, mentre il mondo fuori è tempestoso, trovo conforto nella fragilità di quei rami, nell’amore per la pioggia che scende come una dolce melodia sul mio viso. Mi mancava la pioggia…

Davanti all’Oceano, mi sentivo diversa: spettinata, salata, con la pelle dorata e piccole rughe attorno agli occhi che raccontavano storie di risate e di sole. Qui, il tempo sembra fermarsi, ma la trasparenza della mia pelle rivela le vene che scorrono come rami, testimoni di una vita che cerca di ricominciare.

Il coraggio di restare.

Ho sempre creduto che il coraggio stesse nel partire, nel cercare nuovi orizzonti, ma a volte è proprio restare che richiede una forza inimmaginabile. Come resistere alla forza del vento in un giorno di tempesta. La mia anima desidera fuggire, tornare all’Oceano, ma le onde della vita mi trattengono qui. La mia urgenza di libertà si scontra con la realtà di un legame che mi tiene ancorata.

E mentre rifletto su questo, una sorpresa si presenta. In un angolo della libreria, tra le ombre e le luci tremolanti, noto un bagliore…un vecchio diario dimenticato. Aprendolo, leggo parole che sembrano scritte per me, frasi di un’anima che ha vissuto le stesse tempeste e ha trovato la forza di abbracciare il suo posto nel mondo.

In quel momento, capisco: non è mai troppo tardi per ritrovare se stessi, anche in un giorno di tempesta.

Sei ti perdi in un giorno di tempesta, scrivimi: emozionologia@gmail.com

Così, solo poche parole per te, dal mio cuore al tuo.

Klaudia Fliegelova

Link utili: https://academy.emozionologia.it/.