Una pietanza il cui nome è suggerito da quello che individua il vino di cui voglio parlare in questo numero. In effetti il connubio tra i due prodotti è di gran sapore e soddisfazione per il gusto.
La pietanza di cui parleremo ha come ingrediente principale il polipo, in spagnolo El Pulpo. Proprio questo è il nome di questo vino bianco secco.
Il produttore ha uno strano nome: I pagamenti del re (Pagos del Rey).
La cantina
Pagos del Rey è il nome del gruppo di aziende vinicole che la famiglia Solís possiede nelle denominazioni Ribera del Duero, Toro, Rioja e Rueda. Tutti sono caratterizzati dalle loro strutture moderne. La cantina Ribera del Duero è stata inaugurata nel 2002 a Olmedillo de Roa (Burgos), una costruzione moderna circondata da 70 ettari. del proprio vigneto anche se lavorano più di 1600 ettari. Pagos del Rey si stabilì a Rueda nel 2005 quando acquistò l’azienda vinicola Castillo Mudéjar. È una delle cantine più importanti del Do e mette in risalto i mattoni in stile mudéjar sulla facciata della cantina accanto a un giardino di ulivi.
Nel 2006 Pagos del Rey ha iniziato a produrre in Rioja. La cantina è già una delle più grandi di La Rioja. Si trova a Fuenmayor vicino al fiume con vista sulle montagne di La Rioja Alavesa.
L’ultimo ad unirsi al gruppo è stato quello di Toro. Félix Solís ha acquistato la cantina Viña Bajoz nel 2008 e le ha dato il nome Pagos del Rey. Recentemente, la cantina Pagos del Rey a Morales de Toro è diventata un’importante attrazione per la cultura del vino e l’enoturismo. Ospita il primo museo del vino della regione, inaugurato nel febbraio 2014.

Scheda tecnica e analisi del vino
Si tratta di un vino bianco prodotto nella regione Rias Baixas. L’uva con la quale viene prodotto questo vino è l’Albariño e la sua gradazione alcolica è di 13,0 % vol..
Alla vista si presenta di colore giallo paglierino, pulito, luminoso con riflessi verdognoli.
Al naso si avvertono aromi floreali, fiori bianchi, aromi fruttati, pesca, albicocca.
Al palato risulta fresco, fruttato con finale piacevole, fresco e lungo nella permanenza.
Abbinamenti suggeriti
Quale pietanza? Vongole, cozze (sautè), frutti di mare, polpo, calamari. Tra questi appunto ho scelto il polpo cucinato in umido perché io adoro il pomodoro (lo metterei anche nel caffellatte, non fatelo sto scherzando!) anche se negli ultimi tempi il sapore è sempre più debole, belli da vedere, ma sempre più insipidi. Sono i regali della tecnologia alimentare moderna (vedi OGM).
Polpo in umido
Pietanza che si prepara facilmente, l’unica attenzione è sulla corretta cottura (un po’ come la pasta, né troppo dura, né scotta).
Consiglio, per la pulizia di acquistare il polpo già pulito. Voi a casa, comunque sciacquatelo ancora, soprattutto le ventose che potrebbero ancora avere della sabbia che rovinerebbe qualsiasi preparazione. Il tempo di cottura è variabile, va dai 30 minuti fino anche ad un’ora, dipende dalla grandezza del polpo.
Gli ingredienti per 4 persone
- 1 polpo da 1 kg
- 250 g di passata di pomodoro
- 4/5 pomodori datterini
- aglio
- vino bianco
- prezzemolo
- olio
- sale
- pepe
La preparazione del polpo in umido
Se lo gradite aggiungete, dopo 15 minuti di cottura, delle olive verdi o nere (denocciolate). Anche i capperi sono un ingrediente che si sposa perfettamente con il polpo in umido. Potete servire il polpo su crostoni di pane nero. Se ne avanzate, tenete presente che sarà un ottimo condimento per la pasta.
Passo 1 – Per cucinare il polpo in umido, dopo averlo pulito, tagliatelo a tocchetti. In una casseruola mettete qualche cucchiaio di olio extravergine di oliva e il polpo. Quando sarà ben rosolato bagnatelo con mezzo bicchiere di vino bianco. Fatelo evaporare a fiamma viva.
Passo 2 – Aggiungete l’aglio e dopo 1 minuto la passata di pomodoro e qualche pomodorino datterino, salate e pepate. Coprite e cuocete a fiamma bassa per 30 minuti. Quindi controllate la cottura: prelevate un pezzetto di polpo e assaggiate; il polpo deve risultare morbido, ma non sfatto, deve ancora mantenere una lieve consistenza per una masticazione soddisfacente. Se serve, quindi, perché il polpo è ancora duro proseguite con altri 10 minuti di cottura e così via finché la consistenza sarà di vostro gradimento. A fine cottura cospargete di un trito di prezzemolo.
Dovrebbe rimanere un gustosissimo sughetto che può andare a bagnare i crostini che potreste aver già posizionato nel vostro piatto.
Buon appetito!