La psicoterapia psicodinamica si concentra sui processi inconsci che si svelano nel comportamento attuale del paziente. Gli obiettivi della terapia dinamica sono la maggiore consapevolezza del cliente e la comprensione di come il passato influenzi le sue percezioni, il mondo emotivo e il comportamento attuale.

La psicoterapia psicodinamica fonda la sua azione sull’ipotesi che il modo in cui affrontiamo pensieri ed emozioni dolorose o difficili consiste nel confinare nel subconscio il ricordo di certi eventi. Tuttavia, anche se tali ricordi sono stati messi nel dimenticatoio della propria psiche, anche se non ne siamo coscienti, questi pensieri ed emozioni influiscono in larga misura sul modo in cui pensiamo, sentiamo e ci comportiamo. Essi determinano la maggior parte delle scelte della nostra vita.

Quindi, nella psiche della persona, i pensieri, le emozioni spesso entrano in conflitto tra ciò che è dettato dall’attuale comportamento e ciò che l’esperienza antica suggerisce di fare.

Imparare a conoscere questi conflitti e le forze che li generano aiuta a capire come vengono formulati i propri pensieri. Inoltre, anche come comportarsi e soprattutto perché siamo soggetti a tali vincoli.

Il percorso psicologico psicodinamico

Il primo colloquio è di natura conoscitiva per comprendere la natura e le manifestazioni del problema. Quindi, raccogliere una serie di dati utili ad approfondire la storia del cliente.

Le procedure scelte dagli psicoterapeuti possono essere differenti, a causa del diverso orientamento che hanno scelto di adottare. Tutte, comunque, sono finalizzate ad aiutare le persone nella soluzione dei propri problemi affettivi, emotivi, comportamentali, interpersonali e a migliorare la qualità della vita

La psicoterapia psicodinamica è da me preferita perché più attuale e più risolutiva. Si rende utile in relazione alla domanda della quale il paziente si fa portatore.  Saranno il problema e gli obiettivi che il soggetto pone in essere ad orientare l’analista verso un intervento psicoterapeutico adatto.

Si colgono in modo evidente degli aspetti comuni ai diversi approcci che lo psicoterapista decide di adottare, senza i quali l’intervento psicoterapeutico non sarebbe possibile.

Primo fra tutti, assume un ruolo fondamentale il concetto di relazione terapeutica. Una relazione interpersonale fra il terapeuta e il paziente che consenta l’instaurarsi di un’esperienza affettivamente ed emotivamente significativa. Questa, poi, comporta un’alleanza terapeutica utile al paziente per il raggiungimento d’un cambiamento attraverso obiettivi condivisi in uno spazio collaborativo tra i due soggetti.

Tale relazione si svolgerà all’interno di uno spazio di cura definito setting, che dovrà essere riservato e adeguato alle esigenze terapeutiche.

Il paziente dovrà essere supportato dal terapeuta che, con un atteggiamento di comprensione, accettazione ed empatia, favorirà il cammino verso il cambiamento.

Tali cambiamenti permetteranno, a chi usufruisce della psicoterapia psicodinamica, di sperimentare nuove modalità con cui vivere la propria relazione col mondo.

Psicodinamica nella psicoterapia

L’approccio psicodinamico è dunque basato sui fondamenti della psicoanalisi, ma si differenzia da quest’ultima per il numero di sedute e per il mancato utilizzo del lettino. Nella terapia psicoanalitica, infatti, il paziente è disteso e il numero di sedute è maggiore rispetto a quello della psicoterapia psicodinamica, dove il paziente sarà, inoltre, seduto.

Altresì, all’interno della psicoterapia psicodinamica si distinguono un tipo di psicoterapia psicodinamica a lungo termine (più di ventiquattro sedute o della durata di oltre sei mesi) e una psicoterapia psicodinamica a breve termine (meno di ventiquattro sedute o sei mesi) (Gabbard, 2010).

È interessante notare come un aspetto di questo approccio sia rappresentato dalla curiosità che il paziente mostra riguardo la conoscenza verso se stesso.

Il desiderio di comprendere se stessi, la volontà che si realizzi una certa consapevolezza del funzionamento del proprio sé e una significativa motivazione indicano al paziente la propria adeguatezza a un simile trattamento.

