Il campo degli UFO è un romanzo con il quale torniamo a parlare (finalmente!) di Fantascienza avventurosa: pura space opera!
Se mi seguite fin dall’inizio, vi ricorderete che vi parlai di questo specifico genere della Fantascienza nel mio articolo del 5 marzo 2023 dedicato a Star Trek.
Si tratta del mio preferito. Qui ritroviamo tutte le componenti classiche dell’avventura: pianeti senza fine; infinite razze extraterrestri amiche od ostili; astronavi grandi come un uovo o come cattedrali; battaglie a suon di raggi laser e motori che vanno a velocità ultra luce. Personaggi di tutti i tipi: buoni, con cui identificarsi, e cattivi ai quali non puoi far a meno di dare la tua simpatia. E gli amori più disparati: dai più romantici tra principesse e giovani cavalieri, ai più strani tra esseri umani e addirittura intelligenze artificiali.
Insomma il paradiso dell’appassionato di Fantascienza, specie se adolescente, che vuole evadere dal malessere generato dal sentirsi “fuori posto”. Di non appartenere a questo mondo.
In quest’ottica il campo degli UFO di Zach Hughes rientra perfettamente.
L’autore

Hugh Derrel Zachary è uno scrittore americano scomparso nel 2016. Di se stesso amava dare questa definizione:
“lo scrittore più pubblicato, sottopagato e più sconosciuto negli Stati Uniti“
Hugh Derrel Zachary
In effetti pubblicò sotto vari pseudonomi, Zach Hughes appunto, Evan Innes, Peter Kanto e Pablo Kane, quasi trenta romanzi. Di questi, cinque vennero tradotti e pubblicati in Italia da Mondadori:
- Il campo degli UFO, Urania 705
- Il morbo di San Francesco, Urania 741
- Segnali da Giove, Urania 923
- Chi erano gli Dei dell’uomo, Urania 898
- La scomparsa del “Rimfire”, Urania 982
Molti dei suoi romanzi non tradotti sono ambientati in un multiverso in cui la Terra vive un’apocalisse nucleare subito dopo aver lanciato nello spazio una flotta di colonizzazione alla ricerca di nuovi mondi tra le stelle.
Il romanzo
Il campo degli UFO, romanzo del 1974, fondamentalmente è una storia d’amore.
Il protagobnosta alieno, che dalla descrizione assomiglia a Marlon Brando quando aveva 25 anni, scende con un UFO in una piccola cittadina costiera, Ocean City, per estrarre e raccogliere litio dalle acque inquinate del mare. Nel farlo rilascia in mare acqua perfettamente pulita.
Basterebbe già questo a destare i sospetti delle autorità locali, se non fosse che una strana “luce” segue di notte una giovane 19enne in abiti succinti e alla guida di un maggiolone giallo con disegnati fiori sui paraurti.
Questo fatto suscita l’incredulità della popolazione locale, che finirà per batezzare l’area del vecchio stabilimento dove la ragazza sostiene di vedere i dischi volanti, “il campo degli UFO”.
Inutile dire che i due protagonisti finiranno per innamorarsi e, una volta scoperti dagli altri alieni, dovranno fuggire tra le stelle per difendere il loro amore.

Tanti i temi toccati dall’autore in questo romanzo: civiltà aliene andate perdute, intervento degli extraterrestri nello sviluppo della civiltà umana (simpatico il riferimento al libro di Erich von Däniken “Carri degli Dei“) e, tenendo conto degli anni in cui fu scritto, i ’70, anche una denuncia sui rischi dell’ingegneria genetica.
Zach Hughes tocca tutti questi temi denunciando i rischi dell’autodistruzione a cui va incontro l’uomo inquinando il suo pianeta e giocando con il patrimonio genetico. Allo stesso tempo scrive un manifesto sui valori della famiglia tradizionale. Letto oggi fa sorridere il fatto che la protagonista, una diciannovenne, sogni di sposarsi, avere tanti figli e voglia arrivare vergine al matrimonio. Ma, come dicevo prima, il romanzo va contestualizzato nel periodo in cui è stato scritto: ci sono figli dei fiori, libertà sessuale, uso di droghe ecc…
A parte questo, il romanzo scorre piacevole e ci riserva un finale a sorpresa come spesso capita nei libri di Hughes. Ovviamente non ve lo svelerò!
Quindi buona lettura e
Lunga Vita e Prosperità
Giampiero Sorce
Foto di copertina dalla collezione di Giampiero Sorce; foto di Zach Hughes tratta dal web e immagine generata dall’IA Dall-E3