I segreti di Roma

BySilvia Amadio

20 Aprile 2025
segreti di roma

Tra i segreti di Roma: LA CITTÀ DELL’ACQUA

Passeggiando per le strade di Roma, non ci si rende conto dei segreti che nasconde il suo sottosuolo. Innumerevoli strati risalenti ai diversi periodi storici in cui la città è andata via via alzando la sua struttura metro dopo metro.  

Sotto il livello stradale odierno, troviamo tracce delle diverse urbanizzazioni che secolo dopo secolo sono state edificate dalle diverse tipologie di cittadini che l’hanno abitata.

La stratificazione archeologica ci permette di assaporare la storia di Roma, rivivendo i grandi eventi che hanno caratterizzato alcune svolte epocali, da Nerone e dall’incendio del 64 d.C. fino al sacco di Alarico del 24 agosto del 410 quando i Visigoti saccheggiarono Roma per tre giorni, depredandola degli antichi tesori custoditi negli Orti Sallustiani. L’area riporta tracce anche del periodo all’assedio degli Ostrogoti del 537, anche se di quel periodo l’esempio più eclatante sono le mura aureliane, capacità di progettazione di fortificazione che ancora oggi rimane il più esemplare di tutti, anche perché rimasto praticamente inalterato nel tempo.

Tra i segreti di Roma: IL VICUS CAPRARIUS

Oggi ci dedichiamo alla scoperta del VICUS CAPRARIUS ovvero “la città dell’acqua” che troviamo nel sottosuolo nei pressi della fontana di Trevi. Scoperta durante gli scavi per la ristrutturazione del cinema Trevi nel 1999, l’area urbana nascosta per millenni è riportata alla luce dal 2004.

E’ visitabile entrando dal vicolo del Puttarello 25. Si tratta di un’area archeologica straordinaria in quanto si è conservata in maniera ottimale per tutto questo tempo. Un serbatoio d’acqua costruito durante il regno di Nerone, proprio a causa del grande incendio che distrusse gran parte della città. Nel 64 d.C. l’imperatore diede ordine di costruire una area abitativa ad alta intensità, una insula ovvero un edificio residenziale a più piani adibito ad abitazione per diverse famiglie. Nel II Secolo la struttura multipiano è invece divisa e la parte più a sud utilizzata per ospitare una cisterna d’acqua proveniente dall’acquedotto Vergine che ancora oggi rifornisce di acqua corrente sia la fontana di Trevi che altre fontane della zona.

Da secoli, dunque, in questa stupenda cisterna, scorre un’acqua limpida che incredibilmente ci offre la possibilità di ammirare la sua purezza, la sua freschezza, nonché la sua bontà. Una miscela di calce e mattoncini impermeabili ha permesso alla cisterna di rimanere inalterata nel tempo, tanto che la trasparenza dell’acqua ci permette di vedere i mattoncini sommersi perfettamente conservati. Prova tangibile della stupefacente capacità degli ingegneri romani di costruire acquedotti funzionanti ancora ai nostri giorni. Il Castellum Aquae aveva una portata di 150.000 litri, le volte della sua struttura sono maestose con le loro aperture su diversi piani, sono piccole finestre probabilmente, la cui vista ci ricorda la vita delle molte famiglie che hanno abitato l’edificio in epoca romana.  

Alto medioevo a Roma e l’uso dei materiali antichi nel IV Secolo

Nel IV Secolo, l’insula è stata trasformato in una villa privata, una lussuosa domus che comprendeva la parte delle piscine approfittando della cisterna e dell’abbondante acqua corrente. Si possono ancora oggi ammirare alcune pareti affrescate e anche dei bellissimi pavimenti con mosaici, rimasti intatti, diverse scale sapientemente rivestite di marmo e saloni adibiti a spazi per cerimonie.

Altri scavi eseguiti in seguito, hanno costruzioni limitrofe alla cisterna, edifici del XII e XIII Secolo che dimostrano l’usanza di conservare e riutilizzare gli antichi materiali pregiati di cui entravano in possesso. Roma nasconde dei tesori inestimabili, che fortunatamente abbiamo la possibilità di visitare per contemplare siti rimasti inalterati nei secoli…

Una passeggiata alla città dell’acqua è dunque consigliabile a qualsiasi persona che ama immergersi nella storia in generale, ma che ancor di più che apprezza la possibilità di viaggiare nel tempo, grazie ai siti archeologici di questa città unica al mondo.

fonte immagine: https://www.museos.com/en/rome/vicus-caprarius/