pace e sport

CONFERENZA “INTRECCI MEDITERRANEI CULTURA E SPORT PER LA PACE”

I giochi olimpici come mezzo di pace

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Aprire sentieri di pace ed innescare una diversa cultura nella diplomazia con lo sguardo aperto verso reali orizzonti di pace in occasione dei prossimi Giochi Olimpici, è il tema del convegno che ha avuto luogo a Roma nell’Auditorium dell’Università Pontificia Antonianum. 

Gli organizzatori dell’evento hanno colto l’occasione di festeggiare la giornata internazionale dello sport con lo spirito legato all’Ecologia Integrale, sottolineando l’importanza di diffondere un messaggio di pace attraverso lo sport e la cultura che possa essere generativo di nuove opportunità di dialogo. Questo è stato l’argomento che ha accompagnato ogni fase del convegno al quale hanno partecipato figure di alto spessore della società italiana. 

L’occasione di ragionare sui temi di ecologia ambientale, di ecologia spirituale, di ecologia sociopolitica ed economica è stata colta con riconoscenza e gratitudine dai tanti partecipanti al convegno.

I giovani al Convegno…

E’ inoltre un grande piacere sottolineare la partecipazione di tanti giovani liceali che hanno seguito con interesse tutte le fasi dei lavori ed ascoltato con attenzione tutti i relatori esprimere le loro opinioni dal palco.

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Il dott. Paolo Cancelli organizzatore dell’evento in collaborazione con il Prof. Francesco Zecca di OIKOS MEDITERRANEO ha aperto la conferenza illustrando alla folta platea gli obiettivi raggiunti in questo ultimo anno di lavoro in cui sono stati lanciati tanti propositi e sono stati raggiunti altrettanti obiettivi.

Il convegno  INTRECCI MEDITERRANEI CULTURA E SPORT PER LA PACE parte dall’iniziativa messa in campo a Taranto attraverso le diverse attività della Rete Francescana https://www.oikosmediterraneo.it/. Oikos Mediterraneo ha raccolto le varie testimonianze di come sia possibile far nascere da una città così problematica come Taranto, tanti frutti rigogliosi cresciuti dai semi piantati nel territorio dai frati francescani in collaborazione con le tantissime organizzazioni laiche cittadine impegnate per la diffusione del pensiero ecologista integrale.

Il loro lavoro è confluito in una attività diffusa, a partire dai vari laboratori che hanno innescato un processo generativo che sta portando ottimi risultati coinvolgendo tutta l’area del Mediterraneo: OIKOS FORMAZIONE, OIKOS OSTELLO, OIKOS MONASTERO, OIKOS RICERCA E UNIVERSITÀ, OIKOS YOUNG, OIKOS ENERGIA… ed ancora altri virtuosi progetti inerenti diversi ambiti in cui al centro vi è sempre il Mediterraneo soggetto e centro per idee e progetti concreti.

La Summer School di Ecologia Integrale

Fra Zecca ha illustrato alla platea i tanti progetti legati alla ricerca-azione come, ad esempio, il progetto “Intrecci di speranza” che sono partiti quest’anno: ha pubblicizzato il primo SUMMER SCHOOL di Ecologia Integrale nel Mediterraneo per giovani dai 18 ai 30 anni, provenienti dai diversi paesi, che intendono acquisire competenze e conoscenze riguardanti i vari temi di Ecologia Integrale legati ad attività creative ma concrete, per l’attuazione di progetti per un futuro sostenibile.

Progetto vincente e virtuoso in collaborazione con diverse università come quella di Bari, di Nizza, di Parigi, di Napoli, di Roma e di Barcellona, senza contare l’ausilio di Atenei Pontifici come l’Antonianum e l’Università Cattolica di Milano.

Prof. Francesco Zecca

OIKOS, una casa comune per l'ecologia integrale: intervista a Frate  Francesco Zecca - Fondazione Vincenzo Casillo

Grande l’affluenza di personaggi di altissimo livello al convegno INTRECCI MEDITERRANEI CULTURA E SPORT PER LA PACE, dal Presidente di ESGR ed ANICA Francesco Rutelli, al premio Nobel per la pace Riccardo Valentini, all’Imam della Moschea di Roma Nader Akkad che ha rappresentato la valida e costante collaborazione dei francescani con il mondo islamico di Roma. 

