Sara Buletto, una ragazza di successo di 28 anni che partendo da zero, sia come conoscenza della lingua che come attività lavorativa, in sei anni si è affermata socialmente arrivando ad avere un contratto a tempo indefinito presso un hotel a 5 stelle.
Ho conosciuto Sara Buletto in quanto figlia di una signora che abbiamo incontrato e con la quale abbiamo stretto amicizia. Ho voluto farmi raccontare da Sara come dalla sua vita italiana è passata, attraverso varie decisioni, a voler vivere una vita spagnola, anzi più precisamente una vita canaria.
Premessa: Sara in Italia
Nata a Tortona (provincia di Alessandria) si è formata seguendo il percorso scolastico (economia aziendale) per arrivare ad un diploma e alimentando la sua passione per il ballo.
Addirittura, eccellendo in quest’attività, è stata anche in grado di dare delle lezioni. Non solo questa, però, era il suo sogno nel cassetto: nella sua mente aveva maturato il desiderio di diventare una valida e famosa parrucchiera. Il corso che avrebbe dovuto frequentare durava cinque anni, inoltre era lontano da dove abitava e i costi erano eccessivamente elevati per le sue possibilità. Quindi, suo malgrado ha dovuto rinunciare a questo suo progetto.
Da queste limitazioni che la vita le prospettava, Sara ha iniziato a maturare l’idea di andare all’estero, ancora non sapeva dove, ma andare fuori dall’Italia era un’idea che le stava dando forza e fiducia. Fino a quel momento dal suo Paese natale aveva ricevuto solo negatività che l’avevano fortemente demoralizzata.
La mamma di Sara aveva comprato un piccolo appartamento a Maspalomas (Gran Canaria) per le vacanze estive. Perché, allora, non provare l’avventura canaria? Però prima doveva terminate il corso di studi di cinque anni di economia aziendale che aveva già intrapreso.
Il viaggio vacanze a Gran Canaria: la prima conoscenza
Terminato il corso di studi e conseguito il suo diploma per le vacanze estive decise di venire per un mese a Gran Canaria come pausa di riflessione. Qui, sull’isola conobbe un’amica della madre – che parlava italiano – con la quale si confidò apertamente sulle sue aspirazioni e sugli ostacoli che le si erano posti davanti.
Le raccontò del suo grande desiderio di studiare per diventare parrucchiera e qui arrivò il primo consiglio importante: quello di iscriversi ad un centro di impiego qui a Gran Canaria. Infatti, spesso vengono istituiti dei corsi, anche gratuiti, tra i quali c’era anche quello di parrucchiera:
Fatta l’iscrizione, sono entrata subito nel giro ed al primo colloquio ho cercato di spiegare con un po’ d’italiano e un po’ d’inglese le mie difficoltà con la lingua spagnola dato che ero proprio all’inizio. Feci comunque presente che da quel momento mi sarei impegnata seriamente per imparare la lingua nel caso che il colloquio avesse avuto esito positivo.
Le avrebbero fatto sapere!
Il ritorno in Italia e il biglietto di sola andata
Trascorso il mese sabatico, Sara è tornata in Italia non nutrendo grandi speranze per un’eventuale chiamata al corso-lavoro di parrucchiera. Due mesi dopo, invece, ecco la grande svolta: una telefonata che le comunicava che aveva superato la selezione per entrare a frequentare questo corso che tanto desiderava. Finalmente l’opportunità di poter studiare: Sara non ci ha pensato due volte; ha lasciato tutto in Italia ha fatto un biglietto di sola andata.
Oltre al corso, in parallelo studiava lo spagnolo in tutte le maniere, traducendo, ripetendo, cogliendo qualsiasi occasione per conversare.
Tre mesi di corso per parrucchiera e di studio per imparare lo spagnolo. Terminato il corso un salone la chiamò per un periodo di tre mesi di prova e, subito dopo, nello stesso salone, un altro periodo di prova. Sara piacque molto e fu assunta; nel frattempo aveva acquisito una certa sicurezza con lo spagnolo ed era estremamente felice: il suo primo obiettivo era stato raggiunto.
