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Italiani alle Canarie… Scorrendo i dati che illustrano l’afflusso dei turisti alle isole Canarie scopriamo che le maggiori nazioni di provenienza dopo la Spagna sono Germania e Regno Unito. Seguono Francia e Paesi Bassi, l’Italia è solo sesta.

Dobbiamo considerare che per ogni italiano che viene alle Canarie in vacanza, ne arrivano almeno 12 tra Germania ed Inghilterra.

Eppure camminando per strada, soprattutto nelle città, si percepisce una presenza massiccia della nostra comunità, perché tanti italiani alle Canarie ci vivono.

Si, sulle isole siamo la comunità straniera che vanta la maggiore quantità di residenti.

Perché gli italiani si trasferiscono alle Canarie?

Fin dagli anni ottanta le isole sono meta di pensionati che scelgono di vivere l’ultimo periodo della loro vita in un ambiente tranquillo con un clima piacevole tutto l’anno. Nei decenni scorsi molti nostri connazionali hanno deciso di trasferirsi anche per approfittare del basso costo della vita che alcune agenzie di trasferimento avevano dipinto come inferiore a quello reale.

Si intervistavano coppie di pensionati che mentre sorseggiavano una flute di champagne in riva al mare dichiaravano che seppur con una pensione medio/bassa potevano permettersi un tenore di vita che in Italia era inimmaginabile. Alla fine del mese avanzava addirittura qualcosa per fare un regalo ai nipotini.

Questi pseudo pensionati erano falsi come la ‘famiglia del mulino bianco’. Si faceva passare il messaggio che alle Canarie si potesse vivere tranquillamente con 1.000 euro al mese.

Inutile dire che molti malcapitati furono costretti a tornare in Italia dopo aver constatato che la realtà era ben diversa.

Certamente il costo della vita era inferiore a quello del nostro Paese ma se la pensione era bassa bisognava tirare la cinghia, altro che regali ai nipotini.

Oggi la situazione è cambiata ma ne parleremo più avanti…

Iniziarono a trasferirsi anche i giovani, le famiglie.

La situazione politico/economica in Italia generava insoddisfazione. Le persone scontente aumentavano di giorno in giorno.

Il costo della vita aumentava, aumentavano anche le imposte e la criminalità.

Molte famiglie che non vedevano un futuro rassicurante per i loro figli decisero di trasferirsi all’estero e tra le destinazioni più gettonate non potevano mancare le Canarie.

Ottimo clima, basso costo della vita, lingua facilmente comprensibile, meno tasse, microcriminalità pressoché inesistente (quasi ovunque)

Un paradiso? No, lo sappiamo tutti che il paradiso in terra non esiste. Certamente però un luogo dove poter vivere tranquillamente.

Certo, il lavoro è poco e spesso precario e malpagato ma noi italiani abbiamo una dote che a queste latitudini è merce rara. La voglia di fare.

Sta di fatto che decine di migliaia di connazionali si sono insediati nell’arcipelago e si sono pienamente integrati nella comunità locale.

Poi venne il COVID

Il 2020 come sabbiamo rappresenta uno shock per il mondo intero.

Alle Canarie il sistema sanitario regge bene, nessuna emergenza nei pronto soccorso, un piano vaccinale consigliato ma non obbligatorio.

Il problema maggiore è il lock-down. (Qui non si usano termini stranieri e lo chiamano ‘confinamiento’). Il settore turistico, che rappresenta il traino economico delle Canarie, crolla.

Tanti italiani perdono il lavoro e nonostante qualche aiuto fornito dagli enti pubblici, molti sono costretti a lasciare le isole e trasferirsi altrove.

E dopo il Covid la guerra in Ucraina

Quello della guerra è un capitolo a parte. Al di là delle legittime preoccupazioni, quello che avviene in Europa non dovrebbe incidere sulla vita alle Canarie.

E invece no!

Aumentano i prezzi e dopo due decenni in cui sembrava scomparsa l’inflazione erode il potere d’acquisto delle famiglie. Trasportare le merci costa di più in tutto il mondo ma soprattutto qui dove non si produce quasi nulla e tutto arriva da lontano.

Trasferirsi alle Canarie non è più conveniente, le case sono poche e costose.

Il costo di un affitto anche senza pretese comincia a non essere alla portata di tutte le tasche. Qualcuno se ne va.

Ma gli italiani arrivano ancora

Si, ora le ragioni sono cambiate, non è più il risparmio che induce a trasferirsi.

C’è grande sfiducia nel futuro del Sistema Italia, si cerca una qualità della vita migliore di quella italiana. La Spagna ed in particolare le Canarie sono le mete preferite tra i nuovi emigranti.

Molti partono alla ventura, senza un progetto concreto, senza una riserva economica che permetta loro di trascorrere il necessario periodo di ambientamento.

I fallimenti non sono pochi, sempre di più sono coloro che rimasti senza soldi sono costretti a rivolgersi al consolato per poter rimpatriare.

Una considerazione va però fatta

Gli italiani che si sono trasferiti alle Canarie negli ultimi anni sono perlopiù persone per bene, ci mancherebbe altro. Ma tra di loro si annidano sempre più scappati di casa e truffatori.

Va detto che per effetto del trattato di Shengen agli italiani che si trasferiscono in Spagna non viene richiesto il certificato penale e quindi anche l’arcipelago è diventato una sorta di refugium peccatorum dove circolare liberamente con la fedina penale non proprio immacolata.

L’attività preferita dal delinquente medio è la truffa e le vittime sono quasi sempre i nostri connazionali. Quello che è certo è che a rimetterci è l’immagine delle comunità italiana onesta.