Monte Roraima: TREKKING NEI PARCHI SUDAMERICANI
Roraima, il monte delle 3 frontiere
Il monte Roraima ha una forma estremamente particolare, visto dall’alto sembra fluttuare su un letto di nuvole bianche di candido cotone, visto da un lato sembrerebbe un blocco triangolare alto 2800 metri i cui lati appartengono a tre diversi paesi. Dal PUNTO TRIPLE si possono osservare i tre stati sudamericani su cui si affaccia: il Venezuela, il Brasile e la Guyana.
La ricca vegetazione lo rende un simbolo per i naturalisti in quanto icona dell’ecosistema che mantiene inalterato il suo equilibrio naturale da milioni di anni. La particolarità di alcune specie di piante carnivore ed altre specie rare che ancora riescono a vivere in quello spazio diventato Parco Nazionale nel 1989, lo rendono unico al mondo.
Rana Oreophrynella quelchii
Animali rari hanno trovato il loro habitat naturale all’interno dei diversi contesti del Monte Roraima, ad esempio, le piccole rane nere incapaci di saltare chiamate Oreophrynella Quelchii. Savane tropicali, foreste montane con tipici alberi ad alto fusto, grandi fiumi carichi d’acqua che scendono a valle con delle maestose cascate, una flora diversificata in base alle diverse zone del monte, hanno la particolarità di ospitare una fauna varia e particolare.
PARCHI PROTETTI sudamericani
Il parco del Monte Roraima nella SERRA PACARAIMA è nato proprio per tutelare la biodiversità di questo particolare capolavoro del nostro pianeta, molto hanno fatto nel tentativo di preservarlo da attività antropiche che avrebbero potuto creare squilibri in quel perfetto ecosistema.
Cacciatori di frodo, una volta attivi nel ricco lato della Guyana, sono stati intercettati e bloccati in difesa degli animali diventati “protetti” dal momento della istituzione del Parco Nazionale.
Anche gli scavi artigianali dei cercatori di diamanti sono stati dichiarati illegali e perseguiti dalla legge per tutelare le ricchezze naturali delle valli rocciose sparse sulla vetta.
Le sue qualità paesaggistiche, geologiche e morfologiche lo rendono davvero un vero pezzo unico al mondo, soprattutto per il fatto che è riuscito a rimanere inalterato nel tempo. Pensate che la zona è così poco abitata che si è calcolato che la densità di popolazione media sia di un solo abitante per chilometro quadrato. La parte pianeggiante coperta da foreste, i pendii rocciosi formati dallo sgretolamento erosivo del blocco centrale, la savana erbacea dell’altopiano, essendo rimasti ben separati fra loro, hanno mantenuto il loro habitat originale. Le falesie hanno rappresentato delle barriere vere e proprie che hanno salvaguardato i diversi ecosistemi in modo naturale.
TEPUI
LE FORMAZIONI ROCCIOSE DEL MONTE RORAIMA ORIGINATE NEL PERIODO PRECAMBRIANO
Si è accertato che il Monte Roraima sia il più antico al mondo, infatti studiosi e ricercatori, hanno appurato attraverso analisi geologiche e geomorfologiche, che il monte si sia originato nel periodo Precambriano, all’incirca tra 2,5 e 1,9 miliardi di anni fa.
Costituito da una formazione rocciosa chiamata TEPUI, ha la fortuna di aver mantenuto le sue peculiarità originali grazie alle sue falesie verticali che fanno da barriere naturali e bloccano, di fatto, ogni contaminazione fra un ecosistema e l’altro. Questo particolare ha permesso di mantenere inalterato il perfetto equilibrio tra le diverse zone, tra savana e foresta, tra fiumi e valli di quarzo e soprattutto tra spazi verdi e spazi rocciosi. Stiamo parlando di un paesaggio “lunare” unico sulla terra, formato e scolpito dal vento che tira sulla cima da milioni e milioni di anni sempre nella stessa direzione e ha disegnato un panorama mozzafiato indimenticabile.
ARTHUR CONAN DOOYLE “IL MONDO PERDUTO”
Pare che il grande scrittore Arthur Conan Doyle si sia ispirato alla sua particolare natura unica e originale, nello scrivere il suo romanzo “Il mondo perduto”.
Sulla sua cima spianata dal vento, si trovano blocchi di roccia molto scura scolpiti dal forte e costante vento che sembrano realizzati da uno scultore geniale, brune statue rocciose disseminate lungo tutta l’estensione, si alternano a blocchi di quarzo in un’area chiamata “la valle dei cristalli”. Più avanti, in prossimità del Punto Triple, troviamo “el labirinto” una zona incredibile dove la roccia è scavata dal vento, andando a formare blocchi cubici quasi perfetti.
WERNER HERZOG “L’IGNOTO SPAZIO PROFONDO”
Andare sul Monte Roraima significa tuffarsi in un mondo antico e sconosciuto, dimenticare la normalità dando spazio all’immaginazione: una location unica al mondo, utilizzata tra l’altro, da Werner Herzog per il suo film “L’ignoto spazio profondo”.
Trekking sul monte Roraima
Le sue ricchezze naturali sono visitabili in percorsi di trekking organizzati delle guide locali. L’unica struttura ricettiva sul posto è un rifugio localizzato nel punto chiamato “Hotel”, al termine della salita che porta al monte Roraima.
I tour partono dai villaggi venezuelani di San Francisco de Yuruanì e anche da Paratepui, da lì, le guide indigene vi accompagneranno lungo il percorso prestabilito. Per scoraggiare possibili soggetti che creerebbero danni a quel prezioso ecosistema, l’ente che gestisce il parco ha pensato di organizzare attività per camminatori rispettosi dell’ambiente e visite controllate per piccoli gruppi, garantendo in questo modo la preservazione della sua flora ,della sua fauna e delle sue ricchezze naturali uniche al mondo.
Direi che non resta che partire!