Il romanzo del padre della fantascienza
Ralph 124C41+ è il protagonista di questo capolavoro di Hugo Gernsback. Vi ho già iniziato a parlare del suo autore nell’articolo “Mamma, mamma: arrivano i marziani” apparso nel numero 03/2023 di Arcipelago Canarie.
Fondatore di “Amazing Stories”, era un appassionato di scienza ed era convinto che affidarsi completamente a questa fosse la via per garantire all’umanità un futuro di pace e prosperità. Quando scrive Ralph 124C41+ è il 1911 e gli orrori della Prima Guerra Mondiale sono ancora relativamente lontani.
Chi era Hugo Gernsback
Hugo Gernsback era un editore prolifico: nel 1905 aveva già dato vita alla rivista di divulgazione scientifica chiamata “Modern Electrics“. In questa rivista pubblicò articoli sul futuro della radiofonia, coniando perfino il termine di “televisione“. Fondò una associazione di 10.000 radioamatori e pubblicò un bollettino, “the wireless blue book“. Su questo bollettino scrisse nel 1910 il primo libro sulle trasmissioni radio: “the wireless telephone“, prevedendo la nascita della rete radiofonica.

Poichè le sue intuizioni non avevano limiti, pubblicò anche il primo giornale dedicato alla conquista umana dello spazio.
A Natale i suoi biglietti di auguri a parenti e amici erano piccole riviste zeppe di previsioni su scoperte e invenzioni che, guarda caso, prima o poi si sono avverate. Alcuni esempi:
1924: un aereo radiocomandato e guidato per mezzo di uno schermo televisivo, che avrebbe potuto essere diretto su un obiettivo militare specifico per sganciare bombe “intelligenti”. Vi ricorda forse la prima guerra del Golfo del 1990?
1929: sbarco e prima passeggiata dell’uomo sulla Luna. Luglio 1969 Armstrong lascia la sua impronta sul suolo lunare.
1951: una galleria a cannocchiale che colleghi direttamente i gates agli aerei in partenza o in arrivo, per evitare il trasbordo tramite bus e riparare i passeggeri dalle condizioni atmosferiche avverse. Nella seconda metà degli anni 70 erano allo studio all’aeroporto di Fiumicino di Roma…
Ralph 124C41+: un espediente narrativo per profetizzare
In questo romanzo, pubblicato in 12 puntate dall’aprile del 1911 su “Modern Electris“, Gernsback usa l’espediente narrativo per lanciare le sue previsioni sul futuro. Le avventure di Ralph 124C41+ si svolgono nel lontano 2660 e ogni capitolo è la scusa per illustrare una o più invenzioni già da tempo di uso comune.
Già dalle prime righe impariamo a familiarizzare con il Telephot, ovvero il moderno videotelefono, che fu in effetti prodotto per la prima volta nel 1955 dalla Bell, ma mai commercializzato per gli alti costi della tecnologia dell’epoca: 5000$ a pezzo!

Ma ci sarebbe da soffermarsi a lungo sulle varie invenzioni; l’Hypnobioscopio, per imparare durante il sonno; il tunnel ferroviario subatlantico, le torri delle stazioni metereologiche per regolare il clima e l’actinoscopio, ovvero il radar. Una piccola precisazione su quest’ultima invenzione.

Il radar in realtà era già stato ipotizzato nel 1904 da un tedesco, Christian Hülsmeyer, ma mancava della capacità di misurare la distanza, poteva solo individuare gli oggetti. Hugo Gernsback ebbe l’intuizione che fosse possibile ampliarne le capacitá e misurare anche la distanza. Nel 1922, Guglielmo Marconi rilanciò l’idea del “radiotelemetro“. Bisognò attendere il 1936 per la realizzazione funzionante del primo prototipo da parte dell’ungherese Zoltàn Bay. Conoscendo la capacità di Marconi di catalizzare le idee e le invenzioni non brevettate altrui, nulla mi toglie dalla testa che in qualche modo, fosse venuto a conoscenza dell’actinoscopio… chissà!

Un visionario o un profeta?
Se avete letto, o leggerete Ralph 124C41+ passerete da un capitolo all’altro scoprendo queste e molte altre invenzioni. Per la cronaca: nel 2660 solo 10 esseri umani hanno il diritto di aggiungere il “più” dopo il loro codice identificativo perchè sono grandi scienziati.
Però il mio intento non è fare la recensione del testo. Il mio scopo resta quello di partire dal libro per parlare di argomenti specifici come, in questo caso, la capacità di profetizzare, ovvero mettere su carta (o su celluloide ovviamente) le intuizioni sul nostro futuro o, come nel nostro caso, verificare che tali profezie si siano poi effettivamente avverate.
Per me Hugo Gernsback è stato indubbiamente un profeta e non un visionario, come ad esempio lo è Ray Bradbury quando scrive il suo capolavoro “Farenight 451“.
Un profeta dal quale gli altri autori di fantascienza hanno attinto a mani basse per disegnare i milioni di futuri possibili in cui l’homo sapiens dà il meglio, o il peggio, di se stesso.
Hugo Gernbarck ci lasciava nell’agosto del 1967, ma quando era ancora in vita, nell’11º World Science Fiction Convencion del 1953, fu istituito un premio per i migliori lavori di fantascienza scritti nell’anno precedente e fu chiamato prorpio “Hugo Awards“, a riconoscimento al suo lavoro. Nel 1960 poi gli fu consegnato uno speciale Hugo Award come “The Father of Magazine Science Fiction“.
Conclusione
Come avrete capito ormai, i miei articoli non sono recensioni di un libro. Sono convinto che ciascuno di noi è in grado autonomamente di rendersi conto se stia leggendo un capolavoro o meno. Sono piuttosto lo spunto per riflettere sul nostro presente e su come vorremmo che fosse il nostro futuro.
Grazie per avermi seguito fin qui e dandovi appuntamento alla settimana prossima, vi lascio con il mio:
Lunga vita e Prosperità
Giampiero Sorce
Riconoscimenti
Foto di Giampiero Sorce, tratte dal libro Ralph 124C41+
Foto di Hugo Gernsback di Louis Fabian Bachrach Jr, tratta da internet
Ralph 124C41+ di Hugo Gernsback; Prima edizione 1911. Edizione Illustrata (da cui sono state tratte le foto dell’articolo) della Omega SF Editrice Srl, del 1978, copertina e illustrazioni interne di Costantino di Ciancio
Note bibliografiche tratte da “Storia Illustrata della Fantascienza” di James Gun, Prima edizione 1975, Premio Hugo 1976. Edizione Italiana curata da Armenia Editore, 1978