Pensionati italiani all’estero: perché tornano in Italia?

ByPieraldo Cusimano

4 Maggio 2025
pensionati italiani

Negli ultimi anni, un numero crescente di pensionati italiani che avevano scelto di vivere all’estero – in paesi come le Canarie, il Portogallo, la Tunisia o la Bulgaria – sta facendo una scelta controcorrente: tornare in Italia. Un fenomeno che sorprende molti, ma che trova spiegazioni profonde, spesso di natura economica, sociale e psicologica.

Costo della vita

La prima motivazione riguarda il costo della vita. Molti pensionati erano partiti attratti da paesi dove la vita era più economica rispetto all’Italia. Tuttavia, con l’aumento generale dei prezzi e l’inflazione internazionale, oggi vivere all’estero non è più così conveniente come un tempo. In alcune regioni italiane, soprattutto nel Sud o in piccoli centri, la differenza di spesa mensile si è assottigliata notevolmente. Inoltre, alcuni governi esteri hanno modificato i regimi fiscali agevolati per i pensionati stranieri, riducendo ulteriormente i vantaggi economici del trasferimento.

La famiglia

Un altro elemento fondamentale è la famiglia. Dopo anni vissuti lontano da figli e nipoti, molti sentono il desiderio di tornare per vivere una quotidianità più vicina agli affetti. La solitudine, soprattutto in età avanzata, può diventare pesante, e spesso le amicizie create all’estero non si rivelano così profonde o durature.

La salute

Non va dimenticata la questione sanitaria. Invecchiando, cresce il bisogno di cure mediche costanti. Sebbene il sistema sanitario italiano abbia i suoi limiti, resta comunque gratuito e accessibile per i residenti. In molti Paesi esteri, invece, l’assistenza sanitaria è privata, costosa o poco efficiente, e questo può diventare un ostacolo importante con l’avanzare dell’età.

Le radici

Alcuni pensionati italiani parlano anche di desiderio di tornare alle radici. Dopo anni lontani, si riscopre il legame con la propria cultura, la lingua, le tradizioni. C’è chi vuole “chiudere il cerchio” nel proprio Paese d’origine, vivere con maggiore familiarità la terza età, oppure semplicemente stancarsi della burocrazia estera e preferire un contesto più conosciuto, nonostante le sue difficoltà.

Naturalmente, tornare in Italia non è sempre facile. Bisogna fare i conti con un Paese cambiato, un costo della vita spesso elevato, e un sistema burocratico che può risultare complesso. Alcuni si sentono “stranieri in patria”, soprattutto se hanno vissuto per anni in realtà più rilassate e meno stressanti.

In ogni caso, si tratta di una scelta profonda, personale e spesso difficile. Prima di rientrare, è importante valutare attentamente fattori come la tassazione sulla pensione, i diritti all’assistenza sanitaria, la zona dove trasferirsi e la reale motivazione del ritorno.

Tornare in Italia da pensionati non significa rinunciare a un sogno, ma può rappresentare una nuova fase di vita, più consapevole e centrata sui veri bisogni: affetti, salute, stabilità e qualità della vita.