La fiera km 0 e la fiera del Sol hanno rappresentato una buona possibilità commerciale per la categoria agraria di Gran Canaria e per la promozione di mezzi e pannelli con sfruttamento di energia pulita, ma presentati ancora in forma artigianale e non professionale, lasciando un’impressione non del tutto convincente.
Il 17 e 18 settembre abbiamo visitato la fiera km 0 e la fiera del Sol a Vecindario, nella zona pedonale di Viale de Canarias.
Le due fiere, avvenute contemporaneamente e nella stessa zona, era dislocate una di seguito all’altra. Venendo da nord si incontrava per prima la fiera del Sol e poi la fiera km 0.
Nella prima erano esposte auto elettriche di varie marche, in genere ben allestite anche negli interni puntando soprattutto alla comodità e alle buone rifiniture. La cosa negativa, invece, che ha colpito negativamente sono i prezzi molto elevati (per esempio la Fiat 500 era acquistabile a 29.500 euro).
Anche il mondo delle due ruote era rappresentato con alcuni scooter che ricordavano molto da vicino la nostra storica “vespa” della Piaggio. Presente anche una moto elettrica che aveva un costo di 5.100 euro ed un’autonomia di 130 km. Per ricaricarle 3 ore. Decisamente, ancora siamo lontani dal pensare che questi mezzi possano soppiantare le prestazioni delle vetture che usiamo correntemente, ma, comunque, bisognava pur iniziare!
Più interessante è stata la seconda parte della fiera del Sol dove erano esposti i pannelli fotovoltaici. Finalmente, anche in Spagna, stanno generando un certo interesse ed il Governo sta concedendo, per la loro installazione alcuni incentivi. Anche qui, però, si è notata una certa superficialità nel presentare i vari articoli. Solo uno aveva il marchio europeo “made in Germany”, mentre altri ne erano sprovvisti, ma l’addetto ha dichiarato che erano tutti di fattura cinese. Affidabili?
Le informazioni erano molto evasive e poco esaurienti, alcuni espositori, addirittura, erano sprovvisti di volantini. Altri chiedevano di lasciare il numero telefonico per essere contattati in futuro da tecnici più esperti. Insomma, un’organizzazione molto superficiale, per nulla completa.
La gente comunque ha partecipato con un’affluenza accettabile, dettata più dalla curiosità che da un vero e proprio interesse per quanto esposto.
Proseguendo, si entrava nella fiera km 0, quella dei prodotti agricoli. Stand carini, alcuni ben allestiti, ma piuttosto scoloriti, forse anche per il tempo (pioviccicava). I soliti prodotti (formaggi, salse, vino, olio, olive, pane, ecc.) e lì l’affluenza era minore.
In conclusione, la fiera del Sol e la fiera km 0 sono state abbastanza deludenti. Con una migliore organizzazione potevano essere più interessanti, soprattutto per la zona dei pannelli fotovoltaici che, dati i tempi attuali, possono suscitare un forte interesse.
C’è da augurarsi che la prossima fiera km 0 (Ingenio, 26/27 novembre) possa essere organizzata in modo più attrattivo di quella tenutasi in Vecindario.
Stefano Dottori