ansia test

L’utilizzo di test psicologici e di strumenti psicodiagnostici rappresenta una realtà affermata. Essa, quotidianamente, viene applicata ad un numero elevatissimo di persone nel mondo per verificare il loro stato di fragilità e di bisogno.

Generalità sui test psicologici

I test psicologici costituiscono degli ausili fondamentali per il lavoro dello psicologo. Il loro utilizzo è ormai considerato scontato, se non indispensabile, in numerosi ambiti della professione e rientra, certamente, fra gli atti tipici e riservati maggiormente qualificanti e rappresentativi della categoria degli psicologi e degli operatori dell’area della salute mentale. Essi, inoltre, sono strumenti indispensabili di tutela di molti diritti fondamentali, quali, ad esempio, la garanzia di giustizia e uguaglianza sociale e principalmente il diritto alla salute.

Tuttavia, malgrado sia oggi evidente la loro rilevanza, spesso la gente tende a sottovalutare l’importanza dei test anche perché spesso essi sono male utilizzati, tradendo i principi deontologici, fino ad arrivare ad essere utilizzati in modo criminale.

Tra l’altro, occorre riconoscere che l’impiego dei test psicologici da parte degli psicoterapeuti è caratterizzato, in genere, da scarsa familiarità e da una conoscenza piuttosto limitata, oltre che da una superficiale attenzione soprattutto nei riguardi della ricerca. Questa triste realtà è anche associata al fatto che esiste una difficoltà intrinseca nella formazione universitaria in merito all’impiego di questi strumenti specifici.

Istituti universitari, enti privati, hanno profuso diversi sforzi per quanto riguarda la cosiddetta testistica psicologica.

Malgrado tali sforzi, nonostante il legislatore sempre più spesso richiami espressamente all’utilizzo di test validi e attendibili, la diffusione massiva di test psicometrici, insieme al loro impiego corretto, è ancora lontana dal realizzarsi pienamente.

La mia iniziativa

Proprio per questi motivi, ho deciso di intraprendere un mio studio personale, assieme alla mia équipe di ricerca, proponendo nei prossimi numeri alcuni test standard. Lo scopo è quello di raccogliere un numero di dati sufficienti che i lettori cortesemente vorranno offrirmi (la privacy è rispettata in modo completo ed esaustivo secondo le regole delle leggi europee e secondo il regolamento deontologico italiano). Con tali dati, verranno effettuati appositi studi che dovranno portare a risultati mirati per certe patologie psichiche e che possano stabilire indicazioni corrette per la stesura degli opportuni test, più validi e scientificamente più risolutivi.

Al termine dell’articolo il primo test con annesse le valutazioni delle risposte e qualche piccolo consiglio.

Vincoli deontologici nell’uso dei questionari psicologici

L’impiego adeguato dei test psicologici si fonda innanzitutto sulla conoscenza, chiara e precisa, di quanto previsto dalle norme vigenti. Per il 2021, Giunti Psychometrics, considerando gli Standards for educational and psychological testing, le linee guida internazionali per l’uso dei test  della International Test Commission (ITC), i protocolli definiti da organizzazioni quali l’American Psychological Association (APA), la British Psychological Society (BPS) e la European Federation of Psychological Association (EFPA), ha realizzato un aggiornamento dei livelli di accesso ai test che definisce, con chiarezza e coerenza, anche rispetto ai nuovi profili professionali definiti dalla Legge 3/2018, gli standard di acquisto e utilizzo di questi strumenti.

Esercitare un controllo sull’acquisto dei test comporta innanzitutto la necessità di impedire che vengano diffusi liberamente e che il pubblico acquisti familiarità con il loro contenuto, dacché tale eventualità potrebbe invalidarli, oppure renderli inefficaci. In secondo luogo, tale provvedimento è volto a prevenire un impiego illecito, ovvero, attuato senza le dovute competenze, che potrebbe rivelarsi dannoso per tutte le persone coinvolte.

