reincarnazione

Quello della reincarnazione è un tema sul quale si è molto dibattuto negli ultimi due decenni. L’avvento della new-age ha spinto una moltitudine di persone ad interessarsi alla parte spirituale del nostro essere e spesso a mettere in discussione quanto affermato dalla ‘nostra’ religione.

Una moda?

Per molti semplice curiosità, per qualcuno l’occasione per indagare sui misteri della vita e di quanto avviene quando termina il nostro percorso su questa terra.

Chi non crede nel soprannaturale ritiene che quando abbandoniamo il nostro corpo tutto cessa. Siamo morti: questo è tutto.

Ci sono poi i credenti, coloro che credono che la nostra vita abbia un significato che non andrà perso, coloro che ritengono che la vita sulla terra non sia frutto del caso ma di un grande Progetto guidato da un’Entità Superiore.

Le religioni e molti mistici in ogni parte del mondo raccontano una realtà affascinante.

Quando abbandoniamo il nostro corpo la vita continua, magari in un’altra dimensione.

Reincarnazione: dove? E soprattutto come?

Sono moltissime le discipline religiose che ritengono che il nostro Spirito per evolvere abbia bisogno di compiere diverse esperienze corporee, incarnandosi più volte.

Secondo queste teorie tutte le esperienze passate ci hanno insegnato qualcosa, di alcune conserveremo labili memorie.

E SE NON FOSSE COSI’?

Sappiamo per certo che siamo chi siamo grazie al DNA, che ci è stato trasmesso dai nostri genitori. Nel nostro DNA sono “registrate” le loro esperienze, il loro vissuto. Nel loro DNA sono presenti quelle dei loro genitori e anche questo fa parte di noi.

Ora, facciamo un breve calcolo:

Ognuno di noi è un essere unico ma è nato perché ha avuto:

  • 2 genitori
  • 4 nonni
  • 8 bisnonni
  • 16 trisavoli
  • 32 quadrisavoli
  • 64 pennonni
  • 128 exanonni
  • 256 eptanonni
  • 512 ottanni
  • 1.024 ineanonni
  • 2.048 denonni

in sole 11 generazioni, (3-4 secoli) 4.094 antenati.

Di tutti loro è rimasta traccia dentro di noi.

In noi c’è la memoria delle loro esperienze, delle loro gioie, delle loro sofferenze.

Quante esperienze hanno vissuto? Quante guerre hanno combattuto? Quanto dolore e privazioni hanno dovuto sopportare?

E se la crescita avvenisse attraverso il DNA?

Se per evolvere non avessimo bisogno di “abitare” un altro corpo ma semplicemente di accedere alla grande sapienza che è dentro di noi?

Io credo sia proprio così