politica

La politica non è esente di fare uso delle tecniche di manipolazione sui cittadini tramite i mass media e la diffusione di fake news.

La politica come scienza è una disciplina studiata in molte facoltà universitarie. La cosa che lascia sorpresi è il confronto fra ciò che si insegna e ciò che realmente accade nel mondo politico dell’intero pianeta.
La manipolazione generalmente esercitata da chi ha potere è nella maggior parte dei casi accompagnata dalla menzogna.
Il saggio di Hannah Arendt del 1971 “La menzogna in politica” mostra come la manipolazione perpetrata sulla popolazione possa arrivare anche ad essere malevola. Infatti, in moltissime occasioni si scopre che la verità nella narrazione dei fatti non è certo una virtù che possiamo trovare nel mondo politico. Solo davanti a certe situazioni, dove non si può negare l’evidenza, esiste quella che chiamiamo un’ammissione con riserva. Già, con riserva! Questo perché i politici, abilissimi nel girare a proprio favore un certo evento, riescono sempre ad uscirne fuori senza accusare nessun sintomo di vergogna.
Ciò che la scrittrice evidenzia è che la narrazione dei fatti e la menzogna sembrano essere intrinsecamente connesse alla politica.

I casi esterni a noi, così per indicarne alcuni

Un caso eclatante che tutti conosceranno, segnalato negli anni passati dal New York Times, era quello della diffusione di alcuni documenti riservati del Pentagono. Tali documenti avevano lo scopo di giustificare l’intervento armato degli Stati Uniti d’America in Vietnam. Evidentemente, da parte dei politici di allora, c’era una volontà politica di evitare la predominanza comunista nella regione. Per questo si programmò di aiutare il Vietnam del sud ad opporsi alla riunificazione del Paese che tanto voleva il Vietnam del Nord (comunisti).
Il contribuente americano doveva essere convinto di questo intervento americano, si doveva pagare un alto costo in denaro (le guerre costano) e in vite umane.
Da qui la manipolazione del Governo di allora perpetrata in successione dai vari presidenti che si sono avvicendati.
In realtà quelle motivazioni scritte sui documenti non potevano ritenersi fondate e rivelarono l’inutilità della rappresaglia militare. Una guerra a tappe durata quasi dieci anni.
Oggi il Vietnam è unificato ed è divenuto un Paese tranquillo, interessante da visitare.
Se la politica è progettualità, la menzogna – che non dovrebbe essere connaturata alla politica – è una narrazione contro-progettuale utilizzata da chi vuole cambiare la realtà in maniera diversa.

Alcuni casi della storia antica

La storia ci racconta che sin dall’antichità il male della manipolazione politica era una pratica già nota e magistralmente usata; tanto per fare degli esempi:
– il Discorso di Pericle agli ateniesi (Epitaffio di Pericle) è un discorso tenuto nel 431 a.C. in commemorazione dei caduti del primo anno della guerra del Peloponneso. Il testo mette in luce una visione della Democrazia e della Politica, dove Pericle cerca di dimostrare come sia giusto sacrificare la propria vita per Atene;
– le Catilinarie di Marco Tullio Cicerone, abile oratore (nonché eccellente manipolatore): già all’inizio della seconda catilinaria Cicerone ebbe l’abilità di porre Catilina in posizione di giustificare le sue azioni contrarie al volere di Roma (le prime frasi di Cicerone: Fino a quando, Catilina, abuserai della nostra pazienza? Per quanto tempo ancora subiremo questa tua furia? A che scopo mirerà la tua audacia sfrenata?… . Con una presentazione così (manipolazione straordinaria) il Senato si spostò tutto o quasi contro Catilina;
– La Donazione di Costantino (in latino Constitutum Constantini) è un documento apocrifo costituito da un falso editto dell’imperatore Costantino I contenente concessioni alla Chiesa cattolica e utilizzato per giustificare la nascita del potere temporale dei pontefici.

Manipolazioni eclatanti dei tempi moderni

Durante la Grande Guerra (I guerra mondiale 1915-1918 per l’Italia) la manipolazione e la mistificazione della realtà sembrarono divenire un’arte. Si diffuse in Italia la falsa idea della necessità di una guerra difensiva, mentre in realtà si trattò di una guerra offensiva e per giustificarla si utilizzarono varie strategie comunicative. Dalle cartoline dell’epoca si evince persino l’uso strumentale dei simboli religiosi.
Le dittature del XX secolo, poi, fecero ampio uso di suggestioni di massa per arrivare alla manipolazione delle coscienze, oltre a servirsi della repressione che rimase un’estrema ratio per gli irriducibili.
Nei tempi attuali, ancora di più, negli avvenimenti che stanno preoccupando il mondo intero si intravede una palese ed arrogante manipolazione dei cosiddetti poteri forti nei confronti degli inermi cittadini. Sembra quasi che questi poteri forti abbiano stipulato un accordo per organizzare uno squilibrio politico di così vaste proporzioni.
Potremo andare avanti per molto se volessimo elencare tutte le situazioni di manipolazione politica che l’umanità ha dovuto subire. Ora per dare giudizi, non possiamo: siamo troppo dentro agli eventi; la storia di questi fatti sarà studiata come analisi della complessità evitando ogni banalizzazione degli eventi, come noi potremmo fare.
La scrittrice Arendt scrisse che il suddito ideale del regno totalitario è l’uomo per il quale non esiste più la distinzione tra vero e falso, cioè colui che non è più in grado di capire veramente, per mancanza di spirito critico.

Il caso di un sottosegretario

Il signor AZ, sottosegretario di un partito politico italiano, mi chiese di poter venire con la moglie. Il motivo era che avevano avuto dei problemi di coppia in quanto lei non condivideva gli articoli che scriveva il marito. Affermava che quanto diceva era scritto in modo da fuorviare la comprensione del lettore e, quindi, costituiva una forma di manipolazione maligna che andava a creare incomprensioni e prese di posizione non realistiche.
Anche la moglie aveva un posto elevato nel mondo del lavoro ed aveva un suo peso nel campo dove esercitava.
Un bel grande problema che non ha avuto buoni esiti.
Parlando con il marito mi confessò che era ben cosciente che alcune cose che scriveva erano proposte in modo deviante per far capire ciò che la sua corrente politica voleva che si capisse. Tuttavia, anche lui, ormai, era caduto nella trappola della manipolazione di chi, sopra di lui, esercitava sui propri sottoposti.
Non ci furono molti incontri perché il signor AZ si dichiarò sconfitto e vittima del posto che occupava. Siccome lo stipendio era interessante lui avrebbe continuato così.
La moglie, invece, dopo aver scagliato tutte le sue pesanti accuse, anche lei, vittima di chi la dirigeva e assoggettata al potere convincente di un’ottima entrata economica, decise di rimanere con il marito. Le sue testuali parole: alla fine quello che conta è il nostro interesse perché anch’io, nel mio campo, realizzo le mie personali manipolazioni.

Conclusione

Questi risultati, ottenuti dai due signori dei quali ho parlato, segnano una sconfitta della ragione, del buon senso e del buon vivere. Persone importanti, con poteri elevati, che adottano la manipolazione delle persone per il tornaconto di poteri più forti. Il premio? Un più che lauto compenso in denaro che assicura una vita felice (così almeno loro lo credono).

Contatti