Il colpo di calore è un evento di elevata pericolosità che può portare alla morte del paziente se non si interviene con tempestività.

Il colpo di calore è un fenomeno che si verifica quando la temperatura corporea è molto elevata. Questo comporta la disfunzione di alcuni organi con effetto letale.

In questo articolo, dato il particolare caldo che ha attanagliato tutta l’Europa, isole Canarie comprese, ho voluto fare un accenno a questa grave evenienza che può presentare risvolti fatali.

Come può svilupparsi un colpo di calore

Durante i giorni molto caldi quando non sia possibile usare l’aria condizionata o posizionarsi in zone più fresche la temperatura corporea sale e quando arriva a superare i 40°C sopravvengono i problemi. Si cominciano a rilevare iniziali disfunzioni cerebrali e soprattutto negli anziani gli effetti dannosi si evidenziano più frequentemente e con più enfasi. A questo stato possono arrivare anche i giovani sotto sforzo fisico (per esempio durante una gara podistica, ecc.).

Dobbiamo distinguere i colpi di calore dai disturbi di calore. Questi ultimi si manifestano in vari modi: sudorazione copiosa e insistente, lieve mancanza di lucidità, debolezza, nausea, malessere generale, vomito, tachicardia e ipotensione, cefalea, nervosismo. Tali sintomi vanno trattati con tempestività in quanto essi possono aggravarsi fino ad arrivare al pericolosissimo colpo di calore.

Generalmente, i disturbi da calore si hanno quando il soggetto ha difficoltà nel regolare la propria temperatura corporea interna. L’organismo, dotato di un efficiente sistema di termoregolazione, non risponde più in modo corretto. Il meccanismo che ha la funzione di mantenere la temperatura interna costante, circa 37° gradi, non funziona più come dovrebbe.

Per capire che il soggetto è vittima di un colpo di calore e non di disturbi di calore occorre che siano verificate le caratteristiche accennate: temperatura corporea oltre i 40°C e si evidenza dei primi sintomi di disfunzione cerebrale.

L’azione immediata è raffreddare il soggetto il prima possibile.

Si verifica quando l’organismo non riesce a perdere calore in modo sufficientemente rapido in caso di caldo estremo. Poiché l’organismo non riesce a raffreddarsi in modo opportuno, si rileva un aumento della temperatura corporea oltre i limiti di sicurezza entrando in livelli pericolosi.

Anche se si interviene con immediatezza può accadere che il soggetto subisca danni temporanei ed anche permanenti ad organi vitali (cervello, cuore, fegato, ecc.).

Attenzione ai sintomi del colpo di calore

Il soggetto purtroppo non si accorge dei segni premonitori (capogiro, confusione, debolezza, dolori muscolari, disorientamento, cefalea, dolori muscolari, nausea e vomito) perché questi sono praticamente gli stessi dei disturbi di calore. Un sintomo particolare è che può esserci mancanza di sudorazione anche con le temperature così elevate.

Altri effetti che possono rilevarsi sono un aumento della frequenza respiratoria e/o della frequenza cardiaca, oltre ad una pressione arteriosa squilibrata (o troppo bassa o troppo alta).

Diagnosi del colpo di calore

In genere, il riconoscimento dello stato patologico del paziente è molto chiaro e l’intervento appropriato risulta abbastanza tempestivo e risolutore.

Raramente, se la diagnosi non è chiara (dubbi dovuti a possibile ictus, ipertiroidismo, uso di stupefacenti) si perdono minuti preziosi con vari tipi di analisi spesso inutili.

Trattamento del colpo di calore

La prima azione da realizzare è quella di immergere tutto il corpo del soggetto in acqua fredda e chiamare l’ambulanza. In mancanza della possibilità di immergere il corpo in acqua fredda si deve schizzare dell’acqua tiepida sul corpo esponendolo poi all’azione di un ventilatore (raffreddamento per evaporazione).

L’acqua tiepida perché quella fredda provoca dei brividi che per reazione fanno aumentare la temperatura corporea.

Quindi: se una persona esposta a calore e umidità elevati manifesta confusione o sintomi di disfunzione cerebrale, si deve chiamare immediatamente un’ambulanza e porre in atto le dette misure di raffreddamento.

Evitare farmaci se non somministrati dal medico.

Come evitare il colpo di calore

Per evitare situazioni che possono portare a condizioni così drammatiche occorre seguire il tanto spesso dimenticato buon senso che possiamo riassumere brevemente come segue:

  1. non esporsi al sole nei momenti più caldi della giornata;
  2. non praticare sport nelle fasce centrali del giorno;
  3. idratarsi molto bevendo acqua o succhi di frutta;
  4. assumere bevande con micronutrienti e sali minerali, se indicato dal medico, per favorire l’idratazione.

Per maggiore chiarezza vedere la figura che è stata prelevata dal sito: https://www.omeopatiasimoh.org/colpo-di-calore/.

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