Il rosato è un vino quasi sempre evitato, si preferisce il bianco o il rosso, senza sapere che il rosato può offrire sensazioni particolari e straordinarie.
Il vino rosato sul quale mi voglio soffermare possiede delle particolari caratteristiche che possono accompagnare un pasto divertente, di semplice realizzazione e, nel contempo, ricco dei nostri sapori mediterranei che ormai fanno parte del nostro “saper gustare”.
Il vino in questione è il Príncipe de Viana Rosado Garnacha. È un rosato allegro e dolce, riflesso della pura uva Garnacha in tutta la sua espressione. È fatto con il 100% di garnacha rossa e non è invecchiato in botti e si contraddistingue per la sua specifica esplosione di colore, profumo e sapore.
Note di degustazione e abbinamento – Piccola scheda tecnica
Colore rosa brillante e intenso di grande vivacità. Molto fruttato, di grande persistenza aromatica, con spiccate note di lamponi e ciliegie mature, delicate sfumature di rosa, fragole e ribes. Fresco e sottile, con sapori di amarene, ciliegie e fragoline di bosco. Setoso, rotondo ed equilibrato. Al palato è lungo e di grande persistenza.
La Bodega che produce un tale nettare è la Bodegas Principe de Viana che si trova nella zona geografica della comunità autonoma Foral di Navarra (città di Murchante), confinante con le comunità autonome dei Paesi Baschi a nord-ovest,
La Rioja a sud-ovest, Aragona a sud-est e con la Francia a nord-est.
Piccola scheda tecnica
La temperatura di consumo va dagli 8°C ai 10°C (fresco non freddo). È un vino giovane, non invecchiato in botte, D.O. (Denominación Origen). La sua graduazione è di 12,5% vol. (secondo la guida dei vini Peñin i suoi punti sono 89 (abbastanza alta, quindi fa parte dei vini molto buoni).
La scelta dell’abbinamento
Abbinare un vino dolciastro con una pietanza salata non è cosa da poco, ma se scegliamo un accoppiamento di questo vino spensierato, profumato, ma gagliardo come un giovane puledrino rampante, con un altrettanto cibo aromatizzato dai nostrani odori mediterranei, troviamo l’accostamento ideale per un pasto divertente e sfizioso.
Ho pensato così di offrire due ricette di antipasti cucinati (quindi, caldi) che legano ottimamente tra loro e che possono costituire tranquillamente un ottimo pasto (pranzo o cena).
Rotoli di melanzane alla siciliana
I Rotoli di Melanzane alla Siciliana sono ripieni di prosciutto cotto e filanti. È un piatto facile ed economico la cui preparazione richiede circa 45 minuti e 30-35 minuti per la cottura in forno.
Ingredienti e preparazione per 4 persone – Prendiamo due melanzane (che siano dure), lavatele e tagliatele a fette non molto sottili (1/2 cm) dal lato più lungo. Ponetele nello scolapasta e ad ogni strato ponete un po’ di sale. Sull’ultimo strato un piatto con un peso che possa schiacciare gli strati inferiori. Dopo un’ora, le melanzane avranno rilasciato un liquido scuretto e amarognolo. Riprendete le fette, sciacquatele e asciugatele.
Successivamente, in un’insalatiera, mettiamo il pangrattato (100 g), il caciocavallo (80 g), il prezzemolo (un bel mazzetto) preventivamente tritato, i pinoli (30 g. in questa prima fase e meglio interi), sale e pepe.
Amalgamiamo il tutto con l’aggiunta di un cucchiaio di olio EVO.
La seconda fase consiste nello sbattere 4 uova in una scodella dopodiché passiamo le fette di melanzane nelle uova e subito dopo nell’intingolo preparato nella ciotola iniziale.
Terza fase – Immergiamo le fette di melanzane nell’olio bollente e, quando fritte, mettiamole a scolare su carta assorbente finché si raffreddano. Dopo mettiamo sopra una fetta di prosciutto cotto, una fettina di provola ed arrotoliamo fermandole con uno stuzzicadenti per evitarne l’apertura.
Quarta fase – In una teglia mettiamo un po’ di passata di pomodoro, un filo d’olio EVO ed i rotolini di melanzane. Sopra altra provola, i pinoli interi, le olive e il caciocavallo grattuggiato. Inforniamo a 200°C (forno preriscaldato) statico (non ventilato) per 25 minuti (controllare) e quando la superficie degli involtini si sarà colorata, sfornarli e lasciarli riposare qualche minuto prima di servirli.
Nota – Se non il pomodoro, si può mettere la carta da forno con un po’ d’olio EVO.
Involtini di zucchine gratinate ripieni al forno
Gli involtini di zucchine gratinate sono riempite con speck o prosciutto e formaggio – Un piatto facile da cucinare. Addirittura non c’è bisogno di preparare le zucchine che, una volta tagliate a listarelle possono essere infornate crude. Anche i tempi sono abbastanza ridotti.
Ingredienti e preparazione per 4 persone – Una volta tagliate le 2 zucchine a fettine molto sottili (usare il pelapatate), sistematele in un piatto e, in un altro piatto, mettete un miscuglio di pangrattato e parmigiano (per sapori più forti il pecorino romano). Prendente le fettine di speck/prosciutto (200 – 250 g) una listarella di formaggio morbido (150 – 200 g) (che possa sciogliersi). Adagiate il tutto su ogni fettina sottile di zucchina (se ci dovesse essere il pericolo che si apra l’involtino usare uno stuzzicadente per fissarlo).
Ripassate tutti gli involtini nel pane grattugiato e poi sistemateli in una pirofila leggermente oleata (oppure su un foglio di carta da forno unto con olio EVO). Oliate quindi anche la superficie dei rotolini e infornate a 180° (preriscaldato) statico (non ventilato) per 15 minuti, il tempo di sciogliere il formaggio (le zucchine si cuociono in pochi minuti). Fare attenzione a non bruciarle! J
Il consiglio di chi l’ha fatto.
Meglio partire con i rotoli di melanzane alla siciliana perché la preparazione è più complessa e più lunga. In contemporanea preparare anche gli involtini di zucchine.
Quando togliete le melanzane dal forno aspettate 4-5 minuti e poi servitele. Nel frattempo (il forno è già caldo), infornate gli involtini di zucchine (15 minuti) e gustatevi il rosato con i rotoli di melanzane.
Il tempo di finirli ed ecco pronte le zucchine (controllare sempre il forno dal decimo minuto, ci sono forni superveloci e altri meno). Anche qui un riposino di 4-5 minuti e servirli dopo aver riempito doverosamente il bicchiere con il rosato consigliato.
Variante particolare
Ho provato a fare anche i peperoni ripieni di speck e formaggio. Più o meno è il medesimo procedimento, ma dovete avere l’accortezza di scegliere peperoni molti piccoli perché il ripieno è fortemente impegnativo per la sua pesantezza.
Il rosato, a quel livello, non è più sufficiente, ci vorrebbe il bicarbonato a dosi massicce per una digestione decente…
fonte immagine: www.ilCuoreinPentola.it