lisistrata

Lisistrata

Sognano, le donne sognano,

sogna Lisistrata, nel muto dolore dell’amore

in assemblea leggono sul corpo pace

nei colori arcobaleno, sui prati ellenici

dove appaiono armenti al pascolo

e cadaveri di giovani fratelli uccisi dai fratelli

Canterà l’usignolo alle donne

prive d’uomini nel talamo nuziale

dove pure dovrebbe arrivare il calore

di questo fuoco ch’è furia degli Dei.

Aristofane, stanco di guerra distruttiva

fa nascere Lisistrata, la donna scioglieserciti

che sfilaccia il firmamento con  visioni irreali

di lune tonde, stelle lucenti e albe sanguigne

a richiamare amore e desiderio con corone di rossore

T’invoco anima mia, per non morire sola

il lieve respiro del sangue e il  grido del tempo

nell’aurora con furore, per dire basta alle guerre,

e che “non esistono al mondo

creature più sfrontate delle donne”

ha invocar la Pace col sesso dell’amore

Lisistrata “scioglieserciti”

di buon mattino aduna le donne

nell’acropoli d’Atene, vicino alla vestali

per chiamar la pace a odiar la guerra

rinunciare al piacere per fermare l’odio

usando libido e tempesta per vincere battaglia

e liberare le donne  dall’asservimento

con lo sciopero del sesso e del piacere.

Lisistrata convinci  loro a rifiutarsi di concedersi

agli uomini soldati che uccidono fratelli

agli uomini di guerra e d’oscuro singhiozzo

che impazziscono e piangono, nel silenzio dell’alba

intrisa di bellezza, sedotti dall’inguine, se non accontentati

deporranno le armi e ascolteranno le donne

nel loro desiderio d’essere amate d’amore che germina

Lisistrata  scioglieserciti nel vivo sofferente

con un tremito trafiggi la natura delle carni

mentre arde, sul grembo materno, il tramonto

sei tu a ricomporre l’uomo di guerra in uomo di Pace.

di Claudio Caldarelli