monumento

Nell’antico cimitero di San José (Las Palmas de Gran Canaria), nel 1892, fu eretto un monumento per non dimenticare un doloroso e tragico evento avvenuto nel 1888.

Ricordare per non dimenticare e fare cerchio tenendosi fortemente per mano con carità, quella carità che unisce fraternamente gli uomini in un unico destino.

L’Italia è rappresentata da una giovane donna dall’espressione triste con la testa coronata da torri e muraglie (Italia turrita).

Essa indica una corona di alloro in ricordo di tutte le vittime della tragedia, al cui interno vediamo l’iscrizione “AI SUOI FIGLI”.

Sotto la corona una lapide, poggiata a terra, che porta la scritta “LA CARITÀ DELLA PATRIA LONTANA”.

Intensa di significato e di sentimento la parola carità!

Si vuole intendere la carità che i latini traducevano con caritas. Il suo significato profondo indica l’amore che, secondo il concetto cristiano, unisce gli uomini con Dio e tra loro attraverso Dio.

LA CERIMONIA del 22 settembre 2022.

Il prossimo giovedì 22 settembre il Consolato Onorario d’Italia di Las Palmas, Carlos De Blasio, la Fondazione “Puertos de Las Palmas”, l’Associazione Canaria de Coleccionistas Marítimos ACCOMAR hanno organizzato un evento per commemorare il 134° anniversario di questa tragedia marittima.

La cerimonia si terrà al Cimitero storico-monumentale di Vegueta a Las Palmas, alle ore 12:00.

Lo spirito della riunione è quello della testimonianza: il monumento rievoca quel tragico evento che colpì 134 anni fa il nostro Paese e questo per non dimenticare!  

Non dimenticare l’evento e tutto il contorno delle questioni che in seguito si svilupparono.

Non dimenticare la solidarietà del popolo spagnolo che si prestò ammirevolmente per il soccorso.

Non dimenticare la situazione critica con la Francia.

Non dimenticare il destino avverso degli uomini e comunque, sempre, dover chinare il capo davanti all’ineluttabilità delle cose che la nostra breve vita ci offre.

IL MOMENTO STORICO DELL’ITALIA DEL 1888.

Il 1888 l’Italia era sotto il Regno di Umberto I. Il mondo politico di quell’epoca vide l’affermazione della sinistra in contrapposizione con quella destra borghese preoccupata solo di ottenere profitti dal mondo industriale.

L’obiettivo del governo italiano era di elevare il Paese ad una posizione internazionale paragonabile a quella delle altre nazioni europee. Purtroppo, nel febbraio del 1888 vi fu un disastroso accordo tra il capo del Governo Francesco Crispi e il Cancelliere tedesco Otto von Bismarck.

Il suo contenuto riguardava un possibile attacco alla Francia. Si stava maturando uno scenario di guerra che la Francia intuì e per ritorsione bloccò tutte le importazioni dall’Italia.

IL FATTO (13 settembre 1988) E IL MONUMENTO MARMOREO.

Molti italiani, che nei loro viaggi emigratori erano riusciti a realizzare una discreta fortuna, facevano ritorno al loro Paese per vivere il resto della loro esistenza tra la propria gente, ma con un tenore di vita di migliore qualità.

Il transatlantico Sud America era una nave italiana di 1.258 tonnellate appartenente alla flotta “La Veloce” di Genova, in transito da Buenos Aires a Genova.  

I passeggeri erano costituiti principalmente da italiani che stavano tornando a casa, portando con sé i guadagni di anni di duro lavoro. Ma sul destino di alcuni era scritto che questo evento non doveva realizzarsi.

Alle 6 del mattino del 13 settembre 1888, il transatlantico italiano Sud America​​, fece la manovra di ormeggio nella baia di Las Palmas, quando fu speronato a prua dalla nave a vapore francese della Société Générale Transatlantique (SGT) di Le Havre La France che in quel momento aveva lasciato lo stesso ancoraggio per continuare il suo viaggio.

La nave italiana affondò rapidamente in quindici metri d’acqua, a meno di 600 metri dalla riva.

Il primo ufficiale Tommaso Gallucci perse la vita e con lui altri quattro membri dell’equipaggio e settantaquattro passeggeri. Tra questi, i dodici membri dell’equipaggio della barca a vela Minerva, sopravvissuti al naufragio della loro piccola goletta affondata al largo della costa del Brasile. Il destino questa volta non gli concesse una seconda possibilità.

Il Sud America era sotto il comando del capitano Carlo Bertora e, grazie alla sua ottima condotta, non ci fu rimpianto per maggiori perdite umane. Ricordiamo l’ enorme aiuto fornito dall’equipaggio dei piroscafi che quel giorno erano presenti in porto.

LA DIATRIBA CON LA FRANCIA.

I rapporti con la Francia non erano buoni e, naturalmente, tutta questa tensione fra le due nazioni si ripercosse anche sulla questione delle responsabilità dell’incidente. Certamente non ci fu mancanza di polemiche o notizie nella stampa del tempo.

Alla fine hanno emesso una sentenza che diede ragione agli italiani, condannando la società francese S.G.T. al pagamento dei danni.

IL VALORE DEI SENTIMENTI IN UN MONUMENTO.

Il sentimento è quello stato d’animo che dura più a lungo delle emozioni e che presenta una minore incisività rispetto alle passioni. Eppure, se il sentimento non si manifesta con l’azione informativa che suscita questo stato interiore, resta soltanto un fenomeno personale che muore con noi stessi.

Allora, perché ciò non accada, perché il fatto non venga dimenticato, è necessario ricorrere al potere della  testimonianza. Quindi, testimoniare per non dimenticare!

di Stefano Dottori