inflazione

Negli ultimi anni, si è ricominciato ad usare il termine “inflazione”.

Ma cosa significa realmente? L’inflazione è banalmente l’aumento generalizzato dei beni e dei servizi.
Sebbene un certo livello di inflazione sia considerato normale e persino necessario per la crescita economica, quando questa aumenta in modo esponenziale, può trasformarsi in una vera e propria “brutta bestia”.

Le cause dell’inflazione possono essere diverse e complesse. Una delle principali è l’aumento della domanda. Quando i consumatori iniziano a spendere di più, la domanda supera l’offerta, portando inevitabilmente ad un aumento dei prezzi.

Questo fenomeno ha caratterizzato gli ultimi decenni del secolo scorso, quando la fiducia dei consumatori nel futuro era alta e quindi le persone erano disposte a spendere per acquistare beni non strettamente necessari o ad indebitarsi nella convinzione di poter restituire i prestiti.

I tempi sono cambiati

Oggi ahimè in tutta Europa la fiducia nei confronti del futuro è ai minimi storici. Tante sono le incognite, il reddito medio delle famiglie è in calo, le spese sono più meditate.

Eppure i prezzi sono aumentati. E continuano ad aumentare!

Tutto iniziò con la pandemia

In molti Paesi, soprattutto in Oriente, ci fu una drastica diminuzione nella produzione di molti prodotti di uso comune alla quale si aggiunse una interruzione delle catene di approvvigionamento, causando un’offerta nettamente inferiore alla richiesta con un conseguente aumento dei prezzi dei beni.

Le crisi geopolitiche

Le tensioni internazionali, culminate con la guerra in Ucraina, sono responsabili dell’aumento di alcuni prodotti e in particola modo delle materie prime. Ci eravamo abituati a disporre a basso prezzo di gas e materie che acquistavamo dalla Russia. Oggi causa embargo si acquista altrove, a prezzi più elevati.

Certo, la speculazione ci mette del suo. C’è chi su queste cose ci marcia e si arricchisce ma il risultato è comunque lo stesso, il consumatore paga di più. Ciò significa che con la stessa quantità di denaro, si possono acquistare meno beni e servizi.

I nostri risparmi

Se, come quasi sempre avviene il tasso di inflazione supera il rendimento dei risparmi, il valore reale delle somme accantonate diminuisce nel tempo. In parole povere: magari hai qualche soldo in più ma non ci compri quello che ci potevi comprare prima.

Inflazione: che fare?

L’inflazione può essere governata dai Governi, attraverso l’aumento del costo del denaro. Se gli interessi sono alti, persone ed aziende riducono spese ed investimenti e quibdi, secondo la più semplice delle regole dell’Economia se i beni o i servizi sono meno richiesti, i prezzi scendono.

C’è però un effetto collaterale, un repentino rallentamento della crescita economica può causare una serie di avventi avversi e sfociare nella recessione.

Ma io che vivo alle Canarie, lontano da tutti gli scenari Internazionali?

Il mondo si sa, è interconnesso. Ci piaccia o no la globalizzazione ha stravolto il modo di scambiare gli oggetti tra soggetti che spesso si trovano a migliaia di km di distanza tra di loro.

Mi dicono che l’inflazione è al 4,6%.

Vedo le mele al supermercato, costano il 50% più dell’anno scorso, come si spiega? Mi dicono che in effetti il contadino in Italia ricava poco più di prima, ma trasportarle al porto d’imbarco costa molto di più. Anche il trasporto marittimo costa di più, e così il tragitto dal porto di sbarco al centro di distribuzione. Hanno tutti ragione ma alla fine quello che paga è il consumatore e certamente non sono pochi i casi in cui un piccolo aumento alla fine della filiera si trasforma in un grande aumento.