Forse non tutti sanno che nel nostro arcipelago, più precisamente nell’isola di Lanzarote esiste un vero e proprio museo submarino, il “Museo Atlántico”.
Un po’ di dati sul “Museo Atlántico”.
La creazione del progetto del “Museo Atlántico” risale al 2015, ma l’inaugurazione ufficiale avvenne solo il 10 di Gennaio del 2017.
Si trova nella Bahia de Las Coloradas, una zona dichiarata “Riserva della Biosfera” dall’UNESCO. Possiede circa 300 sculture che ricoprono un’area di 2500 metri quadrati e si trova ad una profondità di 12 metri.
Il “Museo Atlantico” è il primo e unico sottomarino subacqueo presente in Europa, ed il quarto nel mondo dopo quello presente alle Bahamas, a Cancun e nelle Antille.
La storia.
Il “Museo Atlantico” fu voluto dal presidente del Cabildo Insular di Lanzarote di allora, Pedro san Ginés, il cui obiettivo principale era quello di promuovere l’isola di Lanzarote nel mondo.
L’artista scelto per completare le 300 sculture che compongono il museo fu Jason deCaires Taylor, già conosciuto internazionalmente per altre opere dello stesso genere. Attraverso un’intervista, Taylor affermò che l’obiettivo del “Museo Atlantico” era quello di “preservare, conservare ed educare riguardo il mondo marino”.
Come già sappiamo, da sempre Lanzarote si impegna per cercare di salvare e proteggere il suo ricco ecosistema marino. L’isola grazie ai suoi fondali unici, offre un’esperienza incredibile per gli amanti dell’immersione e rappresenta una cornice perfetta per il museo.
Le sculture.
Le sculture del “Museo Atlantico” sono fatte di un cemento con un PH naturale, in modo che non possano danneggiare la flora e la fauna.
Sono divise in sei gruppi e tutte quante rappresentano figure umane.
I sei gruppi.
El Rubicón.
Rappresenta un gruppo di 35 persone che varcano una soglia. Quest’ultima rappresenta il passaggio tra le due dimensioni, quella terrestre e quella subacquea.
La Balsa del Lampedusa.
L’opera è basata sul famoso dipinto di Gericault che inscenava un naufragio in Senegal. Si può ammirare una barca la cui forma richiama quella dei barconi che oggi giorno trasportano centinaia di migranti alle Isole Canarie. Quest’opera infatti vuole farci riflettere su questa crisi umanitaria a cui da decenni stiamo assistendo, riflettendo sul senso di abbandono, sulla speranza e sulla perdita.
Los Jolateros.
Qui invece ritroviamo un gruppo di bambini sulle Jolateros, delle barchette tipiche di Lanzarote. Si tratta di una metafora sul futuro dei giovani di oggi, precario esattamente come un viaggio su una barca di fortuna.
Contenido.
L’opera rappresenta una coppia scattando si un selfie e si trova proprio accanto a la Balsa de Lampedusa, come a sottolineare la cruda realtà circa l’uso delle tecnologie al giorno d’oggi, dov’è il soffrimento di alcuni diventa spettacolo da riprendere per altri.
Las esculturas ibridas.
L’obiettivo di questo gruppo di sculture è quello di fondere la natura con l’essere umano. Infatti rappresenta varie persone metà animali e metà cactus e che simboleggiano la ricca vegetazione di Lanzarote.
Los fotógrafos.
Come nel caso del “Contenido”, anche in questo caso l’obiettivo delle sculture è quello di aprire un dibattito circa l’utilizzo delle nuove tecnologie.
Per visitare il “Museo Atlantico” non è necessario possedere un brevetto per le immersioni. Infatti il Museo offre la possibilità di essere visitato anche ai principianti.
L’immersione dura circa un’oretta e il 2% del ricavato dall’acquisto dei biglietti viene devoluto a favore della ricerca e divulgazione delle specie e dei fondi marini di Lanzarote.
fonte immagine: holalanzarote.com