Questo articolo lo dedico a me, alla ragazza che sono, alla donna che sto diventando. Me lo voglio dedicare perché me lo merito, perché ho bisogno di dire a me stessa quanto mi voglio bene e quanto sono orgogliosa della mia vita. Per tutte quelle volte che non mi sono mai sentita abbastanza, per tutte quelle volte che l’ansia mi ha divorato, per il tempo perso cercando di essere tutto quello che non sono.
Questo articolo lo dedico a me per tutte quelle ore passate davanti allo specchio vedendoci solo brufoli e cellulite. Lo dedico alla bambina che sono stata, esuberante quanto fragile e all’adolescente che ne è seguita, arrabbiata e insolente.
Me lo dedico perché per la prima volta, a venticinque anni, mi sono accorta di volermi bene. Di perdonarmi tutti gli sbagli e di perdonare gli sbagli di tutti gli altri. Venticinque anni è una bella età, non sei più una bambina né tanto meno una donna adulta. Alla mia età, metà dei miei amici ha dei figli e l’altra metà sta decidendo dove andare sabato sera.
Non sono né carne né pesce o forse sono entrambi, non so cosa sono né cosa sarò. Mi sento come una tela dipinta solo per un quarto, è ancora troppo presto per vedere l’opera intera. Una parte di me inizia a pensarsi mamma, oddio chi l’avrebbe mai detto. E l’altra parte ha davvero tanta paura del futuro, soprattutto per il fatto che per come va il mondo non sembra dei più rosei.
Questo articolo lo dedico a me per tutte quelle giornate in cui mi sento davvero troppo piccola per tutto questo. Mi sento come uno stupido essere umano vuoto e inutile costretto a esistere. Non saprei descriverlo con altre parole.
E tutto quello che vorrei è solo tornare ad avere dieci anni, mangiare il panino con la Nutella e guardare i cartoni animati. E poi ci sono altri momenti, come questo, dove mi ricordo chi sono. Che non sto esistendo, ma sto vivendo. E mi rendo conto che dovrei essere più orgogliosa di me, del fatto che faccia due lavori e anche diversi. Del fatto che abbia iniziato da zero in un nuovo Paese, con una nuova lingua e nuova gente. Che ho superato momenti davvero difficili, ho perso persone fondamentali, dove pensavo che non ce l’avrei mai fatta.
Eppure eccomi. Nonostante tutto. Adesso posso vedere quello che prima non vedevo, una giovane donna finalmente indipendente e felice con quello che ha.
Prima mi ossessionavo con la ricerca di cose da fare per riempire il mio tempo, il modo di piacere agli altri, serate passate bevendo e dimenticando tutto il giorno dopo. E poi mi sono perdonata.
Ho ritrovato quella bambina dentro di me e l’ho abbracciata forte. E a quell’adolescente ribelle che a volte è arrivata ad autolesionarsi le ho detto che sarebbe andato tutto bene, nonostante il buio.
E così ho acceso la luce. Mi sono rivista allo specchio e mi sono guardata per la prima volta. E ci ho visto una ragazza imperfetta ma viva. Quanto è importante sapersi voler bene e accettarci per quello che siamo!
Passavo troppo tempo divorata dai pensieri inutili e riempiendo lo spazio e le ore solo per paura di stare sola con me stessa e dovermi confrontare con i nostri demoni.
Ma poi l’ho fatto, ho deciso di ascoltarli e ascoltarmi e non sono così cattivi. La vita, è qui e adesso. Tutto il resto non conta.
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