marisa

Non è facile intervistare una persona che conosci, soprattutto se è la persona con la quale convivi.

Ti sembra di conoscere le risposte alle tue domande, ma sarà veramente così?

Oggi intervisto Marisa Alberghini, la mia compagna che da anni vive con me a Gran Canaria.

La vita, lo sappiamo ci porta gioie e dolori, arrivati alla nostra età si può cominciare a fare un consuntivo.

Quale consideri un tuo successo?

Avere fatto sempre un lavoro che mi piaceva molto. Ho lavorato 23 anni in una struttura per anziani. Gli ospiti mi hanno dato tantissimo e penso a mia volta di avere dato loro un affetto che va ben oltre la professionalità.

E la famiglia?

Naturalmente quella è stata la priorità assoluta, i miei due figli sono ormai adulti ed hanno formato una loro famiglia. Ho due splendidi nipotini ed altri due sono in arrivo tra poco.

Un rimpianto, invece?

Non avere cantato a livello artistico. Il canto è la mia maggiore passione, mi accontento di partecipare a serate di Karaoke ma chissà, forse poteva andare in modo diverso.

Marisa, veniamo al tuo trasferimento alle Canarie.

Questa sembra una favola. Ero rimasta vedova ed attraverso un gruppo facebook conobbi un uomo, vedovo a sua volta, che attraverso la tastiera cercava di dare sollievo a persone che come me stavano attraversando un periodo difficile. I suoi messaggi non sortivano alcun effetto su di me e quindi mi chiese se poteva telefonarmi. Rifiutai e lui non insistette ma mi mandò il suo numero di telefono. Decisi di chiamarlo e cominciammo a conoscerci. Per farla breve dopo un po’ di tempo ci incontrammo e mi disse che intendeva trasferirsi alle Canarie, rimasi ovviamente sorpresa ma alla fine…perché no? Dopo meno di due anni lasciai il lavoro ed iniziò la nostra convivenza a Gran Canaria.

Rimpianti?

Qui si vive bene ma ogni scelta comporta delle rinunce. Sono diventata nonna e non ho potuto seguire passo passo i primi anni dei miei nipotini. Certo, la tecnologia oggi permette contatti costanti ma è evidente che una videochiamata non potrà mai sostituire la presenza fisica; una carezza, una passeggiata al parco giochi.

Per concludere: cosa ti aspetti dal futuro?

Che dire? Spero innanzitutto che la salute mi assista. L’anno che sta per concludersi è stato molto difficile; l’intervento chirurgico, le chemio e la radioterapia. Sono stata assistita e curata in modo esemplare dal Sistema Sanitario Canario. Tutti gli operatori hanno dimostrato grande professionalità ed empatia nei miei confronti.

Per quanto mi riguarda ho scoperto di avere una grande forza che mi ha aiutato ad affrontare la malattia. Ora sto bene ed è quel che conta.

Grazie Marisa, per l’intervista e per quanto mi dai ogni giorno!