Mi trasferisco alle Canarie… Qual’è la differenza tra vacanza e viaggio?
La vacanza è un premio, qualcosa che si fa per ripagarci degli sforzi e dei sacrifici fatti nei mesi precedenti, implica riposo e anche una certa dose di sperpero e sfarzo.
Il viaggio è invece scoperta ed esplorazione del mondo e di se stessi.
Se la vacanza è spensieratezza e relax, il viaggio è la scomoda scelta di uscire dalla propria zona di comfort per testare e sviluppare la propria capacità di adattamento. Il viaggio implica un incontro con l’altro che si fa scambio, implica osservazione e disponibilità al cambiamento.
Viaggiare significa avere voglia di immergersi in una nuova cultura, essere disposti ad abbandonare i propri pregiudizi e preconcetti per abbracciare la possibilità di cambiare idea, di vedere con occhi nuovi.
Se nella vacanza si tende a pianificare tutto nei minimi dettagli assicurandoci di essere abbracciati dalla comodità, il viaggio è per sua natura esposto all’incertezza e ci pone di fronte alla necessità di essere disposti ad affrontare imprevisti, disagi e momenti di paura o straniamento.
Voglio cominciare il mio viaggio proprio riflettendo e mettendo nero su bianco questa differenza, in modo da tenere sempre a mente lo scopo che mi ha spinta a mettere in discussione la mia comoda vita attuale in cambio della ricerca di un’evoluzione personale.
La scelta della meta del viaggio
La scelta della meta non è stata la precondizione del mio viaggio, ma una conseguenza della necessità di cercare terreno fertile in cui potermi evolvere.
Oltre ad essere una professionista in ambito digitale, amo andare in bicicletta, correre e nuotare. Faccio gare di trail running e di triathlon e dedico a queste passione gran parte del mio tempo libero.
Stare nella natura è per me una forma di meditazione, un quotidiano viaggio di scoperta e le Canarie con il loro clima confortevole e la loro offerta così varia di scenari naturali che vanno dal mare alla montagna in pochi chilometri ha fatto cadere proprio lì il mio dito incerto che si muoveva sul mappamondo ormai da qualche mese.
Non starò ad elencare tutti i dubbi e le paure che il mio istinto di sopravvivenza continua a mettermi davanti cercando di convincermi a non abbandonare il mio attuale stato di equilibrio dato da un buon posto di lavoro, da un appartamento in cui posso permettermi di vivere da sola, affetti a portata di mano e situazioni conosciute, in cambio di una camera in un appartamento con altre persone, una lingua da imparare, lontananza da amici e famiglia, incognite e incertezze.
Mi trasferisco alle Canarie?
Quello che mi rimbomba in testa è proprio “incertezza”, una parola che per definizione evoca il dubbio e la paura, ma che in me si è oggi trasformata in un desiderio, quello di tentare di scardinare una vita comoda, ma con poco margine di possibilità di evoluzione per andare a cercare il terreno più fertile in cui poter fiorire.
Ci immaginiamo la vita come una linea retta di cui noi abbiamo il controllo: “questa cosa non posso farla adesso e la rimando”, però non funziona così perché noi non possiamo controllare tutte le variabili della vita e quindi non possiamo illuderci di conoscere cosa il futuro ci riserva.
Sul calendario c’è una data…
Ho una data segnata sul calendario: 14 Dicembre, ovvero quello che è scritto sul mio biglietto di andata per Las Palmas. Due giorni dopo, il 16 Dicembre compirò 38 anni e l’avvicinarsi dei 40 mi fa sentire come quando in gara c’è da tenere a mente i cancelli orari: un tempo stabilito entro il quale se non raggiungerai un determinato check-point non potrai proseguire la gara.
Il mio avversario, oggi, è la mia attuale versione di me stessa, quello che voglio mettere alla prova è la mia capacità di adattamento, la mia apertura verso il mondo e verso gli altri e il premio che mi prefiguro e la possibilità di conoscermi meglio mentre imparo qualcosa di altre persone, di altre culture e di altri luoghi.
Oggi ho gettato il mio zaino al di là della recinzione e da adesso in poi non potrò fare altro che andare a riprenderlo se voglio proseguire il mio viaggio.
“Dunque, caro Lucilio, fa’ ciò che mi scrivi; fa’ tesoro di tutto il tempo che hai. Sarai meno schiavo del domani, se ti sarai reso padrone dell’oggi. Mentre rinviamo i nostri impegni, la vita passa. Tutto, o Lucilio, dipende dagli altri; solo il tempo è nostro.”(Seneca, Epistulae morales ad Lucilium)
Mi trasferisco alle Canarie? Chissà… lo scopriremo solo viaggiando.
di Laura Burzi