I sogni possono prevedere il futuro?
Ricorrenti, spaventosi, lucidi, comuni… ma i sogni possono essere anche premonitori?
Da sempre la dimensione onirica affascina gli uomini.
Innumerevoli sono stati gli studi condotti su questo tema grazie ai quali ci risulta sempre più facile svelarne i misteri.
Il primo ad interessarsi al mondo dei sogni é stato Freud: per lui rappresentavano il modo in cui il nostro inconscio comunica con noi, influenzando tutti gli studi successivi.
“Ma per tutti coloro, me inclusa, che ogni notte si ritrovano catapultati in questa dimensione, sarebbe
riduttivo definire i sogni come mera rappresentazione dei desideri o ricordi piú profondi di noi stessi”.
Sappiamo che sono come la porta d’accesso ad un mondo, ad una dimensione, che sfugge alle leggi
dell’ordinario e che ci puó dare molte informazioni che ignoravamo su noi stessi e sulla realtá ma anche
(ed é questa la parte piú interessante) sul futuro.
La teoria secondo la quale alcuni sogni possano essere premonitori non é recente: il primo a parlarne é stato Jung, secondo il quale esistevano “piccoli sogni” e “grandi sogni”. I primi sono quelli di cui non ricordiamo nulla al risveglio, mentre i secondi ci permetterebbero di collegarci ad una realtá piú profonda, a delle energie primordiali che contengono l’intera conoscenza dell’Universo e che quindi potrebbero permetterci di prevedere eventi futuri.
Grazie agli studi successivi, si é poi scoperto che l’origine di questi sogni non risiede nell’inconscio, ma nell’area del cervello da dove derivano le sensazioni, o quelle che piu comunemente chiamiamo intuizioni. Alla stessa area appartengono i Déjà-vu e altri fenomeni difficilmente razionalizzabili.
Molti studiosi rimangoni scettici a riguardo, definendo le premonizioni come coincidenze o come il
risultato delle informazioni che abbiamo ricevuto e che il nostro cervello ha poi processato.
Ma non possiamo dimenticarci di vari esempi celebri di sogni premonitori, il piú noto forse quello dello scrittore Mark Twain che sognó il funerale del fratello, il cui corpo era stato chiuso in una bara di metallo sopra la quale qualcuno aveva posto un fiore rosso. Una settimana piú tardi, a seguito di un’esplosione in una barca, il fratello morí.
Indovinate dove fu messo il corpo?
Proprio nella stessa bara da lui descritta.
Infine, l’autore affermó che durante la cerimonia funebre una donna a lui sconosciuta appoggió una
rosa rossa sulla bara.
Purtroppo non abbiamo ancora una spiegazione scientifica riguardo il fenomeno dei sogni premonitori e
dei meccanismi con cui si svolgono, ed é forse proprio per questo motivo che il mistero che avvolge i
sogni non smette di interessarci.
Fonte foto: web, mondo onirico