La camera dell’eternità, nascosta nel cuore della maestosa Piramide di Cheope, è uno dei misteri dell’antichità egizia.

Ancora una volta torno a parlare della Grande Piramide, per aggiungere un ulteriore tassello al già complesso puzzle che avvolge questo monumento.
Ho iniziato a parlarvene nel mio articolo sul nº35 di arcipelagocanarie.eu, che potete trovare a questo link, e in occasione della visita proprio nella camera dell’eternità, nel nº44 a quest’altro link.
Questo santuario, noto anche come camera funeraria del Re, è il luogo dove gli egittologi sostengono dovesse essere sepolto il faraone Cheope, circa 4.500 anni fa.
La camera dell’eternità si trova nel punto più interno della piramide, raggiungibile attraverso un intricato labirinto di passaggi segreti. Una volta nella sala, illuminata solo da una flebile luce proveniente da un passaggio stretto, stupisce l’assenza sulle pareti rivestite di granito rosa, di geroglifici o qualsiasi altra forma di iscrizioni.

E questo è già di per sè un mistero nel mistero. Infatti nelle camere di sepoltura degli altri Faraoni, come in quelle di altre figure nobiliari, le pareti sono decorate con geroglifici che narrano il viaggio dell’anima attraverso il regno dei morti, preparandola per l’aldilà.
Del resto, quando vi entrarono per primi gli uomini del califfo Al-Ma mun nell’820 d.C., la trovarono priva di qualsiasi corredo funerario.
Al centro della stanza giace il sarcofago di granito nero che, sempre secondo gli egittologi ufficiali, sarebbe stata la tomba del faraone Cheope.
Il tempo nella camera dell’eternità scorre in modo differente
Tutto questo rende la camera dell’eternità ancora più intrisa di un’aura mistica e di assoluto mistero sulla sua reale funzione. Il tempo al suo tempo sembra scorrere in modo anomalo.

C’è la testimonianza, ad onor del vero non verificata oggettivamente, di un anonimo archeologo italiano che afferma di essere rimasto al suo interno per pochi minuti, mentre all’esterno erano passate invece delle ore, rilasciata alle telecamere della trasmissione Voyager.
Ne riporto una breve trascrizione:
“Era il 1988, alle 9 di mattina, con una amica, ci recammo all’interno della Camera del Re. Non c’erano turisti. Solo noi due. Eravamo molto stanchi. Improvvisamente vidi una specie di luce, bianco azzurrognola, molto intensa. Istintivamente mi appoggiai alla parete e mi rilassai per un attimo. Poi chiamai la mia amica, controllammo gli orologi, e decidemmo di uscire perché era già passato qualche minuto. All’esterno incontrammo un guardiano che si lamentò del fatto che eravamo rimasti all’interno della piramide per tre ore. Secondo i nostri orologi erano passati solo 11 minuti. Razionalmente non posso dare spiegazioni, a livello intuitivo dico che si è trattato di un blocco del tempo”.
Qualunque sia la verità, la camera dell’eternità è un tassello fondamentale nel mosaico della storia della Grande Piramide. Un luogo che continua ad affascinare e a svelare i suoi segreti secolari solo a coloro che si avventurano nei misteri dell’antico Egitto con la mente aperta.
Lunga Vita e Prosperità
Giampiero Sorce
Foto dell’IA Dall-e3 di Bing. Fonte immagine di copertina: https://www.keblog.it/scoperto-spazio-vuoto-piramide-cheope-egitto/