San Fabiano e le sue vicende papali

BySilvia Amadio

11 Maggio 2025
san fabiano

San Fabiano, un valido Papa eletto per caso…

Cogliamo l’occasione di parlare di concistoro e di raccontare una storia forse arricchita dalla tradizione e dalla credenza popolare, ma che ci permette di rivivere un periodo lontano e dimenticato, ma anche molto importante per la Chiesa.

Correva l’anno 236, un giorno di un freddo gennaio, lungo una strada di campagna che portava verso la città di Roma, rientrava in città un contadino di nome Fabiano. Le persecuzioni erano ancora presenti e gli elettori si erano dati appuntamento in un luogo sicuro fuori le mura per evitare il pericolo di essere sorpresi in adunanza sinodale.

Il concistoro del 236

La comunità cristiana riunita per discutere sulla elezione di un nuovo papa successore di Papa Antero, si trovava proprio nello stesso luogo dove l’uomo stava passando rientrando dai campi. Regnava l’incertezza sul nome papabile, dubbi e perplessità rendevano la cosa complicata. Infatti, diversi confratelli e presbiteri discutevano cercando di trovare l’uomo giusto per coprire l’incarico di Vescovo di Roma.

Eusebio ci racconta la sua storia, tanto fantasiosa e assurda, quanto probabilmente vera. Sarebbe veramente stato un terribile autogol da parte della Chiesa di Roma confermare la storia riportata peraltro, anche dal libro di Rendina “I papi, storia e segreti” e diffondere la leggenda di Fabiano eletto per caso e per intercessione dello Spirito Santo.

La leggenda della elezione papale di San Fabiano

La leggenda, quindi, narra questo fatto insolito per una elezione. In pratica la comunità cristiana discuteva animatamente per trovare un degno successore di Papa Antero (di cui abbiamo vaghe notizie, si sa che era nativo della Grecia e che il suo papato durò appena un anno in quanto morì martire in Sardegna dove era esiliato forzatamente). Discuti oggi e discuti domani, non si arrivava ad una conclusione condivisa da tutti gli elettori. Si stava perdendo la speranza di trovare una persona giusta da eleggere, ma incredibilmente, proprio mentre passava da quelle parti Fabiano, una colomba si appoggiò sulla sua testa davanti a quell’insolito concistoro. Immediatamente i vescovi e i prelati presenti colsero quel fatto come un segno inequivocabile: era opera dello Spirito Santo. Per questo motivo sentendosi ispirati e magicamente concordi, elessero all’unanimità Fabiano, l’inconsapevole passante.

Fonti nell’Annuario pontificio

Troviamo traccia di Papa Fabiano anche nell’Annuario pontificio che conferma la sua consacrazione il 10 gennaio del 236. Egli ebbe l’opportunità di svolgere il suo pontificato fino al 250, ben quattordici anni di serenità per quel che riguardava le persecuzioni a cui i cristiani erano soggetti nei primi tre secoli. Gran parte del suo papato lo svolse sotto l’imperatore Filippo l’Arabo, considerato da San Girolamo il primo imperatore cristiano (si narra che probabilmente Papa Fabiano battezzò lui e suo figlio). Girolamo ci racconta che il vescovo di Antiochia per permettergli l’accesso alla comunità cristiana, gli avrebbe imposto una penitenza pubblica per consentirgli il battesimo e l’ingresso in chiesa. Dunque, grazie all’imperatore convertito, Papa Fabiano poté godere di un lungo periodo di tregua dalle persecuzioni. Questo gli permise di poter amministrare con intelligenza e buon senso gran parte delle problematiche che affliggevano la Chiesa di Roma.

San Fabiano, un ottimo papa alla guida della Chiesa

Papa Fabiano si dice fu un ottimo papa, una volta preso possesso dei suoi doveri, amministrò la Chiesa in modo esemplare, risolse parecchie criticità con l’occhio del problem solver. Ad esempio divise la città di Roma in sette diaconie (rioni) ponendo un diacono in ciascuna di esse per poter controllare e dirigere attraverso il loro aiuto la grande comunità cittadina. I diaconi avevano l’incarico di controllare e sorvegliare nonché di amministrare le varie cappelle, i ricoveri, gli ospedali, facendo da tramite tra il prete che celebrava in quel titolus (la nostra odierna parrocchia) ed il papa stesso (in realtà mise in pratica ciò che Papa Evaristo aveva pianificato ma mai concretizzato).

Egli riuscì ad essere effettivamente un ottimo papa, soprattutto riuscendo a tenere sotto controllo l’annosa diatriba tra i cristiani integerrimi e i cristiani meno convinti (chiamati lapsi perché, per timore delle persecuzioni, una volta individuati dai soldati imperiali, spergiuravano la loro fede e maledivano il Cristo bruciando pubblicamente le Sacre Scritture e portando offerte agli dei).

Le defezioni furono numerose per la paura di essere torturati, di avere i beni confiscati ed anche essere messi a morte. Papa Fabiano purtroppo non riuscì a scampare alle persecuzioni di Decio che prese il posto dell’imperatore arabo Filippo, e mentre Cipriano riuscì a fuggire e a nascondersi vicino Cartagine, il povero Fabiano, invece, imprigionato e condannato a morire di fame e di stenti il 20 gennaio del 250.

Catacombe di san Callisto Roma

Sepolto nella cripta papale nel cimitero di san Callisto, oggi troviamo le sue reliquie sparse per l’Italia. La sua testa traslata nella Cappella Albani della chiesa di San Sebastiano fuori le mura, mentre altre reliquie si trovano nella Basilica di San Sebastiano a Cuneo. La persecuzione di Decio dopo la sua morte, fu talmente pesante che il soglio pontificio rimase senza un Papa per un anno intero, soprattutto per la grande difficoltà di gestire ed affrontare le difficili condizioni di vita da perseguitati. Per questo motivo la Chiesa di Roma fu amministrata da presbiteri e diaconi che, comunque, si impegnarono e fecero del loro meglio per guidarla in attesa del nuovo papa.