Alfonso Licata: storia di un Avvocato che indaga nel passato…
Un connazionale che sicuramente non ha bisogno di presentazioni, ma che è un punto di riferimento per molti di noi che vivono alle Canarie. Vi chiederete perchè? Scopriamolo nell’intervista che gentilmente ci ha concesso in quel di Lanzarote, sua residenza attuale.
Chi è l’Avvocato Alfonso Licata? Nato a Roma nel 1957, sposato con una figlia, a 23 anni si laurea in Legge all’università della Sapienza di Roma. Avvocato della Corte Suprema e Giudice Onorario della Corte di Roma. La sua vita è costellata di alte cariche ed onorificenze (un solo articolo è riduttivo per raccontarla ndr.). Basta sapere che non si è mai fermato, anzi siccome il suo obiettivo è sempre in alto, e la “freccia” deve raggiungere obiettivi elevati, il suo arco è sempre “teso” al massimo. E difatti nel 2009 gli si paventa un nuovo “obiettivo”. Ma lasciate che sia lui a raccontarvelo…
Avv. Alfonso Licata, cosa ha fatto scattare la molla che l’ha spinta ad intraprendere lo studio e le ricerche sulla vita di Lanzarotto Malocello ?
Nel 2009 , trovandomi in vacanza a Lanzarote, mentre leggevo alcune notizie riportate su una guida turistica delle Canarie, ho appreso che un navigatore italiano di nome Lanzarotto Malocello
nel 1312 aveva scoperto l’isola, alla quale aveva dato il proprio nome chiamandola “Lanzarote”.
Nello stesso tempo, essendomi accorto che da lì a breve, nel 2012, avremmo potuto ricordare o
celebrare il settimo centenario dell’evento della scoperta geografica e il suo protagonista, ho iniziato a documentarmi attraverso veloci ricerche mirate, fino a proporre alle Istituzioni canarie di costituire un Comitato che si potesse occupare di organizzare le celebrazioni. La proposta subito accolta dall’Ayuntamiento di Arrecife e dal Cabildo di Lanzarote sfociò nella sottoscrizione di un apposito convegno di collaborazione tra le due principali Istituzioni dell’isola e l’Associazione Italiani Amici
di Lanzarote da me presieduta.
Dopo qualche mese costituimmo il Comitato promotore italiano, al quale aderirono il Comune di
Varazze (città natale del navigatore Lanzarotto Malocello), la Lega Navale Italiana, la Società Geografica Italiana, la Commissione Italiana di Storia Militare dello Stato Maggiore della Difesa, il Distretto 108L Lions Internacional, l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia e altre importanti Associazioni culturali. Inizia così
un’avventura, un percorso lungo – e non privo di ostacoli – che prosegue ancora oggi attraverso l’attività incessante del Comitato Internazionale delle Celebrazioni del italiani Centenario (che oggi, riunisce in un unico organismo i due Comitati spagnolo e italiano).
Quanto è complicato reperire tutto il materiale utile a scrivere i due libri sul poco conosciuto esploratore?
In circa tre anni abbiamo raccolto l’insieme di notizie utili per pubblicare il primo volume in lingua italiana nel 2012, al quale ha fatto seguito una edizione bilingue italiano/inglese. Altri quattro anni sono occorsi per proseguire e completare le ricerche che hanno permesso la seconda pubblicazione, avente lo stesso titolo “Lanzarotto Malocello, dall’Italia alle Canarie. Nel secondo volume, scritto a quattro mani con Fernando Acitelli, che ha visto la luce nel 2018 (editato dalla Presidenza Nazionale della Lega Navale Italiana), abbiamo raccolto tutto il materiale esistente al mondo, cosicchè i due volumi insieme costituiscono un’opera unica di carattere enciclopedico, un compendio di tutto ciò che si conosce dello scopritore dell’Arcipelago Canario e delle sue origini familiari .
Si sente soddisfatto di quanto ha potuto apprendere sino ad ora durante la sua attività di ricerca o crede che ci sia altro ancora sepolto sotto la sabbia del tempo?
Sono convinto che ci sia ancora altro da scoprire poichè alcuni importanti documenti la cui esistenza risulta dimostrata sono stati persi o giacenti negli scaffali impolverati di qualche archivio o biblioteca d’Europa o finiti chissà dove e noi stiamo lavorando per trovarli e poterli divulgare.
Prevede che in futuro ci sarà spazio per un terzo volume?
Recentemente sono emersi nuovi elementi che ci permettono di fare luce su ipotesi e congetture che alcuni studiosi avevano proposto. In particolare due anni fa è stato ritrovato un antico manoscritto in America che ci ha rivelato la verità sul viaggio dei fratelli Vivaldi ma anche alcuni atti notarili che ci aiutano a meglio delineare la figura del Malocello nel suo contesto familiare e quindi ricostruire alcuni momenti della vita del navigatore, le sue relazioni con altri personaggi storici coevi ed altre importanti circostanze rimaste nell’ombra fino a poco tempo fa.
Vedremo, al momento opportuno, a seguito delle notizie che stanno affiorando una dopo l’altra grazie ad un impegno di ricerca e di studio costante mai sopito, se vi sarà materiale sufficiente per un terzo libro.
Siete ora curiosi di sapere di più sull’italiano che ha dato nome all’isola di Lanzarote?
Bene, allora seguiteci!