La somatizzazione e i disturbi a essa correlati sono disturbi psichici caratterizzati da una forte presenza di sintomi fisici (somatici), che causano un malessere significativo e/o interferiscono con le attività di tutti i giorni.

Generalità e definizione

La somatizzazione è un fenomeno che porta a coinvolgere un organo del nostro corpo in una nostra sofferenza psichica. Questo si realizza mediante la comparsa di sintomi fisici ricorrenti (somatici).

Si tratta di un meccanismo tramite il quale particolari emozioni o disagi psicologici si manifestano anche con veri e propri sintomi fisici come mal di testa, sudorazione eccessiva, tachicardia o sfoghi cutanei, ma anche sintomi più gravi.

Generalmente, queste manifestazioni non trovano giustificazione per una condizione medica conosciuta che ne testimoni la patologia corrente. Tuttavia, a volte, può anche capitare che l’organo possa presentare delle debolezze o un funzionamento non buono e il soggetto, essendone con sapevole, riferisce la sua sofferenza proprio a quella parte del proprio corpo.

La maggior parte dei disturbi psichici è caratterizzata da sintomi mentali. Ciò significa che i soggetti hanno pensieri, stati d’animo e/o comportamenti insoliti o disturbati. Invece, per quanto riguarda il disturbo somatoforme, i fattori mentali sono espressi come sintomi fisici, un processo definito somatizzazione e la preoccupazione principale del soggetto è riferibile ai sintomi di natura organica (altrimenti detti somatici, da soma, parola greca che significa corpo), come il dolore, l’affaticamento, la nausea o altre sensazioni corporee.

Il soggetto può o meno presentare una patologia medica che provoca o contribuisce ai sintomi. Tuttavia, quando è presente una patologia medica, un soggetto con somatizzazione o un disturbo a essa correlato vi risponde in modo eccessivo.

Ogni persona reagisce emotivamente in presenza di sintomi fisici, ma i soggetti affetti da un disturbo somatoforme manifestano pensieri, sensazioni e comportamenti eccezionalmente intensi in risposta ai loro sintomi. Per distinguere un disturbo da una normale reazione alla malattia, le risposte devono essere sufficientemente intense da provocare un malessere significativo al soggetto (e talvolta ad altri) e/o da rendere difficile lo svolgimento delle normali attività della vita quotidiana.

Tipologia delle risposte

Le diverse risposte manifestate dai soggetti definiscono il particolare disturbo da cui sono affetti, nel seguente modo:

  • nel disturbo fittizio, il soggetto finge di avere sintomi per un motivo esterno inesistente (ad es. per avere dei giorni di ferie);
  • nel disturbo da sintomi neurologici funzionali (precedentemente noto come disturbo da conversione) insorgono sintomi fisici simili a quelli di una patologia del sistema nervoso;
  • nel disturbo d’ansia da malattia (precedentemente noto come ipocondria) il soggetto è eccessivamente tormentato e preoccupato della possibilità di avere o di ammalarsi di una malattia grave;
  • talvolta, gli atteggiamenti o i comportamenti possono avere un effetto negativo sulla patologia medica del soggetto, disturbo che viene definito fattori psicologici che influiscono su altre condizioni mediche;
  • nel disturbo somatoforme, i soggetti sono in ansia e preoccupati dei loro sintomi, che sono vissuti come un tormento continuo e/o portano a recarsi molto frequentemente dal medico;
  • poiché i soggetti, affetti da uno dei suddetti disturbi, ritengono di avere sintomi fisici, tendono ad andare dal medico piuttosto che da uno specialista della salute mentale.

Da notare che la somatizzazione e i disturbi correlati possono manifestarsi anche nei bambini. Il trattamento relativo varia in funzione del tipo di disturbo manifestato dal soggetto, ma generalmente comprende la psicoterapia.

La relazione tra mente e corpo

Per molto tempo si è discusso di come l’interazione tra mente e corpo sia in grado di influire sulla salute. Anche se le persone ne parlano come se fossero due entità distinte, mente e corpo sono invece così interconnessi che è difficile distinguere se gli effetti sono dell’una o dell’altro, come nei casi riportati di seguito.

Lo stress psico-sociale può inoltre peggiorare un’ampia varietà di patologie fisiche, come il diabete mellito, una coronaropatia e l’asma.

