modi di dire e espressioni

Ogni Paese ha le sue tradizioni. I modi di dire e le espressioni sono elementi culturali di grande rilevanza, perché oltre a indicarci la forma di pensare e di parlare di una particolare etnia, ci mostrano quali sono le credenze e i consigli che si tramandano da secoli.

Anche il nostro Arcipelago possiede un proprio dialetto ricco di modi di dire ed espressioni tipicamente Canarie, a volte difficilmente traducibili. Vediamone alcuni.

Más Canario del Gofio”. “¿Eres Canario?”. “Más Canario del Gofio”. Questa è la risposta che usano tutti gli isolani. Non vi diranno mai di si, provare per credere.

Si se ve Fuerteventura, lluvia segura” recita un proverbio Grancanario. E infatti secondo molti, se si vede Fuerteventura, pioverá sicuramente.

Canelo”. È il termine che usano i Canari per riferirsi al colore marrone. “Canelo fuerte” o “canelo flojo” nello specifico, sono utilizzati per indicare il marrone scuro e il marrone chiaro.

Me la suda” è un’espressione che tradotta letteralmente non significa nulla, ma qui nell’Arcipelago rappresenta un concetto davvero importante. Significa “non mi importa assolutamente nulla”. Un’altra frase tipicamente Canaria che esprime lo stesso concetto è “Me la refanfinfla”.

Cambado”. Questo aggettivo lo usano molto spesso i miei colleghi per parlare di quei clienti talmente ubriachi da non reggersi in piedi, o che camminano barcollando. “Estar cambado” infatti, è come il nostro “ubriaco fradicio.”

Arrancar la penca”. Frase utilizzata per congedarsi quando si ha fretta.

Guagua”. Questa parola è sconosciuta a tutti gli altri Spagnoli. Significa autobus. Da qui ne deriva anche il detto “el agua se espera en la tierra y la guagua en la carretera”.

Mi niño, mi niña”, è forse la forma più informale e dolce di rivolgersi a qualcuno, sconosciuti compresi. È un o slang tipicamente Canario, e il primo ricordo che ho di questo luogo.

Cholas”, letteralmente ciabatte, infradito. Al di fuori dell’Arcipelago nessuno ha la minima idea di cosa significhi questa parola.

Eres más largo de una meada en moto”. È difficile tradurre questa frase senza risultare volgare. Letteralmente significa “sei più lungo di una pisciata fatta in moto”, metafóricamente serve per descrivere qualcuno di alta statura.

Ños”. Si pronuncia più come un “Chos” ed è un’espressione usata per descrivere sorpresa. Si associa a moltissimi termini per rafforzarne il concetto. Per esempio “¡Ños que precio!”, “¡Ños qué guapa!”. (Dio mio, che prezzo, o mamma mía che bella!)

Fleje”, che vuol dire moltissimo. “Un fleje de gente”. Nel resto del Paese può significare anche cerchio, ma non nell’Arcipelago dove rappresenta l’abbondanza di qualcosa.

Pisquito”. Esattamente il contrario del termine appena citato. “Pisquito” significa infatti “un poco, un goccio”. Anche in questo caso, il termine è utilizzato solamente dai Canari.

Se me fue el baifo” è un modo di dire che si usa quando ci si è totalmente dimenticati di fare qualcosa.

Chiquillaje” connota una persona immatura il cui comportamento è quasi sempre inappropriato.

Calufa”. Termine utilizzato per descrivere il calore che opprime l’Arcipelago nei giorni di Calima.

Por la boca muere el pez”. Questo modo di dire significa che in certe occasioni è meglio tacere, poiché parlare potrebbe essere causa di malintesi o problemi.

Eres un machango”. Ovvero “sei un pagliaccio”. Questa espressione denota disprezzo in quanto i Canari usano questo termine per riferirsi ai pupazzi o i burattini.

Chiedendo ai miei colleghi mi sono accorta che sono tantissimi i modi di dire e le espressioni tipicamente Canari. E i termini che conosco non sono che una minima parte di quelli che esistono da secoli e che si sono tramandati in tutto l’arcipelago.

E voi? Conoscete modi di dire o espressioni tipicamente Canari? Se si, fatecelo sapere nei commenti!