Non tutti sanno che in Gran Canaria si trova un percorso chiamato Cammino di Santiago che percorre l’isola da Nord a Sud. Ogni anno sono in tanti i pellegrini che decidono di intraprendere tale itinerario, tra cui moltissimi giovani. Chi per motivi religiosi, chi per spirituali, chi per semplice riscoperta personale o della natura.
Le origini del cammino di Santiago.
Secondo una leggenda, il cammino di Santiago di Gran Canaria fu voluto nel XV secolo da un gruppo di marinai provenienti dalla Galizia. Questi ultimi infatti, scampati per miracolo ad una tempesta in mare, decisero di ringrazare San Giacomo portando sull’Isola un’ immagine del Santo. In seguito costruirono un eremitaggio a Tirajana. A metá degli anni Novanta, fu riconosciuto dal Papa come Cammino religioso alla pari di quello piú noto di Santiago de Compostela. Da allora, in molti celebrano la festa di Santiago recandosi in pellegrinaggio alla Chiesa di San Bartolomé, tappa obbligatoria per tutti coloro che decidono di intraprendere il cammino.
Il percorso.
Il percorso ha inizio nella parte piú a sud dell’isola, a Maspalomas, per terminare in quella piú settentrionale, Gáldar, per un totale di 66 chilometri. La difficoltá del tragitto é medio-alta e ci vogliono circa due o tre giorni per completare il cammino che si conclude nel Templo Matriz de Santiago de los Caballeros de Gáldar, la piú antica sede giacobea fuori dal territorio continentale Europeo, fondata nel 1482.
Le tappe del Cammino di Santiago di Gran Canaria.
Tappa n.1:
La tratta inizia dal Faro di Maspalomas, il punto piú a sud dell’isola. Bisogna poi passare da Fataga, giungere al Mirador e infine arrivare a Tunte, a circa 900 metri di altezza dal livello del mare. Il bello di questa tappa é che si passa progressivamente dal deserto delle dune ad un ambiente di montagna.
Tappa n.2:
Con la seconda tappa ha inizio il Cammino di Santiago di Gran Canaria. Per molti questa é la tratta piú bella perché attraversa il cuore dell’isola, passando per Roque Nublo. Ha inizio nella Chiesa di San Bartolomé, dove si trova la statua di San Santiago, e termina a la Cruz de Tejeda, punto di incontro molto importante.
Tappa n.3:
La terza tappa prevede un viaggio nella storia naturale e tradizionale dell’isola, passando tra vulcani e villaggi di origine aborigena. Infine si conclude nella cittá di Galdar, nella Chiesa Madre di Santiago dei Cavalieri, riconosciuta ufficialmente da Giovanni Paolo II come prima sede giacobea al di fuori del territorio continentale europeo.
Il cammino di Santiago di Gran Canaria rappresenta una buona occasione per mettersi in gioco nella vita. É riscoprire l’isola con nuovi occhi, attraverso la fatica ma anche la progressiva riscoperta di se stessi e dei propri limiti. Credo che si tratti di una esperienza che faccia bene a tutti nella vita, sia da soli che in compagnia. Si tratta di avere una possibilitá per connetterci con la natura intorno a noi, riscoprire paesaggi nuovi e abbandonare per un paio di giorni uno stile di vita tecnologico e di cittá. Personalmente, é un’esperienza che mi sono prefissata di fare, e che vi documenteró in prima persona.
Qui un elenco delle tappe da raggiungere obbligatoriamente per effettuare il cammino:
Prima parte: Faro de Maspalomas, Charca de Maspalomas, Parque Tony Gallardo, Barranco de Fataga, Acueducto de muchos puentes, Arteara, 1000 palmeray y 800 tumbas, Los Caserones de Fataga, Fataga, Mirador de Fataga, Tunte,
Seconda parte: Iglesia de San Bartolomé, Espacio natural protegido, Mirador la Cruz Grande, Paso de la Plata, Ventana del Nublo, LLanos de la Pez, Garañon, Mirador degollada Becerra, Cruz de Tejeda.
Terza parte: Degollada Las Palomas, Cruz de los Moriscos, Montañon Negro, Pinos de Galdar, Lomos de Pavoncillo, Monte Pavón, Caideros de San José, Saucillo, Hoya de Pineda, Anzo, Gáldar.