“La Noche de Finaos “
Lanzarote tra tradizioni e rispetto del territorio, l’isola votata ad un turismo che non travolge e stravolge.
Tappa di questa settimana è stata Lanzarote.
Dopo aver scritto sulle sue presunte origine atlantidee non potevamo che scoprire i “conejeros” e le loro tradizioni.
Visitare l’isola è già di per sé una esperienza unica: i luoghi naturali che incantano, il rispetto per il territorio che fa sopravvivere la forte identità del popolo che lo abita, l’architettura illuminata di Cesar Manrique, la determinazione degli agricoltori che, con coraggio, hanno reso un terreno ostile la patria di vini di qualità.
Tra tanto splendore, l’esperienza piu’ toccante è stata partecipare alla “Noche de Finaos”.
La notte del 1 novembre (quest’anno il 3 a causa del lutto nazionale) si celebra un evento, tra il sacro e il profano, che ci ricorda le Vie Crucis che si fanno il Venerdì Santo in Italia.
Si tratta di un percorso teatrale e musicale per le vie nei pressi della chiesa di San Ginés, dove la figura della Morte guida un viaggio coinvolgente ed emozionante nel passato, evocando leggende e anime erranti che fanno parte della storia delle Isole Canarie.
Per circa un’ora i partecipanti si immergono in un mondo di tradizioni isolane, dove attori, attrici e musicisti professionisti danno vita ad una esperienza culturale unica.
Abigail González ha dichiarato che questa tradizione è cambiata nel tempo e si è persa in molti angoli dell’arcipelago.
L’assessore ha voluto sottolineare:
“il nostro obiettivo è recuperare questo patrimonio culturale, poiché è fondamentale continuare a promuovere tutto ciò che ci distingue e ci rende unici”.
Un dramma tra le vie…
Il percorso drammatizzato ha trasformato le strade intorno alla chiesa di San Gines in un palcoscenico pieno di storia, leggende e mistero.
Raccontare la morte di Juan che rappresentava ognuno di noi, attraverso i diversi sguardi: vista come il passaggio alla luce da un lato e il dolore delle perdita dall’altro, la resistenza all’abbandono fino alla consapevolezza di diventare parte del tutto, sono state rese in modo magistrale dagli artisti.
Ancora piu’ emozionante il pensiero che andava ai tanti Juan travolti improvvisamente dall’acqua e dalla luce pochi giorni prima in Valenzia.
Tra gli artisti c’erano:
Joche Rubio: attore, regista e produttore con più di 20 anni di esperienza nel teatro e nel cinema.
Luis Padilla: attore e regista con più di 30 anni di esperienza in produzioni teatrali, cinematografiche e televisive.
Rita Negrín: attrice, insegnante e creatrice di spettacoli per famiglie.
Atteneri Caro: cantante, cantautrice e attrice di proiezione nazionale e internazionale.
Antonio de la Cruz: regista, produttore e attore in numerosi progetti teatrali e cinematografici.
Germán Barrios: attore, regista e produttore impegnato nel teatro sociale nelle scuole.
Un’esperienza unica, raccolti insieme agli isolani, alla luce delle candele e di Dio, ci siamo sentiti accolti e veramente parte dell’isola!