Analogamente, le norme etiche che regolano l’esercizio della professione enfatizzano non solo l’importanza dell’impiego appropriato di tali strumenti, ma anche le competenze dei somministratori e la tutela degli utenti-clienti, già a partire dalla Dichiarazione universale dei principi etici per gli psicologi (IUPsyS, 2008).

Esercitare un controllo sull’acquisto dei questionari psicologici impedisce che il pubblico acquisisca familiarità con il loro contenuto.

Test dell’Ansia (di Zung)

L’ansia è uno stato di tensione psicologica e fisica che implica un’attivazione generalizzata delle nostre risorse per reagire a uno stimolo realmente esistente, spesso conosciuto, rappresentato da condizioni difficili e inusuali o percepite come tali. Ognuno di noi la prova perché l’ansia fa parte della vita.

Spesso, tra i miei pazienti, alcuni mostrano uno stato elevato, oltre la norma, dei livelli di ansia, tanto da considerare che essi sono soggetti a disturbi d’ansia. Questi possono essere brevi e occasionali, dovuti magari per un particolare stato emotivo momentaneo del soggetto. La nostra attenzione, in particolare, viene orientata verso quei disturbi d’ansia che generano gravi stati di sofferenza nel paziente. A questo punto è fortemente consigliabile l’aiuto psicologico che può innescare quei procedimenti mentali che mettono il soggetto in grado di gestire l’ansia e la relativa sintomatologia. L’aiuto di un test psicologico, se ben fatto, ci mette in grado di capire il livello dello stato d’ansia della persona.

Il test di W. K. Zung

William W.K. Zung, medico e psichiatra ricercatore e primario della divisione psichiatrica nella Duke University (Durham, North Carolina, U.S.A.) ha ricavato dai suoi studi, tra le altre cose, una scala di autovalutazione (1971-1972) per la prevenzione dei disturbi d’ansia.

Questo test, ritenuto ancora oggi di estrema validità, grazie alle correlazioni tra le risposte che la persona fornisce, si riescono ad individuare alcuni sintomi collegati con un’ansietà alterata. Ancora la persona non sa di essere vittima di certi pensieri ed il risultato di tale test potrebbe accendere quella piccola lampadina che indica la necessità di ricorrere ad uno psicoterapeuta. Il seguente test d’ansia ha lo scopo di individuare l’intensità dell’ansia in soggetti adulti che ancora non sono in trattamento psicologico. Si tratta di un test riconosciuto come un buon indicatore dello stato psichico del soggetto, ma non può sostituirsi evidente all’azione professionale di uno psicoterapeuta, indica solo la possibilità di qualcosa che non va nella propria psiche.

Il test d’ansia seguente è costituito da 20 domande, ognuna delle quali ha 4 risposte e ad ogni risposta è associato un punteggio. Le risposte vanno date velocemente, quasi senza pensare, in modo istintivo. Su un foglio segnare il punteggio relativo ad ogni risposta ed alla fine calcolare la somma. Successivamente andate a leggere la parte che corrisponde al punteggio ottenuto. Valuta il tuo livello d’ansia con questo test.

TEST D’ANSIA – Prima parte

  1. Mi sento più nervoso ed ansioso del solito
    1. quasi mai (1)
    1. qualche volta (2)
    1. spesso (3)
    1. molto spesso (4)
  2. Mi sento impaurito senza alcun motivo
    1. quasi mai (1)
    1. qualche volta (2)
    1. spesso (3)
    1. molto spesso (4)
  3. Mi spavento facilmente o sono preso dal panico
    1. quasi mai (1)
    1. qualche volta (2)
    1. spesso (3)
    1. molto spesso (4)
  4. Mi sento a pezzi e mi sembra di stare per crollare
    1. quasi mai (1)
    1. qualche volta (2)
    1. spesso (3)
    1. molto spesso (4)
  5. Mi sembra che tutto vada bene e che non capiterà niente di male
    1. quasi mai (1)
    1. qualche volta (2)
    1. spesso (3)
    1. molto spesso (4)
  6. Mi tremano le braccia e le gambe
    1. quasi mai (1)
    1. qualche volta (2)
    1. spesso (3)
    1. molto spesso (4)
  7. Sono tormentato dal mal di testa e dai dolori al collo e alla schiena
    1. quasi mai (1)
    1. qualche volta (2)
    1. spesso (3)
    1. molto spesso (4)
  8. Mi sento debole e mi stanco facilmente
    1. quasi mai (1)
    1. qualche volta (2)
    1. spesso (3)
    1. molto spesso (4)
  9. Mi sento calmo e posso stare seduto facilmente
    1. quasi mai (1)
    1. qualche volta (2)
    1. spesso (3)
    1. molto spesso (4)
  10. Sento che il mio cuore batte veloce
    1. quasi mai (1)
    1. qualche volta (2)
    1. spesso (3)
    1. molto spesso (4)

