Foligno è stata la sede delle emozioni dal Festiva di Medicina Integrata. E’ una città sorridente a misura d’uomo, circondata da dolci colline che hanno nutrito di verde i miei occhi abituati ai toni rocciosi di Gran Canaria.
La sua gente mi ha accolta con gentilezza e apertura e sono stata felice di partecipare al festival il week end scorso. Nel suo appuntamento annuale quest’anno ha proposto il tema: “Dalla medicina tradizionale a quella quantistica, con le novità dell’ AI”.
Questo prezioso evento è una perla che diffonde conoscenza attraverso conferenze di alto spessore, e offre sperimentazione pratica delle discipline olistiche, fonte riconosciuta di benessere e salute.
Un festival di scambi, sinergie e unione.
Il tutto si è svolto nelle bellissime sale affrescate del Palazzo Candiotti con emozionanti esperienze sensoriali tra profumo d’incenso e suoni armonizzanti, concerti e incontri con medici a fianco di operatori del benessere in un’atmosfera di scambio, sinergie e unione delle forze per costruire un futuro di vera collaborazione, dove la persona possa essere curata in modo completo e attento a corpo, mente, anima ed emozioni.
Cristiana Mariani, l’organizzatrice dell’evento che ha curato ogni dettaglio di accoglienza per operatori e pubblico con grande maestria. E’ una donna formidabile che ha radicato parte del suo cuore qui sull’isola e come me, vive e lavora un po’ qui e un po’ lì, come una rondine attenta a costruire bene ovunque vada.
Le emozioni nei workshop.
Gli iscritti ai miei workshop “Contattare le proprie emozioni e quelle degli altri: la via del corpo”, mi hanno sorpresa per la partecipazione attenta, sensibile, emozionata e per la capacità di dare un feedback di abbracci, lacrime di commozione e gratitudine per il valore che hanno ricevuto. Abbiamo sperimentato esercizi di eutonia a coppie, per ottenere armonia e ciascuno si è portato a casa qualcosa di nuovo sulle proprie emozioni. Anche gli uomini, che di solito ci mettono un po’ ad aprirsi nei lavori in gruppo, hanno parlato delle loro emozioni aprendosi al dialogo, e questo è un bellissimo segno di cambiamento verso quella vera accoglienza del nostro mondo interiore, che ci rende più forti.
Il focus delle conferenze sull’Intelligenza Artificiale.
Dalla mia conferenza “Le emozioni ai tempi dell’Intelligenza Artificiale” ho avuto il risultato sperato: stimolare il pensiero su come impattano le tante novità dell’IA sulle nostre emozioni. Ma sapete qual è l’emozione dominante che abbiamo mappato? La paura. Com’è normale, verso qualcosa di nuovo, che sta crescendo rapidamente e che non sappiamo dove ci porterà. Ma grazie all’IA abbiamo protesi per arti mancanti, funzioni nuove che velocizzano il lavoro e ci fanno risparmiare tempo, meravigliose opportunità in medicina e odontoiatria e altre bellissime novità che sono state spiegate dai colleghi relatori, con i quali condivido il pensiero e l’auspicio finale: serve mettersi in formazione continua. Per stare al ritmo delle nuove sfide dell’IA è fondamentale informarsi, conoscere e formarsi per sapere utilizzare bene questo prezioso strumento. Solo così vinceremo la paura.

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Dal mio cuore al tuo,
Link utili
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