Viaggio allucinante è un romanzo di Isaac Asimov. Chi non conosce Isaac Asimov, quello di Io, Robot e del ciclo della Fondazione? (argomento su cui tornerò sicuramente a parlare in uno dei miei prossimi articoli)

Stavolta però nessun robot, nessuna intelligenza artificiale, nessuna Fondazione. Ma andiamo, come sempre, per gradi.

L’autore

Isaak Judovič Azimov, classe 1920, è stato un biochimico, uno scrittore e un divulgatore scientifico di fama internazionale. La sua produzione spazia tra romanzi polizieschi, di fantascienza, per ragazzi e di natura prettamente scientifica.

Molti lo annoverano tra i padri della fantascienza, insieme a Arthur Conan Doyle, Hugo Gernsback, Arthur C. Clarke e così via. Personalmente lo ritengo un pilastro del genere, un vero Maestro per la capacità di narrare il fantastico argomentandolo con basi scientifiche. Aggiungerei anche “degno successore di Jules Verne” proprio per quest’ultima motivazione.

Di sicuro raggiunse la fama internazionale negli anni 40, poco più che ventenne, quando pubblica una serie di racconti nei quali pone le basi per il “ciclo dei Robot”, ideando le tre leggi della robotica, e per il “ciclo della Fondazione”, dettando i principi della Psicostoria.

Isaac Asimov muore il 6 aprile 1992 in seguito a “complicazioni nel sistema cardiovascolare”, dopo aver pubblicato più di 500 tra articoli scientifici, racconti e romanzi.

Ma la sua morte non fu causata da un arresto cardiaco o dalla disfunzione renale come venne ufficialmente dichiarato alla stampa. Dobbiamo attendere il 2002 per conoscere la triste verità.

In questa data la seconda moglie, Janet Jeppson, rivelerà che la morte di Asimov fu provocata dall’Aids, malattia che aveva contratto nel 1983 durante una trasfusione di sangue.

Viaggio allucinante

Il romanzo (Viaggio allucinante, Urania nº1072) è del 1966. È l’unica pubblicazione fantascientifica in un periodo ricco di articoli di divulgazione scientifica. La trama è presto detta: Lo scienziato Jan Benes ha inventato un rivoluzionario metodo per miniaturizzare gli individui, che possono ora essere ridotti a dimensioni microscopiche ma per la sola durata di un’ora.

Quando Benes viene aggredito da sconosciuti, l’unico modo per salvarlo è una delicata operazione che può essere eseguita solo “dall’interno”. L’FBI decide perciò di inviare un sommergibile con equipaggio umano, appositamente rimpicciolito, nel corpo dello scienziato iniettandolo direttamente in vena. La loro missione è distruggere il letale grumo di sangue formatosi nel cervello.

Il viaggio nell’organismo umano sarà ricco di insidie e di sorprese, inclusa la presenza di qualcuno a bordo che non intende arretrare di fronte a nessun ostacolo pur di sabotare la missione.

SPOILER: La storia si concluderà in una lacrima…

Quello stesso anno, verrà prodotto e proiettato nei cinema l’omonimo film diretto da Richard Fleischer, con la bellissima Raquel Welch, e di cui sono riuscito a trovare il solo triler in inglese.

Molti ritengono erroneamente che sia stato tratto dal romanzo di Isaac Asimov. Questa convinzione nasce dal fatto che il romanzo fu pubblicato sei mesi prima dell’uscita del film.

In realtà la Bantam Books commissionò a Isaac Asimov la scrittura di “Viaggio Allucinante” a partire dalla sceneggiatura del film. La maestria di Asimov fu rendere la sceneggiatura una piacevole lettura senza snaturare la trama del film e correggendo alcuni errori riguardanti la fisiologia umana.

Conclusioni

Viaggio Allucinante non fu il romanzo che Asimov, per sua stessa ammissione, avrebbe scritto sull’argomento. Resta uno dei suoi romanzi più celebri sicuramente per via dell’abbinamento al film. Questa insoddisfazione, fece si che nel 1987 venisse alla luce il romanzo: Destinazione cervello (Viaggio allucinante II: destinazione cervello; Urania nº 1172). La storia si dipana sullo stesso argomento ma con una maggiore attenzione alla verosimiglianza degli aspetti scientifici.

Si tratta sempre del viaggio di un veicolo miniaturizzato dentro il corpo umano, ma i personaggi sono del tutto nuovi ed indipendenti. Inoltre la storia stavolta è ambientata in Unione Sovietica.

viaggio allucinante

In questo romanzo Asimov cerca di dare un aspetto credibile e logico alla miniaturizzazione. Spiega anche, in modo semplice ma chiaro, molte delle caratteristiche del cervello e dei fenomeni chimici ad esso connessi.

Ho detto prima che Asimov fu il degno successore di Verne per quanto riguarda il rigore scientifico. Purtroppo, quando si affrontano tali argomenti, è facile cadere nel tecnicismo e appesantire una lettura che vuol essere fondamentalmente di svago.

Ecco che nel caso di Viaggio Allucinante I e II questo pericolo non sussiste (come forse c’è nei romanzi che compongono il ciclo della Fondazione…) e la lettura scorre piacevole e avvincente.

Non nascondo che quando vidi il film non avevo ancora letto il romanzo, ma sono perdonato: avevo solo otto anni quando mia madre, grande appassionata di fantascienza, mi portò al cinema a vederlo… anche di questa passione materna parlerò in un futuro articolo, come tornerò sulle opere di Isaak Judovič Azimov.

Lunga Vita e Prosperità

Giampiero Sorce