La parte conclusiva della terapia può assumere diverse forme e verificarsi secondo diverse modalità. Naturalmente dipende dal caso specifico e deve essere un momento altamente partecipato e condiviso tra paziente e terapeuta.

Riassunto

In definitiva, la psicoterapia psicodinamica si pone l’obiettivo di comprendere un’altra persona in modo empatico e non giudicante. In questo modo è possibile favorire un processo di comprensione di sé stessi e delle proprie modalità. Quindi si aziona la capacità di relazionarsi al mondo, facilitando il processo di apertura e di fiducia.

Il terapeuta che si mostra sensibilmente interessato ad accogliere e a comprendere la storia dell’altro, può sostenere la persona. Anche può aiutarla a liberarsi dalla confusione che ha impedito, nel tempo, quelle risorse che spesso non si conoscono, ma che si possiedono. Queste risorse devono essere individuate e riconosciute.

In questo modo, ogni persona può finalmente imparare a librarsi verso un volo autonomo e più consapevole della propria esistenza. Un’esistenza libera di lasciare entrare dentro di sé nuovi mondi, nuovi spazi, per più ampi racconti di sé.

Per chi è indicata la psicoterapia psicodinamica

La psicoterapia psicodinamica è indicata per una vasta gamma di problemi e disturbi psicologici. Ecco alcuni esempi.

  1. Disturbi dell’umore: la psicoterapia psicodinamica può essere utile per affrontare la depressione, l’ansia e altri disturbi dell’umore.
  2. Disturbi dell’identità: utile anche per chi ha difficoltà a comprendere se stesso o a sviluppare un senso di identità.
  3. Disturbi del comportamento alimentare: la terapia psicodinamica può essere efficace nel trattamento di disturbi come l’anoressia o la bulimia.
  4. Disturbi della personalità: la psicoterapia psicodinamica può essere utilizzata per affrontare i disturbi della personalità, come il disturbo borderline di personalità o il disturbo narcisistico di personalità.
  5. Traumi e abusi: utile anche per chi ha subito traumi o abusi nel passato, con i relativi stati d’ansia o il disturbo da stress post-traumatico.
  6. Problemi relazionali: la terapia psicodinamica si concentra sulle relazioni interpersonali e può aiutare a migliorare la propria comunicazione, risolvere conflitti e sviluppare relazioni più sane.

Il caso

La signora M.D. soffriva del disturbo d’ansia. Questo malanno la portava a soffrire di attacchi di panico e stava sviluppando una forma di agorafobia.

Al primo colloquio raccontò di essere una persona ansiosa, soprattutto per quanto riguarda i problemi di salute, tanto da essere presa in giro dagli amici per avere, in ogni occasione, a portata di mano, farmaci per i più svariati disturbi.

La signora M.D., ha praticamente paura di tutto: di guidare, di andare al cinema, di viaggiare, di uscire la sera e quando c’è brutto tempo. Teme per la salute dei famigliari. Va al lavoro con fatica, perché teme di sentirsi male lungo il percorso. La paura di dimenticarsi gli appuntamenti la induce ad usare agende e foglietti autoadesivi che pone sullo specchio di un mobile che ha all’ingresso del suo appartamento.

Per placare la sua ansia adotta una serie di accorgimenti che però la sfiniscono (tenere differenti tipi di farmaci in borsa, consultare almeno due specialisti per il medesimo problema di salute, reperire un gran numero di informazioni su un luogo prima di recarvisi, accettare inviti solo se espressi con un certo anticipo per avere il tempo di documentarsi sul dove, sul come, sul perché.

La signora M.D., durante le sedute di psicoterapia, si rese conto che i sintomi spiacevoli che provava erano causati dall’ansia, e non da un malessere fisico. Riuscì a controllare i suoi attacchi di panico, così diminuì la sua paura di stare da sola o di potersi sentire male all’improvviso. Lentamente Carla riprese in mano la sua vita e tornò a sentirsi libera. Infine, riuscì a valutare i problemi in modo più realistico, adottò strategie più efficaci per risolverli senza sentirsi in dovere di preoccuparsi in modo esagerato per gli eventi e le loro conseguenze.

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