Harry Turtledove è uno scrittore californiano che spazia, lui si, dal fantasy alla fantascienza.
Abbiamo visto nell’articolo dedicato ad Anne McCaffrey, che se vi siete persi potete leggere qui, che las differenza tra lo scrivere di fantasy e lo scrivere di fantascienza dipende da quali basi si parte.
Una cosa è scrivere di fate, gnomi, draghi, orchi e altri personaggi frutto della fantasia, altro dare una spiegazione scientifica della natura delle lucertole di fuoco, come ha fatto Anne McCaffrey nel ciclo dedicato al pianeta Pern.
Harry Turtledove è sia l’uno che l’altro: nel ciclo de “la guerra dei Regni”, ad esempio, la magia la fa da padrona e funziona nella vita di tutti i giorni, mentre nel ciclo “Invasione” è tutto categoricamente basato su fatti reali, fattibili, che sarebbero potuti accadere se…
Riscrivere la storia
A voler essere accademici, la narrazione di un futuro alternativo viene definita “ucronìa” o “allostoria”, ma non può essere allo stesso tempo separata dall'”utopia”, la descrizione di una società perfetta o dal suo opposto, la “distopia”.
Come la si voglia chiamare, il fascino del “e se…” resta inalterato.
Quello dei futuri alternativi è un ramo della fatanscienza in cui molti si sono cimentati, anche autori di casa nostra. Per tutti citerò Luca Masali (di cui avrò modo di parlare in un prossimo articolo) con la sua trilogia “I Biplani di D’annunzio; La perla alla fine del mondo e La balena del cielo” in cui il mondo segue una storia alternativa alle soglie della Prima Guerra Mondiale.
Chi di noi, almeno una volta, non si è chiesto cosa sarebbe successo se la Germania avesse vinto la Seconda Guerra Mondiale? Se poi uno è pure uno scrittore, non dovrebbe essergli difficile scrivere lasciando andare la fantasia…
Mi immagino Turtledove, seduto alla sua scrivania, computer acceso con la pagina bianca del software di scrittura, che inizia a battere sui tasti…
Il Ciclo dell’Invasione
Così dalla stampante collegata al PC escono i fogli che comporranno i quattro libri che ci raccontano le fasi dell’invasione di Tosev 3 (la Terra) da parte della Razza. Le prime pagine sono per questi esseri rettiloidi, la cui civiltà si potrebbe definire stagnante, di cui impariamo subito a conoscere la risata: la mandibola abbassata a lasciare aperta la bocca.
È singolare che Turtledove abbia scelto questa particolare attitudine dei nostri rettili per indicare divertimento. Sta di fatto che ogni volta che incontro una lucertolina con labocca aperta non posso far a meno di pensare che stia ridendo di me!
L’invasione aliena parte da una data ben precisa: 1942, in piena Seconda Guerra Mondiale. A questo punto ci si aspetterebbe che gli eventi successivi, così come li conosciamo noi dai libri di storia, siano completamente stravolti. Ebbene, si e no.
Il merito di Harry Turtledove è di saper amalgamare i fatti assolutamente immaginari di questa invasione con personaggi e fatti realmente accaduti, rendendo la lettura senz’altro più appassionante.
Altra peculiarità dei romanzi è spaziare su tutti i continenti. Non è cioè la solita epopea stile “Indipendenca Day” in cui la fanno da padrone gli yankees, salvatori del mondo.
L’invasione arriva nel momento più buio della nostra storia reale, e trova le nazioni della Terra, o dovrei dire di Tosev 3, divise e in guerra tra loro.
L’effetto è quello di spingere l’umanità a unirsi contro il nemico comune, molto più forte e tecnologicamente avanzato, ma a cui manca un fattore decisivo: la spinta evolutiva umana all’adattamento ai cambiamenti improvvisi e l’escogitare nuove strategie per sopravvivere.
Colonizzazione
Nel caso seguiste il mio consiglio e vi tuffaste nella lettura dei quattro libri, tutti rigorosamente sopra le 500 pagine, che compongono il ciclo dell’invasione, non perdetevi gli altri quattro che fanno parte del ciclo “Colonizzazione”.
Siamo giunti ad uno stallo: terrestri e alieni si spartiscono la Terra in una convivenza forzata molto simile alla Guerra Fredda degli anni in cui, guarda caso, è ambientato questo capitolo finale.
Ritroviamo i nostri eroi, invecchiati ma ancora pronti all’azione, e i personaggi di quell’epoca: Martin Luther King, Krushov, Bob Kennedy… Harry Turtledove continua così con successo a miscelare vero a immaginario, tanto da farci chiedere se stiamo leggendo un romanzo o un resoconto storico romanzato.
Del resto chi ci dice che quella che viviamo sia l’unica realtà possibile?
E se esistessero infiniti mondi, infinite realtà ognuna alternativa a tutte le altre, che si sovrappongono ignorandosi a vicenda e non consapevoli di essere figlie di un “e se…”?
Naturalmente questa ipotesi non poteva essere ignorata dagli autori di fantascienza. Scopriremo come è stata utilizzata in un prossimo articolo.
Lunga Vita e Prosperità
Ciclo dell’Invasione:
- Invasione anno zero (In the Balance) Narrativa Nord 57, Editrice Nord, 1995.
- Invasione fase seconda (Tilting the Balance) Narrativa Nord 72, Editrice Nord, 1996.
- Invasione atto terzo (Upsetting the Balance) Narrativa Nord 79, Editrice Nord, 1997.
- Invasione atto finale (Striking the Balance) Narrativa Nord 89, Editrice Nord, 1997.
Ciclo della Colonizzazione:
- Colonizzazione fase 1 (Second Contact) Il Libro d’Oro 104, Fanucci Editore, 1998.
- Colonizzazione fase 2 (Down to Earth) Il Libro d’Oro 123, Fanucci Editore, 2000.
- Colonizzazione fase 3 (Aftershocks) Il Libro d’Oro 132, Fanucci Editore, 2001.
Romanzo conclusivo (erroneamente tradotto in Italia con Colonizzazione Fase 4)
- Colonizzazione fase 4 (Homeward Bound) Il Libro d’Oro 151, Fanucci Editore, 2006.
Foto delle copertine dei libri di Giampiero Sorce dalla sua collezione privata