Nicola Tesla, chi non ne ha mai sentito parlare? Grazie anche all’apporto di Elon Musk, proprietario della società chiamata Tesla, questo nome è ormai familiare. Nicola Tesla, scienziato brillante e precursore dei tempi, aveva il disturbo ossessivo-compulsivo.

Nicola Tesla e il suo Disturbo Ossessivo Compulsivo (in inglese Obsessive-Compulsive Disorder o OCD). Prima di parlare specificatamente di lui vediamo brevemente in cosa consiste tale disturbo psichico.

Il disturbo ossessivo-compulsivo di personalità

Il termine che definisce tale patologia psichica è stato introdotto, per la prima volta, nel tardo diciannovesimo secolo (fine ottocento). Probabilmente, però, qualcosa di simile esisteva nella storia umana da molto prima. Si tratta di un disturbo d’ansia caratterizzato da ossessioni (pensieri, dubbi che affliggono il soggetto e che da questo vengono percepite come invasive e inappropriate). L’individuo tenta di neutralizzarle con altri pensieri e comportamenti attuati ripetutamente (compulsioni).

Alcune ricerche in ambito psicodinamico (Gabbard, 1995), hanno messo in evidenza come il vissuto infantile di questi pazienti sia stato rappresentato da una insufficiente relazione affettiva con i familiari o da una scarsa valorizzazione da parte degli stessi. Anche un trauma potrebbe causare una reazione simile provocando un’analoga reazione psicologica.  

La crescita di questi bambini potrà essere costellata dalla convinzione di non essere impegnati sufficientemente ed avere la tendenza, da adulti, a percepire di non fare mai abbastanza. In questo caso, l’evento viene interiorizzato e ne scaturisce un Super-Io esigente. Questo stato porterà il bambino a una continua ricerca della perfezione al fine di ricevere l’approvazione (sempre mancata) o la chiave della soluzione del problema.

La vecchia credenza secondo la quale ci sarebbe una linea sottile tra follia e genialità, potrebbe rivelarsi vera quando si tratta di OCD. Moltissimi casi di OCD registrati o sospetti della storia hanno coinvolto grandi leader o innovatori.

Nicola Tesla (1856 – 1943) – L’infanzia

Tesla nacque la notte del 10 luglio 1856 come suddito dell’Impero austriaco a Smiljan, vicino a Gospić, nella regione della Licca-Corbavia, parte della frontiera militare croata del Regno di Croazia e Slavonia. Il padre, Milutin Tesla, nato nel 1819, era un ministro del culto della Chiesa ortodossa serba. Si dice che avesse una grande memoria: ricordava a memoria passi della Bibbia e poemi epici serbi. La madre, Georgina-Đuka Mandić, nata nel 1822, figlia di un prete ortodosso, pure se analfabeta aveva talento nell’inventare oggetti d’uso casalingo. Tesla raccontò che sua madre era una creatrice e dice di credere di aver ereditato dalla madre questo suo carattere di inventore. Nicola ebbe un fratello, che morì a 12 anni cadendo da cavallo, e tre sorelle. Questo evento tragico gli segnò la vita.

Un caso speciale: Nicola Tesla e le sue ossessioni

Tesla è conosciuto come uno dei più grandi inventori del 20° secolo. Le fondamenta della moderna ingegneria elettrica, i raggi X, il radar e la radio sono tutte invenzioni frutto delle sue intuizioni scaturite dal suo notevole cervello.

Tesla aveva una mente ossessiva.

Da un lato, ciò contribuì alla sua infallibile memoria, aumentando di molto la sua capacità di concentrarsi sui suoi esperimenti, dall’altro, fece sì che Tesla soffrisse di sintomi cronici di disturbo ossessivo compulsivo.

Tesla era ossessionato dal numero 3. Prima di entrare in un edificio sentiva spesso il bisogno di camminare attorno al blocco per tre volte.

Sconcertava i suoi ospiti stimando la massa di ogni pezzo di carne prima di portarlo alla bocca e contando i movimenti della sua mandibola mentre stava mangiando.

Inoltre, usava sempre 18 tovaglioli e non mangiava mai da solo in compagnia di una donna. I tratti OCD di Tesla, insieme alla sua tendenza ad isolarsi e ad altre stranezze, potrebbero essere collegati al suo celibato per tutta la vita, che lui sostenne lo aiutò molto a concentrarsi sui suoi esperimenti.

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