Lo stress e altri processi mentali possono inoltre aggravare o prolungare nel tempo i sintomi fisici. Ad esempio, i soggetti depressi o ansiosi possono soffrire maggiormente in caso di malattia o lesione rispetto alle persone che hanno uno stato mentale migliore.

Talvolta, lo stress può contribuire ai sintomi fisici perfino in assenza di una patologia fisica. Ad esempio, i bambini possono farsi venire il mal di pancia o la nausea perché in ansia riguardo all’andare a scuola, oppure è possibile che negli adulti sotto stress emotivo insorga un mal di testa.

I pensieri e le idee possono influenzare la progressione di una patologia. Ad esempio, un soggetto con ipertensione arteriosa può negare di esserne affetto o minimizzarne la gravità. Il rifiuto può aiutare a ridurre l’ansia, ma può anche impedire di seguire un piano terapeutico. In tal caso, un soggetto potrebbe non assumere dei farmaci prescritti, aggravando in tal modo la sua patologia.

Una patologia fisica in generale può influenzare o determinare un problema mentale. Ad esempio, un soggetto affetto da una patologia potenzialmente letale, recidivante o cronica può entrare in depressione. A sua volta, la depressione può incidere negativamente sugli effetti di una patologia fisica.

Una patologia fisica cerebrale, come la malattia di Alzheimer, può influire sulla personalità e/o sulla capacità di pensare chiaramente.

Quando i sintomi fisici sono imputabili allo stress o a fattori mentali, i medici possono avere difficoltà nell’individuare la causa. Per chiarire la situazione potrebbero essere richiesti molti esami diagnostici.

Casi particolari

Negli anni nei quali ho svolto la professione di psicoterapeuta, fino ad oggi, i pazienti che hanno presentato disturbi correlati alla somatizzazione sono numerosi. Dai miei studi, ho rilevato una media del 34% di pazienti hanno presentato una sintomatologia che chiaramente era riconducibile agli effetti della somatizzazione.

Più che parlare dei particolari casi, voglio soffermarmi sulle cause che portano a tali disturbi psichici.

Dal confronto con altri studi di altri Paesi, molto diversi dal nostro (Asia, Africa, America del Sud ed Australia) ho potuto rilevare che la grande molla che innesca sintomi fisici di carattere somatico sono collegati principalmente a questioni sociali.

  • Il sig. S.S.K. i giorni dispari accusava a metà mattinata dei forti mal di testa con vari doloretti che si ripercuotevano sull’addome. Si è scoperto che i giorni dispari il capoufficio si presentava puntualmente in azienda per controllare il lavoro svolto di alcuni impiegati che venivano chiamati a caso.
  • Il sig. A.H., archeologo, quando era all’università, nel suo studio, stava benissimo e svolgeva la sua attività senza alcun problema. Quando, invece, si recava con altri colleghi per realizzare alcuni scavi, subentravano vari sintomi come la sudorazione, l’accelerazione del battito cardiaco, crampi ai polpacci, poca attenzione in ciò che faceva e lui imputava tutto a forti mal di testa. Si è scoperto che il soggetto era letteralmente terrorizzato dalla possibilità di incontrare rettili velenosi. Questa eventualità gli provocava tutta una serie di sintomi che gli causavano il mal di testa.

Le cause (sociali) della somatizzazione

Come questi casi ve ne sono numerosi altri, ma ciò che voglio far comprendere è che i sintomi di questi disturbi somatici sono legati, nella grande maggioranza dei casi, a effetti sociali nei quali si vive. Vivere in una società così variegata e complessa rende quasi impossibile condurre una vita serena. Questo comporta dei disagi che, accumulandosi, possono portare al rifiuto di certe situazioni che, però, vanno comunque vissute. Il risultato è avvertire tutta una serie di sintomi (somatici) che avvertono il disagio.

L’ausilio di uno psicoterapeuta, in casi simili, è altamente raccomandabile, soprattutto per riuscire a vivere una vita di migliore qualità.

Consigli

Qualora il lettore ritenesse utile un colloquio o effettuare una comunicazione, potrà contattarmi attraverso la redazione o per telefono (+39 – 393 183 8610) o tramite posta elettronica: (francescaromanad@icloud.com).

La dott.ssa Francesca Romana Dottori offre il servizio di consulenza psicologica online tramite MEET e ZOOM, secondo le linee guida per le prestazioni psicologiche a distanza, approvate dall’Ordine Nazionale degli Psicologi.