Gli italiani a Gran Canaria costituiscono la più grande etnia straniera che vive sull’isola. Le loro storie.

Gli italiani a Gran Canaria sono circa 30.000. Ho incontrato Anna Maria Carè che mi ha raccontato la sua storia.

Prima di Gran Canaria

Anna Maria ha avuto un passato molto vario, a 19 anni ha avuto la possibilità di andare in Australia per motivi di studio. Purtroppo non ha potuto soddisfare questa sua aspirazione per accudire la mamma che si era gravemente ammalata. Ha frequentato l’università di Parma, dove si è brillantemente laureata in Lettere e Lingue e Letterature straniere.

Sempre dinamica e piena di idee ha dato fondo alla sua notevole energia ed al suo forte carattere di donna attiva e responsabile. Ha mostrato la sua abilità di imprenditrice nel campo dell’abbigliamento e dell’arredamento dando origine a diverse attività nelle quali ha sempre ottenuto risultati lusinghieri.

Malgrado in Italia fosse riuscita ad affermarsi, nel suo intimo covava un sogno particolare: quello di andare a vivere in un’isola. Fu così che scelse di venire a vivere a Gran Canaria.

Il grande dispiacere era quello di dover lasciare una serie di attività che comunque l’avevano affermata socialmente ed economicamente. Certamente non a cuor leggero dovette provvedere a vendere tutto quanto aveva costruito con il suo lavoro. D’altronde era necessario per coronare il suo desiderio di trasferirsi su un’isola.

La decisione del trasferimento

Nel 2016, la grande decisione di trasferirsi, a febbraio di quell’anno mise in vendita la sua attività realizzando l’operazione in breve tempo dato che i prodotti che vendeva erano molto richiesti sul mercato italiano.

Naturalmente, tra le varie preoccupazioni c’era quella di assicurare ai propri figli un’adeguata preparazione scolastica che non doveva uscire dai canoni europei, almeno all’inizio. Anche il problema della sanità non era da prendere sottogamba, data l’età non proprio giovanile, anche se godeva di ottima salute.

Fortunatamente la scelta è stata positiva, il timore di angosciarsi per la mancanza delle proprie radici e doversi adattare in un mondo che, seppure simile, presentava delle diversità, praticamente non sono mai state avvertite in modo palese da ripensare ad una possibile marcia indietro. Lei si definisce canaria di adozione ed italiana di origine per indicare proprio come Gran Canaria costituisca la sua seconda casa nella quale si è magnificamente ambientata.

La figlia ha compiuto i suoi studi in Spagna (penisola) e in America, il figlio, attualmente, ha la sua attività a Las Palmas.

Già conosceva l’isola di Gran Canaria e, per lei, la scelta è stata abbastanza semplice e sicura.

Le amicizie e il suo dinamismo

Anna Maria, una volta, iniziata la sua vita canaria, ha mostrato tutto il suo carattere di donna attiva e determinata e quasi da subito ha iniziato a muoversi e conoscere persone e strutture che potessero fornirle un trampolino di lancio per intraprendere una nuova attività qui a Gran Canaria.

Le prime amicizie che è riuscita ad ottenere sono state tutte canarie, grazie al fatto che, accompagnando i figli a scuola, ha avuto modo di fare conoscenza con le mamme ed i papà dei compagni dei suoi figli. Per quanto riguarda gli italiani, successivamente ebbe modo di conoscere Giuseppe Bucceri, presidente dell’A.P.I.C.E. (ora A.P.I.C.E.C.) che l’aiutò anche ad orientarsi meglio tra le varie conoscenze che ebbe modo di praticare. Grazie a questi rapporti ha iniziato ad interessarsi ai ‘motivi’ culturali e sociali fino ad arrivare alla frequentazione del mondo politico nel quale ancora oggi presta la sua opera divulgatrice e propositiva. I suoi interessi sono soprattutto orientati al miglioramento dello stato dei connazionali che, come lei, desiderano trasferirsi nell’arcipelago canario per avere una migliore qualità di vita.

Parmense di nascita, proveniente da una cultura culinaria italiana di comprovata eccellenza, ha comunque trovato la cucina canaria apprezzabile accettandola sin dal primo momento.

Appena arrivata ha subito ripreso la sua attività di squisita arredatrice lavorando in alcuni appartamenti rendendoli moderni e funzionali.

D’altronde l’attività di arredatrice era anche quella che svolgeva in Italia.

La svolta politica in Gran Canaria

La sua vera svolta la ebbe quando, sempre grazie alle amicizie ottenute in questo primo periodo ebbe modo di conoscere José Francisco Perez Lopez, presidente del partito politico “Hablemos ahora” con il quale ha allacciato un ottimo rapporto di stima e collaborazione.

La sua attività, continua e responsabile ha evidenziato la sua passione e coinvolgimento nel mondo dell’associazionismo, della pubblicità, dei media e della gestione delle aziende.

Ha fondato un movimento studentesco, difensore del valore delle donne nella società, tema che le sta molto a cuore. Ha scritto un interessante saggio sul ruolo delle donne nella guerra civile spagnola.

È stata candidata in diverse formazioni politiche italiane e co-fondatrice del proprio partito politico “ParmaAscolta”. 

La sua partecipazione a importanti formazioni politiche sull’isola e la sua posizione di membro fondatore, tesoriere dell’isola (a San Bartolomé de Tirajana) e co-fondatrice del partito “Hablemos Ahora”, confermano una carriera di donna esperta dagli interessi variegati. In tutta la sua attività, inoltre, traspaiono il suo particolare entusiasmo e la specifica dedizione nella gestione della politica locale.

I suoi obiettivi

Il suo più forte desiderio, nel caso riuscisse ad entrare nel mondo politico in senso operativo, è quello di realizzare con gli italiani quel senso di aggregazione che, purtroppo, ancora manca. Inoltre, evitare quelle lungaggini burocratiche che spesso rappresentano forti ostacoli alla serena attività degli italiani che hanno l’aspirazione di vivere sull’isola.

Realizzare un programma di questo tipo, naturalmente, rappresenta un lavoro che riguarda soprattutto l’educazione alla responsabilità dei grandi e dei piccoli.

Questo, forse, si può realizzare coinvolgendo le strutture educative presenti sull’isole con il coinvolgimento anche delle strutture locali. Tenendo sempre fisso l’obiettivo di realizzare positivamente la fusione degli italiani con il popolo canario.

Anna Maria mi ha dato l’impressione di avere le idee chiare su ciò che vuole.

Indubbiamente è una donna energica, immediata nelle risposte e consapevole delle responsabilità che si è voluta addossare.

Da parte nostra, le più sincere congratulazioni ed un caro augurio di successo per la sua attività futura.