Congratulazioni benauguranti sono state trasmesse attraverso messaggi registrati e inviati da diverse parti del mondo come ad esempio i saluti  da Hong Kong del Ministro Generale dell’Ordine dei frati Minori Massimo Fusarelli, quelli del Commissario europeo per l’economia Paolo Gentiloni, quelli del cantante Giovanni Caccamo dall’America, già vincitore di Sanremo che sta portando avanti una valida iniziativa dal nome “Manifesto for Change” appena presentato nella sede dell’ONU, in cui si fa portavoce della volontà dei giovani di contribuire, anche attraverso l’arte, al cambiamento reale con azioni concrete e con scelte quotidiane di vita che possano influire in modo benefico sulla sorte del nostro pianeta. 

Manifesto del cambiamento. Parola ai giovani.

IL LIBRO DEL GIOVANE CANTANTE GIOVANNI CACCAMO IMPEGNATO NEL CAMBIAMENTO

L’intervento di Caccamo ha ricordato la grande importanza che hanno le nuove generazioni nel contribuire con idee, progetti e scelte di vita a cambiare il futuro.

Grandi personaggi di rilievo come il dott. Mario Pescante, membro del CIO Comitato Olimpico Internazionale, ha fatto il suo intervento sul palco dimostrando una solida cultura storica e filosofica illustrando al pubblico in sala il suo libro sullo sport e affermando che sin dalla notte dei tempi lo sport ha sempre elevato l’uomo ad una dimensione più alta. 

Citando Aristotele e Platone, i quali parlavano già di attività sportiva associata ad una migliore attività spirituale, di pensiero e di vita, ci ha ricordato che i giochi di Atene fin dal 776 avanti Cristo hanno sempre rappresentato un momento di tregua dei conflitti in cui gli esseri umani comprendevano la grande efficacia di quello strumento di non belligeranza e di convivenza perfetta che è la pace attraverso lo sport, che rappresentava una forma di tolleranza e di inclusione i cui principi fondanti erano basati sul rispetto reciproco e sulla lealtà.

Il connubio fra sport e pace per 28 secoli ha quindi sempre rappresentato per l’uomo l’opportunità di scontrarsi e gareggiare con un sano agonismo in modo da primeggiare sull’altro, ma senza l’uso di armi.

Uno scontro alla pari in cui ognuno mette in campo le sue sole forze fisiche, le sue doti atletiche e le sue capacità di resistenza e di potenza, ecco quindi che la gara sportiva poteva assumere la valenza di una vera e propria battaglia pacifica in cui primeggiava senza incertezza il più forte in modo naturale, trasparente e accettato da tutti, in primis dai perdenti. 

IL PREMIO NOBEL PER LA PACE RICCARDO VALENTINI DURANTE IL SUO INTERVENTO SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO (foto Silvia Amadio)

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CONFERENZA “INTRECCI MEDITERRANEI CULTURA E SPORT PER LA PACE”

Da sempre impegnato nello studio dei cambiamenti climatici, il professor Valentini ha illustrato brevemente, ma con diverse slide dal contenuto indiscutibilmente allarmante, che la questione della crisi climatica va assolutamente presa in carico da mondo intero, nessuno escluso. 

Lo scienziato premio Nobel per la pace nel 2007 membro del IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) ha elencato le diverse prospettive legate all’innalzamento climatico, la fame nel mondo in relazione all’eccesso di sprechi alimentari, l’eccessivo consumo di risorse in via di esaurimento, le emissioni gassose legate all’attività antropica e tutti i disagi dovuti ad una errata gestione della catena alimentare mondiale. Uno scenario alquanto drammatico di cui bisogna necessariamente prendere atto impegnandoci a un reale cambiamento di stile di vita.

FRANCESCO RUTELLI FIGURA DI RILIEVO NELL’IMPEGNO ITALIANO PER LA SOSTENIBILITÀ (foto Silvia Amadio)

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CONFERENZA “INTRECCI MEDITERRANEI CULTURA E SPORT PER LA PACE”

Anche Francesco Rutelli presidente di ESGR (Environmental, Social, Governance, Reputation) società benefit che segue le aziende nei vari percorsi di sostenibilità, nel suo intervento ha parlato della figura del tedoforo, il portatore della fiaccola dei Giochi di Olimpia che doveva attraversare i vari paesi dell’antica Grecia in perenne lotta fra di loro e rimanere indenne dai fuochi incrociati. Il rispetto per questo rappresentante di pace, portatore della notizia che i Giochi erano cominciati, dava all’intero paese la possibilità di cessare la guerra e di approfittare di quel periodo olimpico per vivere in clima pacifico sospendendo ogni scontro armato.

