2025

2025: troppe nuove tasse, troppi aumenti…

Il 2025 si apre su uno scenario di incertezza e dubbi. Le Isole Canarie sono in continua evoluzione e la stabilità che tanto pubblicizzavano resisterà ai cambiamenti in atto?

Negli ultimi anni, la pressione fiscale ha raggiunto livelli insostenibili, alimentando un malcontento crescente tra cittadini e imprenditori.

Alle Canarie l’aumento delle tasse e le spese per i servizi essenziali, quali luce e rifiuti, si sommano a costi insopportabili come gli affitti, che continuano a lievitare.

In un contesto già difficile, la tassa di soggiorno turistico e le proposte di modificazione della regolamentazione delle Viviendas Vacacionales aggiungono ulteriori pesi sulle spalle di chi opera nel settore turistico, fondamentale per l’economia spagnola.

Con l’introduzione del nuovo registro degli ospiti da parte del Ministero degli Interni e del registro degli affitti turistici per case ed imbarcazioni che entrerà in vigore a luglio 2025, la burocrazia sembra intensificarsi, creando complicazioni per gli operatori del settore.

In questo scenario inquietante, il fenomeno delle inquokkupazioni, previsto in un’ottica di ‘legalizzazione’ per il 2025, solleva interrogativi sulla gestione degli spazi abitativi e sul diritto alla proprietà. Mentre i preparativi per il Giubileo si intensificano, con la speranza di stimolare l’economia, il dibattito sui metodi di pagamento alternativi, come il Bitcoin, si fa sempre più attuale.

È cruciale, quindi, trovare un equilibrio tra necessità fiscali e sviluppo sostenibile, per garantire una crescita equa e accessibile a tutti.

Nel 2025 un’azione concertata sarà necessaria per affrontare queste sfide e per evitare che i contribuenti continuino a sentirsi schiacciati da un sistema che, anziché sostenere, sembra ostacolare il progresso e l’innovazione.