Lo stufato di carne è un piatto decisamente poco estivo eppure, pochi giorni fa, in una finca nei pressi di Moya, verso le 21:00, quando gli ultimi chiarori del giorno andavano scemando, la temperatura era più che fresca e quel piatto, classico della cucina spagnola, ci stava ottimamente. Allora, perché non proporvelo? Potreste sempre capitare di sera in montagna, no?
Lo stufato vuole un vino rosso, ma prima vediamo un po’ di storia e geografia.
Cenni storici e geografici
Valdepeñas è un comune e una città spagnola della provincia di Ciudad Real, nella comunità autonoma di Castilla-La Mancha (centro-sud della Spagna continentale). Gli abitanti sono poco più di 30.000 unità. La sua storia è piuttosto variegata in quanto ha attraversato una notevole mole di vicende. Questa comunità, proprio per gli avvenimenti che l’hanno vista partecipe, ha guadagnato i titoli di: “Muy Leal” e “Invicta“, “Muy Heroica” e “Ciudad“, oltre al popolare soprannome di “Città del Vino” che è proprio quello che ci interessa direttamente.
Il vino
Il vino che presento questo mese è il Pata Negra riserva. Si tratta di un vino ricavato dal comune e ben noto vitigno Tempranillo, prodotto, appunto, nella regione di Valdepeñas. La sua gradazione alcolica è del 13% in volume. Vediamo la sua scheda descrittiva:
Aspetto: vino rosso brillante di colore rosso rubino:
Gusto: in bocca è rotondo e intenso, di buona struttura e tannini vellutati; lascia un sapore di frutta nera e moka con un retrogusto tostato;
Aroma: presenta un profilo aromatico intenso e complesso di moka, cassis[1] e prugna oltre a note di scatola di sigari e tabacco.
Vitigno e trattamento: ottenuto da una selezione di uve della varietà Tempranillo; dopo la fermentazione viene conservato in botti di rovere americano e francese dove rimane per 12 mesi;
Consumo: per godere delle sue qualità ottimali, si consiglia di consumarlo a 18 ºC e conservarlo in un luogo fresco e asciutto.
È un vino potente, abbastanza tannico, decisamente secco, moderatamente acido.
Alla luce presenta delle tinte lievemente violacee, richiede circa mezz’ora di decantazione prima di essere consumato.
La sua posizione nel grado delle preferenze rientra nel 16% dei migliori vini del mondo.
L’abbinamento
Abbinamenti: questo vino rosso è perfetto per accompagnare carne alla griglia come una spalla di agnello con patate alle erbe provenzali o con un fornito assortimento di formaggi.
Nella ricerca delle caratteristiche di questo vino mi sono imbattuto sempre in un piatto consigliato da tutti i siti e approvato da moltissimi consumatori che ne hanno decantato l’ottimo abbinamento: lo stufato di Manchega che altro non è cheun ottimo agnello in umido cucinato alla spagnola come andiamo a descrivere.
La caldereta de La Mancha è un piatto tradizionale (è uno stufato) della cucina la Mancha[2] .
Ingredienti
Gli ingredienti principali sono:
- la gamba o la spalla di agnello tagliato a spezzatino,
- un po’ di aceto di vino per massaggiare la carne,
- una cipolla,
- mezzo chilo di pomodori da sugo (quantità variabile secondo i gusti),
- un peperone rosso grande,
- uno o due spicchi d’aglio (secondo i gusti),
- un bicchiere di vino bianco,
- olio di oliva manchego (noi useremo l’olio EVO).
La preparazione
La preparazione è abbastanza semplice e ci sono molti modi per preparare questo piatto. Noi scegliamo quello consigliatomi dalla cuoca che lavora in un ristorante nei pressi di Moya, un piccolo ristorante dove vengono conservate e realizzate le ricette originali dell’antica cucina popolare spagnola. I passi da eseguire sono:
- la prima cosa da fare consiste nel salare la carne sgrassata e tagliata a spezzatino, (qualcuno, per togliere il forte sapore di agnello, se c’è, prima di tagliarla la massaggia con sale fino aggiungendo anche un po’ di aceto ed olio),
- quindi tritare le cipolle, i peperoni ed i pomodori,
- friggerli insieme all’aglio in una pentola o in una padella capiente con un filo d’olio (evo).
- Quando il tutto sarà ben rosolato aggiungete la carne e cuocete a fuoco medio.
- Una volta rosolata la carne (girarla di tanto in tanto per una rosolatura uniforme, aggiungete con il vino bianco da cucina e lasciate sfumare.
- Una volta consumata gran parte del vino nel tegame, si aggiunge acqua (calda) e si lascia cuocere fino a quando il brodo si sarà ridotto di nuovo.
- Una cosa importante: servire ben caldo. È un piatto che va servito caldo!
Poi la cuoca mi ha consigliato, ma questa opzione la vedo abbastanza impraticabile, di realizzare questa ricetta con la legna da ardere. Buon divertimento!
[1] Il cassis è una varietà di ribes nero, coltivata prevalentemente in Francia e nell’Europa del Nord. La pianta ha frutti molto profumati e di sapore acidulo, che maturano durante tutta l’estate.
[2] La gastronomia di Castilla-La Mancha comprende uso culinario, tradizione e piatti che la compongono che sono conosciuti come cocina de Castilla-La Mancha. È una cucina austera e semplice, di origine umile e pastorale, conosciuta a livello internazionale perché alcuni dei suoi piatti compaiono nell'opera popolare Don Quixote de La Mancha. In parte questo tipo di cucina influenza ed è influenzata dalla vicina cucina Andalusa non solo per la posizione geografica, ma anche per tutta una serie varia e complessa di legami storici.