TEST D’ANSIA – Seconda parte

  1. Soffro di vertigini
    1. quasi mai (1)
    1. qualche volta (2)
    1. spesso (3)
    1. molto spesso (4)
  2. Mi sembra di stare per svenire
    1. quasi mai (1)
    1. qualche volta (2)
    1. spesso (3)
    1. molto spesso (4)
  3. Respiro con difficoltà
    1. quasi mai (1)
    1. qualche volta (2)
    1. spesso (3)
    1. molto spesso (4)
  4. Ho sensazioni di intorpidimento e di formicolio alle dita delle mani e dei piedi
    1. quasi mai (1)
    1. qualche volta (2)
    1. spesso (3)
    1. molto spesso (4)
  5. Soffro di mal di stomaco o di indigestione
    1. quasi mai (1)
    1. qualche volta (2)
    1. spesso (3)
    1. molto spesso (4)
  6. Ho bisogno di urinare spesso
    1. quasi mai (1)
    1. qualche volta (2)
    1. spesso (3)
    1. molto spesso (4)
  7. Le mie mani sono in genere asciutte e calde
    1. quasi mai (1)
    1. qualche volta (2)
    1. spesso (3)
    1. molto spesso (4)
  8. La mia faccia diventa facilmente calda e arrossata
    1. quasi mai (1)
    1. qualche volta (2)
    1. spesso (3)
    1. molto spesso (4)
  9. Mi addormento facilmente e mi sveglio riposato
    1. quasi mai (1)
    1. qualche volta (2)
    1. spesso (3)
    1. molto spesso (4)
  10. Ho degli incubi
    1. quasi mai (1)
    1. qualche volta (2)
    1. spesso (3)
    1. molto spesso (4)

Le risposte al test d’ansia

Dopo aver sommato i punti trascritti su un foglio, la somma ottenuta farà parte di uno dei quattro seguenti settori:

  1. da 0 a 20 punti: il livello di ansia potrebbe essere molto basso (il soggetto vive normalmente riuscendo a gestire momenti di particolare attenzione, senza scomporsi in modo innaturale);
  2. da 21 a 40 punti: il livello di ansia potrebbe essere basso (il soggetto vive normalmente riuscendo a gestire momenti di particolare attenzione, attivando una specifica considerazione per qualche tipo di evento, mantenendosi comunque sempre entro i limiti di un comportamento normale);
  3. da 41 a 60 punti: il livello di ansia potrebbe essere moderato (leggermente al di sopra del livello di normalità ed è consigliabile ridurlo per vivere una vita più regolare senza cadere in atteggiamenti e/o preoccupazioni esagerati);
  4. da 61 a 80 punti: il livello di ansia potrebbe essere elevato (ci troviamo in una situazione chiaramente patologica e, in questo stato, il problema meriterebbe una attenzione clinica ed è, quindi, consigliabile rivolgersi ad uno psicoterapeuta per il contenimento del fenomeno).

Il risultato del test non è sufficiente per una diagnosi corretta e definitiva; si rimanda ad una valutazione specialistica per confermare un eventuale stato ansioso (soprattutto se si superano i 50/55 punti). Quindi è un campanello di un possibile allarme.

Qualora il lettore ritenesse utile un colloquio o effettuare una comunicazione, potrà contattarmi attraverso la redazione o per telefono (+39 393 183 8610) o tramite posta elettronica: (francescaromanad@icloud.com).