Roswell e l’Area 51 sono legate indissolubilmente da un mistero in comune.
Iniziamo dall’Area 51, chiamata anche “Nevada Test Site – 51“. Questa è una base dell’Air Force statunitense ufficialmente destinata alla sperimentazione di nuove tecnologie militari. Le sue dimensioni sono enormi. Si estende per 26000 km2, poco più grande della Sicilia per rendere l’idea, a nord-ovest di Las Vegas, in Nevada.
Ma l’Area 51 è famosa in tutto il mondo per essere il luogo dove, secondo i fautori delle teorie complottistiche, verrebbero conservati i resti di presunti veivoli extraterrestri.
Una base militare chiamata Area 51: il segreto meno segreto degli USA
I presupposti
Da dove è scaturita questa notizia? per quei pochi che non fossero a conoscenza degli antefatti, vediamo di gettare un po’ di luce.
Siamo in New Mexico. É il 1865 e alcuni impavidi coloni, provenienti dal Missouri, a discapito del deserto circostante, fondano il primo nucleo cittadino. L’iniziativa fallisce miseramente per via della mancanza d’acqua.
La situazione rimarrà praticamente immutata fino alla scoperta di una enorme falda acquifera, che decreterà la nascita ufficiale, nel 1890, della città di Roswell, dal nome del padre di uno dei fondatori.
Oggi Roswell è la quinta città del New Messico, sede del New Mexico Military Institute, ed è stata sede di una base militare dell’Air Force dal 1941 al 1967. Durante la seconda Guerra Mondiale fu anche sede di un campo di prigionieri di guerra tedeschi, che, con il loro lavoro, contribuirono a realizzare le infrastrutture della cittadina. Proprio per questo il governo Tedesco regalò, a suo tempo, un pezzo del Muro di Berlino quando questo fu abbattuto.
Ok, tutto molto interessante, ma che cosa lega Roswell all’Area 51?
Saltiamo dal 1985 al 1947.
Finita la Seconda Guerra Mondiale siamo agli albori della Guerra Fredda. I due blocchi Russo e Americano, si fronteggeranno per i successivi 44 anni a colpi di diplomazia e di sanzioni economiche, fino alla caduta dell’URSS. Ma in quei primi anni la possibilità che il conflitto superi le semplici schermaglie politiche è reale.
Ecco perchè quando scatta l’allarme per oggetti volanti non identificati (unidentified flying object: UFO) nel cielo del New Mexico partono i caccia dalla vicina base aerea di Roswell. Siamo tra il giugno e il luglio del 1947.
Quello che succede dopo sarà decisivo per dare origine al mistero conosciuto in tutto il mondo come il “caso Roswell” o “Roswell’s crash”.
Aerei russi, dischi volanti o palloni sonda?
In seguito all’allarme i caccia ingaggiano battaglia con i veivoli non identificati. Ma non sono caccia russi, come avevano paventato. Qualunque cosa siano, ingaggiano battaglia e ne abbattono uno, che cade in un ranch alla periferia della cittadina di Roswell, appunto. Prima che giungano i militari, gli abitanti del posto fanno in tempo a raggiungere il sito dell’incidente (in inglese “crash”) e a “vedere” coi loro occhi l’oggetto abbattuto dai militari.
La notizia si diffonde ed esce sui giornali (la pagina qui sotto è quella del Roswell Daily Record dell’8 luglio)
L’Air Force non nega la cosa, si parla apertamente di “flying disk”, disco volante, ma la pone inizialmente sotto il silenzio del segreto militare. Passeranno solo poche ore dalla fuga di notizie, che sempre l’Air Force indirà una conferenza stampa nella quale porteranno parti in alluminio di un pallone per i rilevamenti metereologici. Questi, affermano, sono i resti dell’oggetto abbattuto per errore dai caccia.
Insabbiamento
I testimoni oculari vengono messi a tacere e l’incidente viene chiuso qui. Almeno in apparenza perchè a riaprire il caso ci penserà lo stesso Maggiore Jesse Marcel che nel 1947 si fece fotografare con i resti del pallone sonda,
In una intervista sostenne che l’Air Force aveva inventato tutto per nascondere la verità, ovvero che era stata abbattuto effettivamente un disco volante. Non solo, che erano stati trovati i corpi di alieni morti nell’incidente e che, addirittura, si fosse trovato un superstite che sarebbe stato fatto prigioniero.
Naturalmente il luogo dove furono portati i resti del veivolo abbattuto, i corpi degli alieni morti e il prigioniero alieno è l’Area 51.
Ad alimentare la teoria del rinvenimento dei corpi di alieni morti nell’abbattimento del disco volante, ci penserà nel 1995 Ray Santilli. Questi, un musicista, compositore e produttore cinematografico britannico, metterà in rete un video in bianco e nero di 17 minuti dell’autopsia di uno di questi presunti alieni.
Per dovere di cronaca riporto qui il link per vedere il video di questa autopsia.
Conclusioni
Ancora oggi si parla di Roswell e dell’Area 51, il mistero non è mai stato risolto. Oggi molti teorici del complottismo si spingono ad affermare che i notri progressi tecnologici siano dovuti alla retro-ingegneria.
Secondo loro laser, microchip, computer e quant’altro sarebbero il risultato dello studio sui resti del veicolo alieno recuperato a Roswell e da molti altri, tutti conservati e studiati nei bunker segreti dell’Area 51.
Quale che sia la natura di ciò che è stato abbattuto a Roswell nel 1947, resta il fatto che, a nostra insaputa e in nome di una nostra presunta maggiore sicurezza, molti eventi legati al fenomeno UFO restano senza spiegazione. Ed il peggio è che queste spiegazioni probabilmente esistono, ma ci viene negato conoscerle.
Lunga Vita e Prosperità
Giampiero Sorce
Foto di copertina dell’IA Dall-e