La Geria, a Lanzarote, con i suoi insoliti vigneti è un esempio di perfetta resilienza, di come la creatività dell’uomo possa trasformare l’avversità in opportunità.
Per gli appassionati di vino è una meta da non perdere per la sua originale bellezza e la qualità dei prodotti offerti.
Visitare una Botega è entrare un po’ nell’anima di Lanzarote, perché qui si sente piu’ che altrove la fierezza e l’amore per la propria terra dei “conejeros”.
Come è nata?
In seguito alle eruzioni vulcaniche del 1700, gli agricoltori scoprirono che il picón, uno strato di cenere vulcanica che aveva ricoperto il declivio del vulcano fino a giungere in mare, riusciva a trattenere l’umidità e proteggere il terreno dal calore e dal vento intenso dell’isola, rendendo possibile la coltivazione nonostante l’ambiente esposto ed arido.
L’insolita struttura…

Ogni vite viene piantata in una fossa scavata nella cenere, riparata da un muro a secco semicircolare che la protegge dai forti venti.
Questo disposizione particolare della filiere crea un paesaggio unico: un contrasto tra il nero vulcanico del terreno e il verde brillante delle vigne, tanto da rendere i declivi simili ad un’opera della Pop Art.
I Vini di Lanzarote
Il vitigno che maggiormente rende prestigiosa la zona è la Malvasia vulcanica che si trova solo a Lanzarote ed è la più antica al mondo.
Utilizzata per creare vini bianchi, secchi, profumati, minerali e semi dolci aromatici, noti da qualche anno a livello internazionale per la loro qualità e unicità.
Famoso il Vino Yaiza composto da uva proveniente dai vigneti migliori.
Che differenza c’è tra i vini prodotti con la Malvasia siciliana e con quella di Lanzarote?
Sono entrambe espressioni straordinarie della famiglia Malvasia, ma differiscono profondamente per territorio, tecniche di coltivazione e caratteristiche organolettiche tanto da dare vita a vini molto differenti.
Quella siciliana coltivata principalmente nella zona occidentale e nelle isole Eolie (famosissima quella di Pantelleria) beneficia di un clima mediterraneo caldo, influenzato dal mare e da terreni vulcanici o calcarei. Questo conferisce ai vini un carattere aromatico, fruttato e talvolta salino.
Esprime note di frutta matura (albicocca, pesca), miele, agrumi canditi e fiori d’arancio. Nei passiti emergono sensazioni di uva passa e frutta secca.
Il gusto è rotondo e avvolgente e spesso con una vena dolce, ma può essere prodotto anche in versione secca. In entrambe le varianti, si percepisce un’elegante sapidità, soprattutto nei vini vulcanici delle Eolie.
La Malvasia vulcanica è coltivata su suoli unici, neri e ricchi di minerali, tipici dell’isola di Lanzarote con una resa limitata.
Il terroir dona ai vini una spiccata mineralità e note affumicate con profumi di agrumi freschi, erbe aromatiche (menta, timo), fiori bianchi ed un’inconfondibile nota minerale e salina. A volte emergono sentori di pietra focaia o vulcano.
Il gusto fresco e sapido, con una mineralità marcata e una piacevole acidità che equilibra eventuali dolcezze.
I vini dolci mostrano una grande concentrazione e complessità.
Altra differenza importante è che la Malvasia vulcanica di Lanzarote è rara e spesso associata a piccole produzioni artigianali, mentre la Malvasia siciliana, pur eccellente, gode di una diffusione più ampia e di una maggiore versatilità produttiva.
In sintesi, la Malvasia siciliana è più ricca e dolce, legata alla tradizione mediterranea, mentre la Malvasia vulcanica di Lanzarote esprime la forza del vulcano e il carattere selvaggio dell’Atlantico.