Rutelli ha quindi dato allo sport la valenza di “soft power” ovvero di un potere lieve ma trasversale e potente proprio perché accettato da tutti, lo sport dunque ha quel potere che permette anche oggi agli uomini di incontrarsi pacificamente in modo da competere lealmente in gara dimostrando la propria forza solo a livello atletico.

NELSON MANDELA TEDOFORO A ROBBEN ISLAND

QUELLO CHE FU IL SUO CARCERE PER QUASI TRENT’ANNI

La storia delle Olimpiadi: i tedofori più rappresentativi di sempre [FOTO e  VIDEO]

A proposito di soft power ricordiamo che anche personaggi come Nelson Mandela, Cassius Clay/Mohammed Alì o Pelè hanno svolto la loro missione di tedoforo nell’intento di sottolineare il loro impegno per battaglie legate al riconoscimento dei diritti e alla lotta alle disuguaglianze.

Piantare semi di pace era l’obiettivo del convegno “INTRECCI MEDITERRANEI CULTURA E SPORT PER LA PACE” che ha svolto una importante azione di diplomazia internazionale  toccando argomenti di alto valore anche attraverso le tante iniziative svolte, infatti Il dott. Cancelli ha ricordato tutti i progetti in campo che fino ad oggi attraverso arte, cultura e sport, hanno avuto la possibilità di essere stati concretizzati.

Una serie di firme fra Università Antonianum e gli altri partner presenti al convegno, ha avuto lo scopo di ufficializzare la cooperazione fra enti, università, associazioni e di siglare partnership virtuose in cui si condividono scopi e obiettivi comuni come il rispetto per la Madre Terra e il rispetto della dignità umana, oltre ai tanti progetti legati alla formazione, alla diffusione dei concetti chiave dell’Ecologia Integrale quali la pace, la tutela dell’ambiente, la transizione energetica e la sostenibilità in ogni suo ambito e ogni sua dimensione.

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SUL PALCO I COLLABORATORI DELLA NAZIONALE DEL MEDITERRANEO (foto Silvia Amadio)

L’intervento del dott. Vincenzo Lipari presidente della NAZIONALE DEL MEDITERRANEO ha chiarito alla platea gli scopi senza fini di lucro della organizzazione benefica che attraverso il gioco del calcio sta operando per diffondere principi di etica ecologica a livello internazionale. Il presidente di questa nazionale, una squadra di calcio formata da grandi stelle del calcio che svolgerà attività benefiche in tutto il mondo e che ha firmato con OIKOS una partnership per le attività di beneficenza, ha spiegato alla platea i suoi scopi e le sue iniziative come, ad esempio, il progetto “Seeds of feed” in cui si utilizza uno sport come il calcio per lanciare l’idea del dialogo fra differenti culture, differenti religioni e differenti nazionalità. Lipari sottolinea l’importanza di agire con eventi pubblici che richiamano l’attenzione del grande pubblico, ma con l’obiettivo di diffondere di un reale pensiero di pace nel Mediterraneo e nel mondo. 

MESSAGGIO DELLA GIOCATRICE DI CALCIO SARA GAMA

PALADINA DELL’ANTIRAZZISMO

Da ex giocatrice di calcio quale sono, ho fortemente apprezzato i saluti della giocatrice e dirigente della Juventus, nonché consigliere della FGCI Sara Gama. La grande capitana della nazionale italiana di calcio, paladina dell’antirazzismo e dell’inclusione, che da sempre porta avanti gli ideali di rispetto reciproco e di lotta alle ingiustizie.

Il suo discorso ha colpito la platea quando ha parlato di “tregua olimpica” come conseguenza di un vero spirito sportivo che nasce dalle emozioni positive che ogni gara sportiva ha la capacità di offrire. Sarebbe proprio attraverso queste emozioni che il genere umano ha la possibilità di dimostrare le sue virtù, la sua predisposizione naturale alla tolleranza, all’amicizia, alla coabitazione e alla pace.  Lo sport in generale ha questa incredibile capacità di fornire uno “spirito” adatto ad un reale dialogo di pace grazie al riconoscimento e all’accettazione delle sue regole ferree che non transigono su scorrettezza, su ambiguità e scortesia esaltando invece una naturale predisposizione umana allo spirito positivo, alla lealtà, alla giustizia alla considerazione del valore e al rispetto dell’altro, un habitus virtuoso spesso dimenticato, ma in realtà innato, nascosto in ognuno di noi. Basta solo cercarlo!