Mohenjo Daro oggi è un sito archeologico dell’odierno Pakistan, ma tra il 2500 e il 2000 a.C. era la sede di una importante civiltà della Valle dell’Indo. Le sue rovine testimoniano un’avanzata pianificazione urbana e una sofisticata ingegneria civile. Come alcune civiltà antiche, scomparve all’improvviso a seguito di un evento catastrofico, come testimoniano i resti scavati dagli archeologi.
Per ben 12 anni fu oggetto di studi da parte del ricercatore britannico David Davenport. Questi analizzò resti di edifici e di esseri umani e ne trasse le sue conclusioni. Per lui, la città era stata distrutta più di 4000 anni fa da una esplosione atomica.
Ma come sempre, andiamo per gradi e vediamo se questa ipotesi abbia un fondamento o sia frutto di fantasia.
I risultati della ricerca di Davenport
David Davenport è un archeologo inglese che ha dedicato la sua vita allo studio di Mohenjo Daro, che in lingua locale significa “la collina dei morti”.

Alla fine degli anni 70 ha pubblicato un libro intitolato “Atomic Destruction in 2000 b.C.” nel quale riporta le conclusioni delle sue ricerche:
La città di Mohenjo Daro è stata distrutta da una bomba atomica. Le prove sono evidenti: nell’epicentro di questa esplosione, tutto è fuso e vetrificato, proprio come avviene quando si raggiungono le temperature elevatissime, tipiche di una esplosione nucleare.
A riprova della sua ipotesi, dichiarò inoltre di aver riscontrato forti residui di radioattività nel suolo e negli scheletri umani ritrovati.
Come riporta sempre nel suo libro, il fatto che le pietre delle costruzioni, a partire da un centinaio di metri dall’epicentro, fossero fuse solo da un lato, dimostrava incontrovertilbilmente, che non poteva essere il frutto di un semplice incendio.
I riferimenti nei testi sacri Indù
Davenport cercò le prove a sostegno della sua ipotesi anche sugli antichi testi sacri Indù, in modo particolare del Mahabharata.
In questo libro si narra che in quel tempo un “Vimana” (una sorta di oggetto volante di cui vi scriverò in un altro articolo) atterrò nei pressi della città e avvisò la popolazione di abbandonarla entro sette giorni. Chi non ascoltò il messaggio degli dei scesi dal cielo, rimase e morì. La morte arrivò per mezzo di un “fumo caldo bianco, mille volte più luminoso del cielo”. Questo “fumo” distrusse la città e uccise uomini e animali riducendoli in cenere e fece ribollire le acque.

Sembra la descrizione degli effetti delle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki.
Gli Dei scesi dal cielo
Nella lettura del Mahabharata, David Davenport scopre che i cittadini di Mohenjo Daro furono le vittime di una guerra tra due opposte fazioni di Dei. Sulle loro macchine volanti, ingaggiarono una lotta per il predominio sulla Terra e sembra che l’uso di un ordigno atomico pose fine alla guerra.
Una versione dei fatti che ovviamente non convince il mondo scientifico, che ha sempre ignorato questo tipo di resoconti definiti, nel migliore dei casi, frutto della fantasia di popoli primitivi…
La posizione degli archeologi
la comunità scientifica ha esaminato attentamente queste affermazioni, trovandole prive di solide basi. Le presunte tracce di vetrificazione possono essere spiegate da incendi o attività metallurgiche antiche.
Gli scheletri rinvenuti non mostrano anomalie riconducibili a radiazioni, e i livelli di radioattività nell’area sono compatibili con quelli naturali. Inoltre, le strutture in mattoni di fango crudo presenti a Mohenjo-daro non avrebbero potuto resistere all’onda d’urto di un’esplosione nucleare, eppure molte di esse sono ancora intatte.
Gli archeologi ritengono che la città sia stata abbandonata a causa di cambiamenti climatici, variazioni nel corso del fiume Indo o invasioni, piuttosto che per eventi catastrofici come un’esplosione nucleare. Le teorie di una distruzione atomica nel 2000 a.C. rimangono, a loro dire, nel regno della pseudoscienza e non sono supportate da evidenze concrete.
Poichè non voglio essere tacciato di essere di parte, vi offro ala possibilità di approfondire ulteriormente l’argomento, leggendo l’articolo “The Mythical Massacre at Mohenjo-Daro” pubblicato dal Penn Museum, che analizza criticamente queste teorie.
Resta comunque il fatto indiscutibile che vengono ignorati costantemente i testi antichi. Lo stesso vale per i racconti tratti dalle tavolette sumeriche di cui vi ho già parlato nell’articolo dedicato al divulgatore della verità Zecharia Sitchin (che potete leggere qui): tutto ciò che esula dai canoni dettati dalla Scienza Ufficiale viene puntualmente disconosciuto.
Nel caso di Mohenjo Daro, c’è un’altra particolarità che resta avvolta nel mistero: la loro scrittura non ha similitudini con altre e resta, ancora oggi, una delle poche a restare indecifrata.
Conclusione
Extraterrestri? Bomba atomica? sono tutte fantasie di un archeologo in cerca di notorietà? forse il mistero di Mohenjo Daro resterà tale per sempre, ma come sarebbe bello se gli Scienzaiati scendessero dal loro piedistallo e iniziassero ad indagare senza preconcetti…
Vi lascio un link di una clip tratta dal canale Ancient Aliens: Ancient Nuclear Energy at Mohenjo Daro (Season 9) | History (in inglese) da dove ho tratto le immagini di questo articolo e che approfondisce le teorie speculative di Davenport.
Buona visione e
Lunga Vita e Prosperità