stonehenge

Stonehenge: un mistero senza tempo per la cui soluzione qualcuno ha scomodato perfino gli alieni. Vediamo come.

Stonehenge, il celebre sito preistorico situato nella piana di Salisbury, in Inghilterra, continua a suscitare interrogativi e teorie affascinanti.

La fantascienza ha sfruttato in lungo e in largo Stonehenge. Un esempio per tutti è “il segno dei due Mondi”, di cui potete leggere nel mio articolo dedicato qui.

Costruito tra il 3000 e il 2000 a.C., questo monumento megalitico, costituito da enormi pietre disposte in cerchi e arcate, è stato al centro di speculazioni riguardanti il suo scopo e le tecniche di costruzione. Ma non è solo la Fantascienza ad occuparsi di Stonhenge. Anche gli archeologici e ricercatori del mistero hanno esternato le loro ipotesi sulla natura e la costruzione di questoi sito.

Tra le teorie più controverse e affascinanti c’è quella che suggerisce un possibile collegamento tra Stonehenge e gli alieni.

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Il mistero della costruzione

Uno degli aspetti più sconcertanti di Stonehenge, un po’ come quello delle Piramidi di Giza, riguarda la sua costruzione. Le pietre più grandi, chiamate sarsen, pesano fino a 25 tonnellate e provengono da una cava distante circa 30 chilometri. Le cosiddette “pietre blu“, più piccole ma altrettanto imponenti, sono state trasportate da oltre 240 chilometri, presumibilmente dal Galles. Come fecero gli uomini preistorici, privi di macchinari moderni, a spostare e posizionare questi colossi con tale precisione?

Alcuni teorici suggeriscono che la conoscenza necessaria per realizzare un’opera così sofisticata potrebbe essere stata trasmessa da esseri extraterrestri. Secondo queste ipotesi, gli alieni avrebbero fornito tecnologia o istruzioni avanzate per aiutare gli antichi costruttori.

Un osservatorio celeste?

Stonehenge è spesso interpretato come un antico osservatorio astronomico. Le sue pietre sembrano allineate con il solstizio d’estate e quello d’inverno, suggerendo che potesse essere usato per prevedere eventi celesti come eclissi o stagioni. Questo legame con il cielo ha alimentato l’idea che il monumento possa essere stato un punto di contatto tra l’umanità e gli extraterrestri.

Alcuni teorici ritengono che Stonehenge potrebbe essere stato un luogo di atterraggio per navicelle aliene o una sorta di “porta” per comunicare con civiltà interplanetarie. Anche se non ci sono prove concrete a sostegno di queste teorie, esse continuano a stimolare l’immaginazione popolare e a venir porese sul serio.

La prospettiva scientifica

La maggior parte degli archeologi e storici respinge le teorie sugli alieni, attribuendo la costruzione di Stonehenge alla straordinaria ingegnosità umana. Studi recenti hanno dimostrato che le tecniche primitive di trasporto, come rulli di legno e slitte, sarebbero state sufficienti per spostare le pietre. Inoltre, sostengono sempre questi scienziati, le conoscenze astronomiche degli antichi erano sorprendentemente avanzate, per permettere la progettazione di questi “osservatori”. Peccato che sorvolino sul fatto di spiegare come facessero alcuni di questi popoli primitivi a sapere dell’esistenza della stella Sirio, non visibile ad occhio nudo.

Conclusione

Il rapporto tra Stonehenge e gli alieni rimane un tema affascinante che mescola scienza, mito e immaginazione. Sebbene non ci siano prove definitive per collegare il monumento agli extraterrestri, il mistero che avvolge questa antica struttura continua a stimolare il dibattito e l’interesse dei più.

Se siete arrivati a leggere fin qui, questo lo dimostra,

Detto questo, Stonehenge, che sia opera interamente pensata e realizzata dall’uomo o sia frutto di influenze aliene, rimane una testimonianza straordinaria dell’ingegno umano e del nostro eterno desiderio di connetterci con l’universo.