Da considerare, però, che Sara ha passato un paio di mesi veramente duri, non conosceva nessuno, la lingua non la parlava ancora, non aveva lavoro, insomma si sentiva veramente inutile e non realizzata. Tuttavia, dopo quel periodo negativo, ecco arrivare il lavoro al salone, le prime conoscenze e, quindi, la soddisfazione di vedere il realizzarsi di quel sogno per il quale aveva molto lottato.
Il primo insegnamento che ci lascia Sara è quello di non mollare, umilmente rimboccarsi le maniche e continuare ad insistere per la realizzazione del proprio obiettivo.
Sara ammette anche che l’appoggio della madre è stato determinante, nonostante lontana le sue parole erano il carburante necessario per proseguire quell’avventura.
Lo spagnolo in sei mesi
Sara ci tiene a precisare che si era iscritta ad un corso di spagnolo, ma comprese subito l’inutilità perché lei preferiva impararlo sul campo. Tramite il lavoro, la conversazione, le conoscenze, i contatti con i propri coetanei ci sono voluti solo sei mesi per arrivare a parlare correntemente la lingua. Sei soli mesi in mezzo alla gente, senza supporti scolastici, ora Sara parla meglio di un canario.
Quando riflette sul fatto che in sei mesi ha ottenuto un lavoro, ha imparato una lingua si chiede pure se in Italia sarebbe riuscita a raggiungere questi obiettivi. Lei è convinta di no, e forse ha ragione!
Molte volte, nella nostra chiacchierata, Sara ha parlato di volontà, tenacia, fiducia in se stessi, costanza, accettare il negativo e considerarlo un’esperienza in modo che quell’evento risulti positivo.
Inizio dell’ascesa verso nuovi obiettivi
Mentre lavorava come aiuto parrucchiera, nel salone si presentò la necessità di assumere un’estetista. Sara diede la sua disponibilità e frequentò il corso relativo per due anni. Indubbiamente fu favorita dalla dirigenza dell’azienda, ma lei, proprio per questo diede il suo massimo per non deludere.
Durante questo suo percorso di parrucchiera-estetista ecco arrivare un’altra buona notizia: l’offerta di lavorare nel mondo dell’animazione. Questa possibilità era quella che più sentiva nel suo animo e che preferiva sopra tutte le altre possibilità che aveva. Fare animazione, ballare, fare spettacoli è la vera passione di Sara e, quindi, ho voluto provare questa nuova esperienza.
Sara si confidò con i suoi capi del lavoro parrucchiera-estetista spiegandogli tutta la sua situazione ed i suoi sogni. Fu compresa ed anche aiutata nella sua scelta e così Sara passa radicalmente dalla parrucchiera all’animazione che comunque già conosceva in parte per alcuni lavoretti che aveva già svolto in Italia.
Era un ambiente diverso eppure Sara si è trovata molto bene, è stata aiutata su tutti i fronti. I canari – così mi ha detto – sono un amore. Dai ragazzi ai colleghi fino alle persone adulte ho trovato sempre collaborazione e aiuto.
La sua semplicità, la sua umiltà e la sua riconoscenza verso il popolo canario l’hanno portata ad essere apprezzata e, sicuramente, questa ragazza fa onore all’Italia per i valori che è riuscita a trasmettere a questo popolo.
Sara oggi
La sua bravura ed il fatto di farsi apprezzare per la sua serietà e dedizione al lavoro ha portato Sara a raggiungere vette ancora più elevate.
Oggi è arrivata ad avere un contratto a tempo indeterminato come responsabile animatrice di un hotel a 5 stelle. Lei è conscia che tale attività non potrà durare fino alla sua pensione, lei dice finché il corpo me lo permette. E poi? Poi – aggiunge Sara – ricordiamoci che ho un diploma di parrucchiera-estetica. Questa attività non l’ho mai abbandonata, la tengo in caldo per i tempi peggiori.
Attualmente Sara vive nel centro-sud dell’isola di Gran Canaria e non predilige il nord per la temperatura e l’umidità che non ama.
Cara Sara, hai fatto un gran bel percorso, tutto da sola, con responsabilità e decisione. I miei più cari complimenti e tanti auguri per gli eventuali nuovi obiettivi che ti si potranno presentare nella vita!