romerias

Las Romerías: le nostre “sagre” alle Canarie.
Anche quest’anno è giunto il momento: in varie parti dell’arcipelago, iniziando da Gran Canaria, la gente si sta preparando a festeggiare la tradizione più importante: las Romerías.

Ma cos’è la Romería?

Il termine fa riferimento ai “Romeros”, i pellegrini che anticamente si dirigevano a Roma, proprio perché in origine Las Romerías prevedeva una processione a cui prendevano parte i contadini verso il santuario del
luogo.

Lo scopo era quello di celebrare e ringraziare il patrono, il Santo o la Santa protettrice per il buon
raccolto dell’anno.

Ancora oggi, prima o dopo la sfilata, il prete benedice il bestiame e prega il Santo.

Las Romerías sono una festa tipicamente cattolica, diffusa per lo più in alcune regioni della Spagna, in America Latina e nel nostro arcipelago.
Nel mese appena trascorso, i comuni in Gran Canaria coinvolti nelle prime celebrazioni sono stati quelli di Galdar, El Tablero, Aldea Blanca e Artenara.
Durante la settimana della Romería, ogni paese si trasforma. Dove vivo io, a El Tablero, nel Sud di Gran
Canaria, il centro è stato adornato con festoni e luminarie, e in quasi ogni angolo della città è stata posta
una croce di un metro e mezzo fatta di fiori. Ciò in funzione di “ofrenda” (dono, offerta) a la Santísima
Trinidad.

Ad intrattenere centinaia di persone ci hanno pensato concerti organizzati ogni sera in piazza, e
per i più piccoli, un luna park a due passi dal centro.

Ogni Romerías ha le sue particolarità…

Nel caso del Tablero ad esempio, nella giornata di Domenica 21 maggio, come da tradizione, per festeggiare la fine delle celebrazioni preparano una paella gigante che viene ripartita gratuitamente tra i presenti.

È stato necessario l’utilizzo di una gru per trasportare il riso.
Un altro caso è quello della Romería de San Roque de Firgas, dove la tradizione prevede una gara singolare: La Traida del Palo.

La Traida del Palo en Firgas

Al centro della piazza viene innalzato un palo alla cui estremità viene legata una
bandiera. La gara consiste nell’arrampicarsi su per il palo, raggiungere la bandiera e baciarla, cosa che solo i più coraggiosi o i più in forma fanno.
Ma nonostante le differenze che rendono queste feste tanto popolari tra i Canari, vi sono alcune
caratteristiche uguali per tutti, como i “Baile de Los Magos”.

Infatti si tratta di “Danze dei lavoratori” che precedono las Romerías di ciascuna comunità e a cui prendono parte centinaia di persone tutte vestite con gli abiti tipici dei contadini dell’epoca.
Mi piace un sacco l’aria che si respira nei giorni che precedono questa festa. La gente del luogo si prepara
ad accogliere tanti turisti e curiosi. Arrivano le prime carovane dei giostrai e poi la piazza si trasforma, con il palco e i chiringuitos.
E se chiudo gli occhi mi sembra di ritornare bambina e rivedere le Sagre del nostro Paese. Quelle feste
popolari a cui tenevano indistintamente tutti, dagli anziani ai più piccini, che erano una grande occasione
per stare tutti insieme.

Alla fine non è poi tanto diverso da qui, perché non importa se si chiama la Sagra del Cinghiale o la Romería de Santa Brigida: in entrambi i casi la comunità si ritrova per un breve periodo più unita, con lo scopo di celebrare con orgoglio le proprie origini e tradizioni.