tavolo della convivenza

Il tavolo della Convivenza: CITTÀ METROPOLITANA DI ROMA CAPITALE

RETI SOLIDALI

Il Comune di Roma scende in campo con una proposta alquanto virtuosa per scardinare alcune ottiche viziate da una mancanza di comprensione e di inclusività nei riguardi dei migranti che hanno la residenza nella capitale.

Spesso identificati come corpo estraneo alla cittadinanza, relegati in quartieri ghetto, individuati dall’opinione pubblica come fonte di pericolo sotto diversi aspetti quali quello abitativo, lavorativo, sanitario e di pubblica sicurezza.

Talvolta, sotto il punto di vista del cittadino medio, vi è una malcelata sopportazione nei confronti delle persone straniere che stabilmente vivono nella città. Chi conosce esattamente il significato del termine inclusività , sa che si intende “la tendenza ad estendere a quanti più soggetti possibili il godimento di un diritto o la partecipazione a un sistema o a un’attività”.

Nasce così il “TAVOLO METROPOLITANO DELLA CONVIVENZA” dove l’attenzione del Comune di Roma è focalizzata sulla necessità di dare vita ad una nuova narrazione, cercando il più possibile, con iniziative solidali, di offrire un nuovo piano di integrazione sotto diversi aspetti, evitando subdole distorsioni e cattive interpretazioni del grado di accoglienza che la città offre agli stranieri.

IL RISPETTO DELLA DIGNITÀ della “PERSONA”

La capitale ha voluto rispondere all’appello fatto dal presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella durante un suo intervento al “Meeting per l’amicizia fra i popoli” dello scorso anno.

Mattarella in quell’occasione ha voluto mettere in evidenza l’importanza del fatto che un buon governo deve avere come scopo primario quello di rispettare la persona in tutte le sue sfumature: ideologiche, politiche, religiose e sociali. Ha messo anche in risalto l’idea che bisogna immaginare una sorta di amicizia che contempli un rapporto benevolo armonico ed educato anche con chi non si riconosce come simile. Anzi, sostiene che l’apprezzamento della diversità dell’altro, risulta essere un valore aggiunto che arricchisce le relazioni sociali e ci dà la possibilità di instaurare rapporti ottimali anche con chi non fa parte della nostra ristretta cerchia di amici.

La CARTA DEI VALORI

Questo suo appello è stato colto dalla città di Roma che all’interno del programma legato alla CARTA DEI VALORI, ha voluto creare uno specifico organo proprio per affrontare queste tematiche, il “Tavolo metropolitano della convivenza”, un nuovo strumento di governance nato appositamente per valorizzare le differenze e per stimolare opportunità di crescita e di scambio tra le diverse culture che convivono nel territorio cittadino.

L’aspirazione di questo progetto è quella di creare una “città della convivenza” luogo dove ogni cittadino avrà modo di trovare uno spazio personale all’interno del quale possa esprimere le proprie peculiarità e richiedere attenzione alle proprie necessità. Tanti i gruppi di lavoro all’interno del tavolo, tutti lavorano con lo scopo di trattare temi scottanti per raggiungere un obiettivo tanto valido e virtuoso quanto difficile e complicato, ovvero, quello di diventare una città davvero inclusiva. Per non rimanere indietro rispetto ad altre città che hanno già avviato processi tesi alle diverse questioni riguardanti il bene comune, ecco che il Tavolo della convivenza della città di Roma, ha messo in ballo molte questioni urgenti, ponendo priorità alle necessità relative elle categorie più fragili.

GRUPPI DI LAVORO DEL TAVOLO METROPOLITANO DELLA CONVIVENZA

Questi sono i gruppi di lavoro che hanno suddiviso in macro-temi le diverse necessità di una metropoli affollata e multiculturale come Roma:

PARTECIPAZIONE CIVICA E POLITICA: per favorire un dialogo proficuo con le istituzioni, in modo da ottenere risultati concreti attraverso l’uso di “buone pratiche” con i rappresentanti del governo cittadino.

QUESTIONE DELL’ABITARE E DEL LAVORO: una serie di progetti finalizzati a facilitare le pratiche del riconoscimento dei titoli di studio conseguiti nei paesi d’origine, in modo da dare la possibilità a tutti gli abitanti non italiani, di accedere a lavori adeguati alle specifiche competenze in possesso. Inoltre, si dà l’avvio a programmi di formazione professionale per valorizzare i cittadini che necessitano di ottenere un titolo professionale specifico. È prevista la creazione di “Sportelli di integrazione socio-lavorativa” i quali hanno l’obiettivo di supportare i richiedenti aiuto nell’iter lavorativo.

ABITARE SOLIDALE

Convivere con culture diverse: consigli per una convivenza interculturale.

Un altro importante obiettivo da raggiungere è quello relativo al problema abitativo, infatti, all’interno del tavolo si lavora per ottenere una sorta di mappa del patrimonio pubblico per facilitare l’accesso a chi si trova in condizioni di indigenza e necessita un aiuto concreto nel trovare una abitazione.

SUPPORTO SANITARIO: il progetto in essere è quello di assicurare a tutti un accesso al servizio sanitario efficiente.

ISTRUZIONE E CULTURA

Un tavolo per sviluppare dei progetti legati all’istruzione con l’obiettivo di favorire la frequenza alle scuole dell’obbligo e non, nel tentativo di rimanere sempre attenti a creare un ambiente inclusivo e non discriminante. L’obiettivo è quello di semplificare l’iter per accedere a scuole di formazione, alle scuole di lingua italiana in modo da riuscire ad integrarsi più facilmente una volta diventati padroni della lingua. Questo progetto è finalizzato anche ad aprire nuove opportunità per entrare nel mondo del lavoro. A questo tavolo viene dato risalto a progetti di scambio fra culture diverse, rimanendo aperti alla diversità linguistica, alimentare e culturale nell’ottica omnicomprensiva.

SPORTELLI D’ASCOLTO

Per supportare una popolazione fragile e per offrire spunti  inclusione sociale  concreta sotto ogni punto di vista, non solo per dare ascolto ai gruppi più fragili e discriminati, ma anche per favorire l’attenzione ai loro disagi e ai loro problemi di integrazione.       

SPORT

Rendere lo sport accessibile a tutti anche aprendo a sport non praticati nel nostro paese, offrire la possibilità di accedere alle strutture sportive a costi non proibitivi, allargare il tesseramento agli stranieri a circoli dilettantistici e alle associazioni sportive agonistiche.

CENTRI DI ACCOGLIENZA

“Zingaretti, per le case famiglia è il momento di dare gas all’acceleratore” « Casa al Plurale

Cercare di incrementare i centri di accoglienza verificando eventuali violazioni dei diritti umani e verificando le condizioni di vita degli ospiti.

QUESTIONE MINORI, DONNE, E COMUNITÀ LGBTIAQ+

Uno sportello antiviolenza per le donne vittime di abusi ed attenzione particolare ai gruppi sociali a rischio discriminazione. Il tavolo ha in programma la promozione di diverse iniziative per attività di ascolto e di sostegno. Un’attenzione particolare ai MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI in modo da offrire loro il massimo sostegno nelle pratiche di regolarizzazione e di istruzione, nonché un accompagnamento specifico per l’integrazione in strutture e case famiglia idonee a fornire loro supporto e affetto necessari a crescere in una città che si sta impegnando ad essere il più inclusiva e solidale possibile .