Sumeri, Pianeta X e Homo sapiens: cosa hanno in comune? Vediamo di scoprirlo.
Abbiamo visto negli articoli scorsi qui e qui, come lo studio delle origini dell’uomo, la paleoantropologia, abbia rivelato molti aspetti della storia evolutiva dell’uomo moderno, arrivando a datare i primi tentativi a più di sette milioni di anni fa.
Alla domanda iniziale “chi c’era prima di noi?” non abbiamo ancora trovato una risposta univoca, anzi la scoperta dell’Homo naledi ha aggiunto mistero al mistero delle nostre origini.
Eppure c’è stato un uomo, un atzero naturalizzato statunitense, scomparso nel 2010 all’età di 90 anni, che ha dedicato la sua vita a dare una risposta a questa domanda non con la ricerca sul campo, ma studiando antichi testi sumeri.
Vediamo brevemente chi era Zecharia Sitchin e cosa sosteneva di aver scoperto sulle origini dell’uomo moderno.
Zecharia Sitchin e una delle tavole sumere. Foto dal web
Zecharia Sitchin
Nato a Baku l’11 luglio del 1920 nell’allora Repubblica Socialista Sovietica Azera, oggi Arzebaigian, si trasferì in Palestina dove studiò ebraico antico e altre lingue semitiche. Successivamente si laureò a Londra in scienze economiche e tornò in Israele per fare il giornalista.
Nella sua lunga vita ebbe modo di studiare i testi degli antichi sumeri e nel 1976 fu pronto per formulre la sua ipotesi nel libro: Il pianeta degli Dei.
Da allora scrisse altri 16 libri, ma fu sempre osteggiato dalla scienza ufficiale che, pur riconoscendone le capacità di traduttore di testi antichi, lo accusarono di aver costruito le sue teorie su singole parole o frasi, estrapolate dal contesto generale, in una operazione assolutamente non scientifica.
La teoria del dodicesimo pianeta
Sitchin non è l’unico che sostiene la teoria per cui i Sumeri ci avrebbero lasciato testimonianza scritta del nostro passato e che l’Antico Testamento della Bibbia affondi le sue radici su questi scritti, essendone una rivisitazione “più moderna”. Altri ricercatori e, per brevità qui cito solo Mauro Biglino perchè ha i titoli accademici per venir preso sul serio, sono giunti alle stesse conclusioni di Sitchin.
Vediamo quali sono i punti cardine della teoria che accomuna Sumeri, il Pianeta Nibiru e l’Homo sapiens.
Prima di esporli però, ci tengo a precisare che, come Biologo e quindi scienziato (anche se non più praticante), accolgo questa teoria con il beneficio del dubbio ma con mente aperta. Perchè il compito degli Scienziati, quelli con la S maiuscola, è proprio quello di analizzare le prove per confermare o sconfessare una teoria. Coloro che dicono no a priori e bollano tutto ciò che non rientra nei canoni ufficiali della scienza come sciocchezze, sono gli stessi che sedevano nei banchi dell’inquisizione, solo che oggi non possono mandare al rogo nessuno. E mi fermo qui.
Nel suo libro, il Pianeta degli Dei, Sitchin sostiene che il sistema solare avrebbe un dodicesimo pianeta, chiamato Nibiru, che orbiterebbe intorno al Sole oltre l’orbita di Plutone con un periodo di rivoluzione di 3600 anni. Dodicesimo perchè i Sumeri consideravano pianeti anche il Sole e la Luna. Da quando gli scienziatI hanno declassato Plutone da pianeta ad asteroide, oggi dovremmo chiamarlo Nono Pianeta o Pianeta IX al posto di Pianeta X.
Al di là della nomenclatura, resta il fatto che questo pianeta avrebbe avuto un ruolo fondamentale nella nascita della Terra e dell’uomo moderno. Ecco come.
La nascita della Terra e della Luna
In passato remoto questo pianeta avrebbe avuto un catastrofico impatto con un pianeta non più esistente chiamato Tiamat, orbitante tra Giove e Marte. Il risultato di questo impatto sarebbe stata la sua divisione in due parti che avrebbero generato la Terra e la Luna, da una parte, e la fascia degli asteroidi dall’altra.
Impatto tra pianeti. Foto generata da Dall-e di Bing
Secondo Sitchin, su Nibiru abitava una razza tecnologicamente avanzata simile a quella umana, o comunque umanoide: gli Anunnaki, gli Elohim della Bibbia. Secondo Sitchin sarebbero arrivati sulla terra 450.000 anni fa, alla ricerca di oro (del quale necessitavano per riparare la loro atmosfera rarefatta danneggiata) e lo avrebbero trovato in Africa.
I Sumeri avrebbero descritto queste vicende nelle loro tavolette, come pure avrebbero riportato che gli Anunnaki scesi sulla Terra, gli Igigi, costretti a lavorare nelle miniere alla fine si sarebbero ribellati e avrebbero chiesto al loro capo, Enki, di trovare una soluzione.
L’Homo sapiens una creazione degli Anunnaki
Dopo una serie di esperimenti con gli ominidi presenti all’epoca nelle pianure africane, Enki con l’aiuto della sorella Ninmah, alla fine riesce a creare l'”Adamo” con una operazione di ingegneria genetica miscelando i DNA dell’Homo erectus e degli Anunnaki.
La XIV tavoletta di Enki: il mito di Enki e Ninmah. Al centro il filamento di DNA e in alto il risultato: l’Homo sapiens
Questa, molto in breve e riassunta, la tesi portata avanti da Sitchin.
Da notare che gli stessi racconti sulla creazione dell’uomo, con i suoi tentativi falliti, si trovano nelle narrazioni d’oltre oceano dei Maya. Anche il loro pantheon di divintà offre affascinanti parallellismi. Per citarne il principale: il più importante dio dei Maya, che determina il destino dell’uomo, è un serpente piumato (chiamato con vari nomi, Kukulcan, Gukumatz, ecc..), in Mesopotamia gli dei che svolgono lo stesso ruolo sono Enki, il serpente, e suo fratello Enlil, l’aquila.
Sumeri e Maya accumunati da tradizioni comuni. Foto generata dalla I.A. Dall-e di Bing
Conclusioni
Siamo giunti alla conclusione di questa breve chiacchierata sui Sumeri, Sitchin e la nascita dell’uomo moderno.
Come vi ho scritto sopra, la tesi è affascinante ma è pur vero che la traduzione e l’interpretazione di testi antichi non sempre è univoca. Vanno senz’altro contestualizzati con il periodo in cui sono stati scritti, comprenderne le metafore e tenere presente che, da sempre, la storia di un popolo è scritta per gratificare i propri governanti. Poco importa se questi siano di discendenza divina, come i Faraoni o gli Imperatori Romani, o piuttosto gli unici intermediari tra il popolo e gli dei, come nel caso dei Re sumeri.
“Chi c’era prima di noi” resta una domanda senza una risposta certa e univoca.
Per chi volesse approfondire l’argomento, suggerisco la lettura del libro di Zecharia Sitchin Il pianeta degli Dei.
Lunga vita e prosperità