perseidi

Come ogni anno, nel periodo che va dalla fine di luglio alla fine di agosto la Terra attraversa una zona dello spazio dove incontra uno sciame Perseidi.

Cosa sono le Perseidi? Residui di polvere e rocce di varie dimensioni staccatesi, per i violenti effetti dei raggi solari, dalla cometa Swift-Tuttle ogni qualvolta che questa, nel corso della sua orbita, si avvicina al Sole. Tutti questi detriti prendono il nome di Perseidi.
Il nome di questo sciame meteorico deriva dal fatto che il punto dal quale sembrano provenire tutte le scie è collocato all’interno della costellazione di Perseo.

Le Perseidi alle Canarie

Qui a Gran Canaria, quest’anno, nel periodo di massima attività delle meteoriti, non avremo la luna piena (massima luminosità) che ne impedirà la visione.
Le Perseidi, popolarmente conosciute come Lacrime di San Lorenzo (in riferimento al martirio del santo morto il 10 agosto del 258 d.C.), non sono altro che una pioggia di queste meteoriti che, periodicamente
(ogni anno esatto) si ripete.

Quando le piccole particelle, staccatesi dalla cometa, entrano nell’atmosfera terrestre, si incendiano per effetto dell’attrito e vediamo quelle tracce luminose che noi chiamiamo stelle cadenti.

Il colore delle scie ci suggerisce le loro possibili composizioni chimiche in quanto ogni materiale che si decompone per effetto del calore emette una sua particolare luce che corrisponde al/agli elemento/i chimico/i che lo costituisce.
Secondo i calcoli probabilistici, basati sui modelli standard, come riportato dall’Istituto di Astrofisica delle
Canarie (IAC), l’attività delle Perseidi quest’anno sarà di circa 1,5 meteore al minuto.

La tradizione antica vuole che la persona che veda una meteorite possa esprimere un desiderio.

Infatti l’astronomo Claudio Tolomeo (II secolo d.C.) credeva che, quando precipitava una stella cadente, il regno dei cieli si apriva ai mortali. Questi, quindi, potevano approfittare del momento favorevole per innalzare le loro preghiere ed esprimere i loro desideri affinché venissero ascoltati.

Inoltre, il desiderio doveva essere richiesto prima che la stella scomparisse (quasi impossibile data la loro velocità di circa 60 km al secondo), altrimenti il ​​sogno non si sarebbe realizzato.

Una tradizione che è rimasta quasi intatta fino ad oggi.

di Stefano Dottori