Un vino bianco ancora (li adoro!), la prossima volta il rosso. Questo somiglia tantissimo ad un famoso vino italiano, quale? A voi la risposta tra i quattro indicati.
Vino bianco ancora! – Addentrandoci nella zona meno conosciuta dell’isola di Gran Canaria, sul lato nord-ovest dell’isola, nel comune di Agaete, incontriamo, nella frazione di San Pedro, la Bodega Los Berrazales che si trova ai piedi delle scogliere di Tamadaba. Situata nella Finca de La Laja, famosa per le sue arance, caffè e per i suoi vini, questa tenuta ha oltre 200 anni. Abbiamo preso l’appuntamento e siamo andati a fare una visita. La finca ha un’estensione di 12 ettari non del tutto pianeggianti, grande per stare su un’isola come Gran Canaria.
Ceppi di listàn nero piantati e coltivati in modo artigianale, con l’obiettivo di recuperare la tradizione vinicola della zona, producono buoni vini rossi e bianchi, impregnati dei profumi e dei sapori della Valle. I vigneti sono quasi a livello del mare, ma situati nella depressione che forma la Valle di Agaete e questo li protegge dalla salinità della brezza marina. Nella sua breve storia, Bodegas Los Berrazales ha ottenuto importanti riconoscimenti. La medaglia d’oro di Agrocanaria nel 2011 per il suo vino bianco semisecco. Il vino dolce ha vinto il primo premio nel 2010 e nel 2009 il terzo premio della degustazione insulare di Gran Canaria. Si noti che il suo vino bianco semisecco ha ottenuto 89 su 100 nella prestigiosa Guida di Peñín 2010.
Il vino bianco secco
Abbiamo poi approfittato per assaggiare alcuni vini bianchi che ci sono stati offerti dal gentilissimo signor Ulisse, la guida che ci ha accompagnato a fare un giro per la tenuta.
Particolare attenzione ho posto sul vino bianco secco che mi ha ricordato qualcosa di noto. (Prezzo 12-15 euro a seconda dell’annata, per averlo bisogna andarlo ad acquistare direttamente nella tenuta)
Dove avevo sentito quei sapori? Ah, sì! Mi sono ricordato di una cena a base di pesce con uno straordinario vino italiano.
Allora sono andato a vedere le loro rispettive caratteristiche organolettiche: straordinariamente simili.
Colore: entrambi color giallo paglierino, con riflessi verde-dorati.
Odore: aroma di frutta abbastanza marcato (frutta mediterranea il bianco italiano e frutta tropicale il bianco canario), ma anche profumo di fiori, presenza di gusto speziato e minerale dopo qualche sorso si può avvertire una lievissma nota balsamica con presenza di tracce erbacee più consistenti (caratteristiche rilevate in entrambi i vini).
Sapore: entrambi equilibrati in acidità (vino secco), piacevoli e setosi. La gradazione mediamente varia dagli 11,5 ai 12,5 gradi. Media alcolicità e medio corpo
La temperatura di servizio va da 8 a 12 gradi (servire fresco, non freddo).
Il quiz
Data la descrizione organolettica fornita, si dovrà scegliere il vino, tra i quattro indicati in ordine alfabetico, al quale il vino canario descritto somiglierà maggiormente (quasi uguale).
I vini bianchi tra cui scegliere sono:
- Falanghina
- Fiano
- Greco di Tufo
- Vermentino
Nota polemica bonaria – Un piccolo appunto per il signor Victor (titolare dell’azienda): in quella tenuta si parla spagnolo, inglese, tedesco e francese, ma italiano no! Bisognerà informare il proprietario che la comunità italiana sull’isola è la più numerosa (circa 29.000 italiani residenti) e, in riferimento ai vini, siamo probabilmente i migliori intenditori…